Nel girone D di Serie C l’unica squadra campana presente è il Sant’Egidio presieduto da Alba Albanese. La squadra salernitana, capitanata da Giulia Olivieri, sta lottando per raggiungere la salvezza in terza serie puntando su un gruppo molto giovane. Nella squadra allenata da Valentina De Risi presente è da ben sette anni è presente Immacolata Paolillo. Il difensore, originaria di Lettere, disputa con le gialloblù per il terzo anno consecutivo il campionato di Serie C Nazionale e con la casacca del Sant’Egidio ha vinto una Coppa Campania, un campionato di Eccellenza ed una coppe Disciplina. Queste le parole rilasciate alla nostra redazione nelle ore scorse dalla classe ’98.

Dopo quindici gare vi trovate con tredici punti in classifica. Graduatoria giusta o vi aspettavate qualcosa in più?
“L’anno non è iniziato nel migliore dei modi, siamo partite con il piede sbagliato e sicuramente ci aspettavamo qualcosa in più. Il nostro obbiettivo è sempre stata la salvezza, e ce la metteremo tutta per arrivarci”.

Siete reduci da tre risultati utili consecutivi. Questi risultati hanno alzato l’umore all’interno del vostro gruppo? Come state sfruttando ora questa pausa?
Sicuramente ci hanno dato entusiasmo, fiducia e consapevolezza delle nostre potenzialità,  questo non significa che possiamo mollare. Questa pausa molto lunga è stata una prova per noi, poiché non giocare per due domeniche consecutive e restare concentrate sull’obiettivo è davvero difficile. Al contempo sicuramente ci aiuterà a migliorare le nostre prestazioni sia fisiche che tecniche e dare il massimo nelle prossime gare”.

Avete subito 26 reti, appena 6 in più del Palermo capolista. Davanti 15 marcature all’attivo, è mancato qualche goal per portare qualche risultato in più dalla vostra parte?
“In alcune gare non è stato facile trovare il gol, magari eravamo noi a non crederci abbastanza. In altre invece per la troppa voglia di segnare non siamo state abbastanza fredde sotto porta. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando fino a raggiungere un equilibrio tra i due estremi, quindi a crederci ma non avere fretta nel segnare e a costruire azioni concrete”.

Mancano cinque gare al termine del campionato con alcuni scontri diretti per la salvezza e quindici punti da poter conquistare. Come sperate di arrivare a queste partite e quanto sono alte le motivazioni nel vostro gruppo?
“Arrivati a questo punto ormai sono tutti scontri diretti, le motivazioni sono tantissime e sicuramente la più importante è l’obbiettivo salvezza. Il nostro intento è raggiungere quest’ultimo, non solo da squadra ma anche come grandi compagne di vita che in campo hanno solo un obiettivo: vincere”.

Come valuti nel complesso il girone D di Serie C in questa stagione?
“È un girone abbastanza competitivo. Ogni scontro è imprevedibile, però, come già da pronostico in testa alla classifica ci sono le tre squadre favorite al titolo che lottano per la promozione”.

Siete la terza squadra campana dopo Napoli e Pomigliano. Soddisfazione per questo traguardo che portate avanti ormai da diverse stagioni? Come sta crescendo a tuo avviso il calcio in Campania?
Sicuramente è una soddisfazione, soprattutto perché il calcio femminile al Sud non è molto considerato. Continuando su questa strada, come già dimostrato, con il passare del tempo acquisterà sempre più importanza”.

Sei un difensore con il vizio del gol. Circa 30 reti segnate con la maglia del Sant’Egidio quale porti particolarmente nel cuore?
Diciamo che ho messo in luce una delle mie abilità, cioè quella di fare gol. Ormai sono 30 reti con la maglia del Sant’Egidio. Quella più importante è stata quella con il Pescara, gol che ci ha portata alla vittoria contro una nostra diretta avversaria. Oltre questo ci ha aiutato a portare 3 punti a casa, punti che servivano sia per l’obiettivo salvezza, sia per sbloccarci e per smuovere un po’ le acque”.

Per te settima stagione con la casacca gialloblù. Quale è il ricordo più bello che leghi a questa squadra?
“Di ricordi belli ce ne sono davvero tanti. Sicuramente, oltre al gruppo squadra che in tutti questi hanno mi ha trattenuta qui, sono i rapporti umani che si creano all’interno dello spogliatoio e che solo noi possiamo sapere. Oltre ai rapporti creati, abbiamo anche i ritiri svolti ogni inizio anno prima della stagione calcistica. Quest’ultimo ti aiuta, sicuramente ad avere una prestazione calcistica migliore, ma soprattutto a saper convivere e condividere per una intera settimana tutto”.