Photo Credit: Pavia Academy SSD

Il Pavia Academy si sta preparando in vista della nuova stagione. La squadra biancazzurra, che è stata inserita nel Girone A di Serie C, ha inserito nuove pedine, tra queste vi è Martina Tugnoli, difensore classe ’96, e in passato ha giocato in Riozzese, Sedriano, Cella e Pro Sesto, prima di andare quest’anno nel club pavese. La nostra Redazione ha raggiunto Martina per risponderci ad alcune domande.

Martina, che calciatrice ti definiresti?
«Direi una calciatrice di spessore, sia dal punto di vista fisico che nell’impostazione di gioco».

Cosa vuol dire per te giocare in difesa?
«Per me giocare in difesa ha una doppia valenza: il difensore non difende e basta, ma deve far partire il gioco dal basso, perché permette alle avversarie di uscire, trovare molto spazio, e, soprattutto, imporsi abbastanza bene nel modo di giocare».

Come hai iniziato a giocare a calcio?
«Ho iniziato a giocare a calcio coi miei compagni di scuola di Lodi (paese nativo di Martina, ndr). Mi è piaciuto molto e continuato su questa strada».

La tua carriera è legata senza dubbio alla Riozzese. Cosa è stato per te vestire quella maglia?
«Avevo deciso di giocare a Riozzo, dopo un periodo all’Inter, perché prima ero comoda, poi era una grande società che è ripartita dal basso. La Riozzese non ci ha mai fatto mancare nulla. Per me è stato un onore vestire questi colori per otto stagioni».

Delle gare disputate con la Riozzese c’è una che ti piacerebbe ricordare?
«Sicuramente la finale di Coppa Italia Serie C contro il Napoli. Perdevano 2-1, l’abbiamo pareggiata al 95’ e poi vincerla ai tempi supplementari. Senza dubbio è stata una delle partite più belle che abbia mai giocato».

Ora sei al Pavia Academy. Perché hai accettato questa proposta?
«Quando la società è ripartita dalla Promozione, aveva sempre degli obiettivi molto importanti, non a caso ha vinto due campionati consecutivi e lo scorso anno ha chiuso al quinto posto. La società si è dimostrata molto chiara e molto aperta, e sa quello che promette».

Che squadra hai visto in questi primi giorni di preparazione?
«Ho visto un gruppo molto esperto, concentrato su un obiettivo importante. Le ragazze ci mettono, in ogni allenamento, qualcosa in più».

Quale può essere l’obiettivo del Pavia Academy di quest’anno?
«L’obiettivo principale è fare meglio dell’anno scorso, e su questo, non ci sono dubbi. La società ha fatto degli acquisti per puntare il più in alto possibile, ma sarà sempre il campo a parlare».

Quali sono le tue prime impressioni sul Girone A di Serie C?
«Ci sono un paio di squadre nuove con cui non ho mai giocato, come Ivrea e Freedom, alcune hanno fatto molti acquisti. Il livello è molto alto, dato che molte giocatrici sono scese di categoria, e le società hanno budget di rilievo. Sarà una stagione molto competitiva».

Nel raggruppamento ci sarà anche la Pro Sesto, una squadra che tu hai militato nella precedente stagione.
«Alcune delle ragazze sono rimaste lì, poi sono arrivate calciatrici giovani: secondo me la Pro Sesto farà un bel campionato».

Tu credi che il professionismo abbia dato una svolta al calcio femminile italiano?
«Secondo me ni, perché lo vedo come una cosa a lungo termine: le straniere verranno qui e alzeranno il loro livello, le nostre ragazze a loro volta dovranno mettersi gioco ancora di più. Credo che i risultati si vedranno con gli anni a venire».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza molto solare e ottimista».

Cosa vuoi dire alle tue compagne a poche settimane dall’inizio del campionato?
«Alle mie compagne dico concentrarci fin da subito e di impegnarci in queste prime due settimane di preparazione, perché è da qui che si capirà come andrà la nostra stagione. Conosco molte ragazze che sono al Pavia, e so che sono forti. Dico a loro di giocare come sanno che non sbaglieranno sicuramente».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Pavia Academy SSD e Martina Tugnoli per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.