Raffaele Carlino, nato a Napoli nel 1957, fonda nel 2001 Carpisa, di cui oggi è sia Presidente del Consiglio di Amministrazione che Responsabile del Dipartimento Stile. Nel 2001 ha l’intuizione di trasformare in “brand” le conoscenze di stile e prodotto acquisite fin da ragazzo nella fabbrica di borse di Gennaro Carlino, suo padre, affinando le sue competenze nei laboratori artigianali di pelletteria, sui vecchi tavoli di lavoro dell’artigiano. La sua forza è stata riuscire a trasmettere la capacità artigianale di una piccola realtà campana in una vera e propria organizzazione internazionale e portare nel mondo l’Italian Life Styleattraverso prodotti dai contenuti stilistici e tecnici frutto della ricerca Made in Italy.

Chi è Raffaele Carlino?
Un imprenditore…. che, seguendo gli insegnamenti del papà Gennaro. è riuscito a realizzare un sogno nella sua amata città. Mi ritengo fortunato nell’ avere creato un team di lavoro giovane e, quasi tutto al femminile, e con passione e tanto lavoro, oggi Carpisa è un’ azienda leader mondiale nel mondo della pelletteria e degli accessori moda.

Per Lei che è il patron di Carpisa, marchio di fama internazionale, cosa significa fare impresa in Campania e quali sono le difficoltà che si incontrano?
La scelta è stata fatta anni fa quando abbiamo deciso di avere il nostro headquarter nel distretto dell’Interporto, difficoltà vere e proprie non ne ho riscontro, ed in più lavorare con persone della mia regione dove la fantasia e la creatività non mancano mai, è stato uno plus.

Quello di supportare lo sport è una delle linee guida del marchio Carpisa. La sua ricetta affinchè le strutture sportive campane siano all’altezza di quelle del Nord.
I valori dello sport sono gli stessi di Carpisa, per questo da anni siamo sponsor di tante squadre o atleti. E’ innegabile che gli sport minori o quelli locali  soffrono, proprio per questo ci siamo sempre schierati dalla loro parte, sostenendo i giovani che si affacciamo alle diverse discipline o le squadre campane.Per quanto riguarda le strutture sportive l’unica soluzione che vedo è quella di affidare la gestione degli impianti ai privati.

Come si può combattere la fuga dei cervelli dalla Campania?
Il problema non è la Campania ma l’Italia.Purtroppo abbiamo un sistema di tassazione troppo pesante per cui molti giovani a parità di stipendio preferiscono andare all’estero perchè guadagnano di piu. Lo Stato in questo dovrebbe essere più vicino agli imprenditori.

I suoi progetti lavorativi futuri…
Come azienda sicuramente l’internazionalizzazione, oggi siamo presenti in 40 Paesi ma vogliamo crescere ancora e poi un sogno ancora da realizzare …..gli Stati Uniti. Parlando di prodotto invece, tanti nuovi progetti nel settore valigeria con il nostro lab dedicato alla ricerca, dove vengono sperimentati nuovi materiali, tecnologie che ci rendono sempre più competitivi.

Il segreto del suo successo…
Valori e competenze che mi ha trasmesso la mia famiglia. L’umiltà che mi fa mettere ogni giorno in discussione, e il confronto quotidiano con il mio staff ma …..soprattutto l’amore per il mio lavoro.

Un messaggio per tanti giovani sfiduciati…
Mettersi in gioco, accettare le sfide, e credere fortemente nelle proprie capacità…..ed anche  un pizzico di ambizione che non guasta mai.