L’attaccante ex Agsm si è sbloccata e non sembra voler fermarsi. Martina Gelmetti, nelle ultime partite di campionato con la Fortitudo Mozzecane, ha concretizzato il talento fatto vedere nella primissima parte della stagione e ha dimostrato di poter essere una delle trascinatrici della squadra grazie ad esperienza, grinta, gol e assist.

Con il gol al Castelnuovo ha segnato per tre giornate consecutive in un campionato italiano: per lei è un record.
«Sembrerebbe un semplice record, ma per me non lo è. Anche i piccoli traguardi portano a grandi soddisfazioni. Ho iniziato a segnare da quando Deila Boni è in panchina; sembra proprio che lei, bandiera della Fortitudo da una vita, mi stia portando fortuna».

Nell’ultima partita di campionato ha mandato in gol le sue compagne per ben quattro volte e finora, con sette passaggi decisivi, è la miglior assist woman della squadra: è da sempre una sua caratteristica?
«Essendo un’attaccante mi viene spesso attribuito l’appellativo di “bomber”, ma sinceramente la freddezza sotto porta non mi ha mai contraddistinta. Una delle mie migliori caratteristiche è sempre stata quella di mandare in gol le mie compagne».

La Fortitudo Mozzecane in campionato ha messo a referto venti gol e lei, con tre reti e sette assist, ha partecipato alla metà delle realizzazioni: pensava di avere un impatto del genere?
«Sono arrivata alla Fortitudo motivata e vogliosa di fare bene. Dopo il mio stop sapevo che sarebbe stato difficile ripartire ma, grazie all’appoggio della società e di tutta la squadra, posso dire di essere tornata ora. Certo, posso ancora migliorare e posso dare di più. In ogni caso se fino ad adesso ho avuto un buon impatto è soprattutto grazie alla fiducia e all’aiuto che mi danno le mie compagne».

In questo campionato ha giocato dieci partite su dieci da titolare, per un totale di 916 minuti: sono cifre importanti. È soddisfatta?
«Sono molto soddisfatta per i minuti giocati, un po’ meno per come ho affrontato alcuni di questi minuti: so che in certe circostanze avrei potuto e dovuto fare meglio in campo».

Dei suoi sette assist ben quattro sono stati per Martani e due per Peretti: ci parli dell’intesa con le sue compagne di reparto.
«Fin dall’inizio i due tecnici, Bragantini e Crestani, hanno lavorato per far sì che tra me, Alice Martani e Rachele Peretti si sviluppasse la giusta sintonia. Allenamento dopo allenamento sento che la nostra intesa migliora e sono sicura che siamo un tridente che farà male alle avversarie».

Nelle prime partite di campionato faticava a trovare il gol, ma adesso che si è sbloccata sembra che non si voglia più fermare: sente di poter essere una delle trascinatrici della squadra?
«Sento di poter fare bene. Ora che ho ingranato la marcia posso, voglio e devo fare bene. Sono a completa disposizione della squadra».

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