Ci siamo, dopo il successo nel girone C di Serie C la Sassari Torres torna in campo. Alle porte la prima ufficiale contro il Palermo in Coppa Itala. Per la squadra sarda a parlare ai nostri microfoni a poche ore dall’esordio è stato il capitano Maria Grazia Ladu. Queste le parole della classe 2001 delle isolane.

Questa è la tua ottava stagione alla Torres. Dopo tutti questi anni, cosa è cambiato e cosa è rimasto invariato?
“Dopo otto anni qui posso dire di aver imparato tante cose, calcisticamente sono cresciuta, ho avuto la possibilità di imparare tanto anche dalle compagne più esperte. Umanamente essendo andata via di casa a 16 anni mi ha fatto crescere molto in fretta e il fatto di dovermi organizzare la giornata da sola mi è stato d’aiuto anche con la scuola.
Quello che non è cambiato è l’attaccamento che ho per questa maglia, era il mio sogno fin da bambina quello di giocare qui e ho avuto la possibilità, anche se per poco, di allenarmi con la prima squadra quando la Torres era in A. Questo mi ha dato sempre più grinta e voglia di giocare per questi colori”.

Hai vissuto una sudata quanto meritata promozione in Serie B. Lo avresti mai immaginato a inizio campionato? Cosa hai provato?
All’inizio dello scorso campionato le cose non so partite per il meglio, c’è stato un momento di assestamento ma poi le cose sono andate per il verso giusto. Ci ho creduto sin dall’inizio, ci abbiamo creduto tutte insieme e questo è stato soprattutto il motivo della promozione. È stata un’emozione inspiegabile, dopo tre anni finalmente ce l’abbiamo fatta e adesso c’è tanto la lavorare”.

Partita d’esordio stagionale in Coppa Italia con il Palermo: come l’avete preparata? Quali sono le sensazioni pre-gara?
“È arrivato il momento di iniziare. Siamo una squadra giovane con tanta voglia di fare. Il gruppo è nuovo ma sappiamo che possiamo fare belle cose. Sarà una bella gara che ci permetterà di capire come sarà il campionato di serie B che ci aspetta”.

 Hai cambiato diversi ruoli: in quale posizione sarai schierata contro le rosanero? Il mister ti farà poi variare o ricoprirai sempre lo stesso ruolo quest’anno?
“Gioco in diversi ruoli e questo mi piace tanto. Mi adattato senza problemi a ciò che richiede il mister e la squadra. Non so ancora dove giocherò, sarà una sorpresa”.

La Torres ha sempre puntato sulle giovani sarde, e tu ne sei l’esempio. Chi, tra compagne e allenatori che hai incontrato, ti ha più aiutata a crescere?
“Ho conosciuto tante persone nel corso di questi anni. Sono arrivata che ero una bambina e la società mi ha cresciuta. Luca, Francesco, il presidente sono sempre stati vicini nella mia crescita. Mister Arca mi ha conosciuta che avevo solo 14 anni, sto imparando tanto da lui e gliene sono grata. Ho imparato tanto anche da molte compagne, Alessia Fadda, Erica Campesi, Jelena, da loro ho cercato di cogliere quelle cose che mi avrebbero potuto aiutare nel mio percorso calcistico”.