Katja Schroffenegger, portiere e simbolo della Florentia, è intervenuta sulle nostre colonne parlando della sua esperienza in Germania, del progetto della squadra neroverde e del suo futuro nel mondo del calcio.

Ciao Katja. Sembra che finalmente si stia arrivando al tanto agognato professionismo. Come credi che cambierà se cambierà il movimento calcistico femminile italiano?
“Negli ultimi mesi sono stati fatti dei passi importanti, ma bisognerà farne altri per arrivare al professionismo. Noi calciatrici già ci stiamo comportando come delle professioniste, anche se non lo siamo sulla carta. Il professionismo alzerebbe il livello delle Serie A e ci permetterebbe di fare della nostra passione un lavoro.”

Nella tua carriera hai avuto la possibilità di indossare maglie importanti come quella del Bayern Monaco e del Bayer Leverkusen; tutte esperienze estere che hanno avuto una grande influenza sul tuo percorso calcistico. Quali sono le maggiori differenze che hai notato tra il nostro calcio e quello tedesco?
“Secondo me le due maggiori differenze sono le infrastrutture,  i contratti e le tutele che hanno le calciatrici in Germania. Questi due punti sono fondamentali per alzare il livello del campionato. “

Il Bayern Monaco è contraddistinto in tutta Europa per la sua politica ferrea. Che tipo di mentalità ha la squadra bavarese? E come l’hai vissuta?
“Quando entri a far parte in un grande club come lo è il Bayern ti rendi conto perchè è vittorioso da anni: hanno una mentalità professionale, non lasciano nulla al caso, le infrastrutture sono di altissimo livello, ti responsabilizzano e c’è una mentalità vincente dei giocatori, dello staff e di tutte le persone che lavorano lì. Il loro detto “Mia san Mia” (“Noi siamo noi”) racchiude tutto questo.”

Nella scorsa stagione sei stata una delle maggiori artefici delle “Invincibili” con la maglia nerazzurra dell’Inter conquistando la promozione in Serie B senza perdere una partita. Quali emozioni ti ha trasmesso quella stagione?
“È stata una bella stagione, giocata bene dalla prima all’ultima partita con una squadra che aveva tanta qualità. Essere stati applauditi da un San Siro pieno è stato un momento da brividi che ricorderò per sempre.”

Il progetto della Florentia è un programma ambizioso ed intrigante che ha attirato su di sè le doverose attenzioni per la sua solidità progettuale. Qual è stato l’aspetto che ti ha convinto ad accettare questa nuova sfida?
“Volevo assolutamente tornare a giocare in Serie A. La Florentia San Gimignano ha un progetto molto valido e una rosa di qualità. Poi la Toscana è davvero bella, a Firenze venivo spesso. Quindi la scelta di venire qui è stata facile. Ringrazio la società per la fiducia.”

Questo tuo ritorno nella massima serie italiana ti ha riservato molte soddisfazioni facendo vedere a tutti di che pasta sei fatta. Quali sono le tue considerazione sulla stagione?
“Per me questa stagione era una sfida con me stessa. Volevo riprendermi una maglia da titolare in Serie A, fare bene con la squadra e vedere se potevo ancora entrare nel giro azzurro. È sempre stato un mio desiderio. E poi nessuno si aspettava che avremmo fatto così bene con la Florentia San Gimignano in campionato. E’ stato bellissimo fermare le big al Santa Lucia: il Milan, la Roma e la Juve.”

Stagione che ha riservato anche il ritorno della maglia azzurra tornando ad indossarla all’Algarve Cup 2019 parando subito un rigore. Quali sensazioni provoca indossare quella maglia?
“Indossare la maglia azzurra è speciale, ti regala emozioni che non puoi vivere con nessun’altra maglia. Aver potuto giocare all’Algarve Cup è stato un bellissimo ritorno in Nazionale per me. Spero di farne parte ancora in futuro.”

Hai qualche idolo calcistico a cui ti ispiri?
“Attualmente mi piacciono molto Alisson e Ter Stegen. Alisson perchè fa sembrare tutto così semplice e Ter Stegen perché oltre ad essere forte sulla linea ha una capacità di giocare con i piedi che è unica al mondo. In questo periodo a casa ho guardato molti video di loro. Sono fortissimi.”

Concludendo, sperando accada il più tardi possibile, cosa vorresti fare quando attaccherai le scarpette al chiodo?
“Mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio, sarebbe bello allenare i portieri e trasmettere a loro la mia passione. O altrimenti mi vedo nel reparto Marketing o Comunicazione di un club.”

Credit Photo: Florentia S.G.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Katja Schroffenegger e la Florentia San Gimignano per la loro disponibilità.