È luglio del 2020 quando la Sassari Torres Femminile annuncia l’arrivo di una nuova attaccante: Giuseppa Bassano, detta Giusy, arrivata da Palermo per portare in terra sarda tutte le sue doti da centravanti di razza. A distanza di 10 mesi si può confermare giusta l’intuizione del Presidente e del Direttore Sportivo che l’hanno voluta in squadra per fare ciò che sa fare meglio: portare qualità al gioco e, ovviamente, fare goal.

Contro l’Aprilia Racing Club hai segnato due goal e sei arrivata a 10 centri stagionali. Come giudichi il tuo campionato?
Faccio fatica a giudicarmi da sola, preferisco siano gli altri a farlo. Ma, se proprio insisti (ride, ndr), penso che io stia disputando una buona stagione. Certo, si può fare sempre meglio, lavoro per quello facendo il massimo in ogni allenamento e in ogni partita, dal primo all’ultimo minuto”.

Un campionato quasi perfetto, solo due le sconfitte, una delle quali proprio con l’Aprilia. Mettendo a paragone andata e ritorno c’è un bel divario… Cosa è cambiato?
Purtroppo, non potei dare il mio apporto alla squadra in quell’occasione, seguii la gara da casa, quella era un’altra Torres. In un certo senso quella sconfitta ci ha fatto crescere, come squadra e come gruppo, credo che i miglioramenti si vedano di partita in partita”.

Solo Bologna e Arezzo vi separano dalla Serie B. Avete le carte in regola per spodestarle? Quali sono i vostri punti di forza e quelli deboli?
Come ti dicevo prima, il gruppo è il nostro punto di forza. Abbiamo tutte le carte in regola per giocarci la promozione in Serie B, ma andiamo avanti partita dopo partita, senza calcoli e senza pensieri che non siano sulla prossima squadra da affrontare. Gli scontri diretti saranno decisivi: abbiamo già affrontato il Bologna, domenica arriva l’Arezzo e dovremo essere in grado di dimostrare di essere quelle che meritano il salto di categoria. I nostri punti deboli? Non me ne volere, ma non te li posso dire (ride, ndr)”.

Hai anche fatto esperienza in Serie A. Come hai vissuto quei momenti? Il tuo obiettivo è tornarci?
La Serie A è stato un traguardo importante, conquistarla sul campo è stata la ciliegina sulla torta, una volta con l’Acese e un’altra con la Pink. Non scorderò mai quelle emozioni, il calcio mi ha fatto crescere anche come persona. Mi piacerebbe tornare nella massima serie, chissà, magari con la Torres”.

Durante la tua carriera hai potuto vedere lo sviluppo del calcio femminile. Pensi che possa crescere ancora?
Il calcio femminile è in costante crescita, ma non bisogna adagiarsi, c’è ancora tanto da fare per arrivare ad avere il riconoscimento che merita”.

Credit Photo: Elisa Boe