Photo Credit: Imma Borrelli

Prosegue con determinazione il percorso in serie C dell’Academy Abatese. Dopo l’ennesimo successo nella finalissima regionale della Coppa Italia d’Eccellenza e la promozione dopo quattro anni di passione, dedizione e unione di intenti, la realtà campana sta misurandosi con avversarie di livello in un girone D piuttosto competitivo.

Tra le figure confermate dalla società, a disposizione nell’accompagnare la rosa verso nuove stimolanti mete, vi è Martina Battimelli: il contributo a centrocampo, classe 2007, è la protagonista della chiacchierata odierna attraverso cui abbiamo approfondito i punti chiave della stagione in atto.

Benvenuta! Definire solo “colori” quelli dell’Abatese probabilmente non renderebbe giustizia all’amore che ti lega a questa maglia. Tra te e la società campana vi è un legame profondo che ti ha vista crescere e maturare, partendo dalla trafila del settore giovanile, fino ad arrivare in Prima Squadra. Una soddisfazione sicura oggi essere “tra le grandi” per la quinta stagione consecutiva: cosa ti lascia il percorso compiuto e quali sono le emozioni e sensazioni momentanee nel competere in serie C?

«Essere parte della Prima Squadra dell’Abatese per la quinta stagione di fila è un’emozione indescrivibile. È un traguardo che mi riempie di soddisfazione, perché significa che sono riuscita a crescere e a mantenere il mio posto in una squadra che, oltre ad essere una seconda casa, è come una famiglia. Il percorso che ho fatto fin dalle giovanili è stato fondamentale per arrivare fin qui: ho potuto imparare e maturare con il supporto di allenatori, compagne e società».

La Serie C è una nuova sfida, ma l’adrenalina che provo ogni volta che scendo in campo è ancora la stessa di quando ero una ragazzina.

Nelle precedenti settimane una visita inaspettata, quella della storica capitana della Nazionale Sara Gama, attualmente Capo delegazione della squadra azzurra. Quale è stato il messaggio recepito e cosa ha rappresentato questo incontro nell’ottica crescita e formazione, in un momento in cui ogni bambina può finalmente aspirare a diventare una calciatrice di professione grazie all’impatto che il contesto femminile sta avendo in tutto il territorio?

«Sara Gama è un’icona del calcio femminile e la sua visita è stata un momento speciale per tutte noi. Ci ha raccontato le difficoltà e le soddisfazioni della sua carriera, ma soprattutto ci ha spronate a credere in noi stesse e a non arrenderci mai. Il messaggio più importante che ci ha dato è stato quello di continuare a lottare per i nostri sogni, perché oggi, più che mai, le ragazze possono aspirare a diventare calciatrici professioniste. Incontrarla ci ha fatto capire che le nostre fatiche e i sacrifici non sono vani, e che con il giusto impegno possiamo raggiungere traguardi incredibili».

Ad oggi sono due i risultati utili consecutivi raggiunti dalla squadra, con una caduta, la più recente, davanti al Colleferro. Dove può arrivare questa Academy? In che modo ti senti di giudicare le prestazioni sfoggiate fino ad ora?

«Siamo una squadra giovane, ma con molta voglia di migliorare. I risultati utili consecutivi sono un segno del nostro impegno, anche se la sconfitta contro il Colleferro è stata dura da digerire. Abbiamo lavorato molto per arrivare in una buona posizione, e ogni partita è una lezione per crescere.

Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, ma credo che la nostra Academy abbia tutte le potenzialità per arrivare lontano. Vogliamo continuare a lavorare con serietà, perché il nostro obiettivo è lottare fino alla fine per il vertice!».

La chance Coppa Italia, purtroppo, è sfumata nella fase a gironi dopo lo stop dato dalla Salernitana. Nel collettivo, come avete spiegato questo finale?

«È stato sicuramente un duro colpo, soprattutto perché avevamo messo in campo tutta la nostra grinta e la nostra determinazione; come sempre, però, non ci siamo abbattute, anzi, abbiamo analizzato il nostro cammino in Coppa Italia e capito dove possiamo migliorare.

Ogni esperienza porta con sé anche le delusioni che aiutano a crescere e a perfezionare il nostro gioco».

Tornando al campionato, prossimamente ospiterete tra le mura domestiche il Villaricca. Che avversario vi aspettate e che formazione, invece, dovrete essere, vista l’opposta che sta già lottando per la vetta?

«Il Villaricca è una squadra forte, con molte giocatrici esperte. Siamo consapevoli che ci attende una partita difficile, ma siamo determinate a fare la nostra parte. Dobbiamo essere compatte, concentrate e sfruttare ogni occasione; non possiamo permetterci di sottovalutare nessuna avversaria, ma abbiamo le capacità per affrontare questa sfida con serenità e determinazione».

Il tuo augurio per il tuo percorso individuale e di squadra?

«Il mio augurio è quello di continuare a crescere come calciatrice, di migliorare ogni giorno e di dare sempre il massimo per la squadra. Per quanto riguarda l’Abatese, spero potremo raggiungere traguardi importanti insieme, che possiamo divertirci e vincere, ma soprattutto continuare a crescere come gruppo. Il calcio è una passione che unisce, e sono felice di far parte di una squadra che, oltre a giocare bene, è una vera e propria famiglia».

Si ringrazia Martina Battimelli e la società tutta per la gentile concessione.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.