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In primavera l’Eccellenza pugliese è ripartita dopo sette anni di stop. Tra le squadre in campo anche il Nitor Brindisi  cara al direttore generale Andrea Saponaro, e guidata in campo dal tecnico Mino Melpignano, che con un gruppo giovanissimo ha riportato il calcio ad 11 femminile di prima squadra a Brindisi. Nella formazione granata presente anche l’esperienza di Patrizia Ravone, ex cestita con trascorsi anche nel professionismo con palla a spicchi. L’attaccante poi ha seguito la sua passione giocando a calcio sia sul manto erboso che sul parquet, nel futsal. Abbiamo raggiunto per una breve intervista sulla realtà pugliese proprio la calciatrice brindisina.

Siete una società al primo anno in un campionato Figc, quando è nato il vostro movimento, come è composto il vostro parco giocatori?
“La nostra associazione nasce nel 2006, e per i primi 10 anni di attività si è occupata di campionati FIGC giovanili maschili e di scuola calcio. Da 5 anni sta sviluppando il settore femminile, dapprima con i soli campionati nazionali FIGC giovanili femminili Under 12, 15 e 17 e dalla scorsa stagione anche come prima squadra nel Campionato Regionale di Eccellenza. Le ragazze in rosa sono tutte giovanissime, venendo dal nostro settore giovanile. Poi con loro 4-5 elementi con qualche anno in più che hanno cercato di dare un pizzico d’esperienza.

Dopo la riapertura della scorsa estate quali erano gli umori per poter tornare di nuovo a giocare? Quali invece dopo la chiusura autunnale?
“In estate c’era stata l’apertura per il nuovo torneo d’Eccellenza in Puglia. Onestamente la partenza è stata sempre un punto interrogativo visto il momento poco felice che stiamo vivendo. Si è lavorato sull’aspetto tecnico individuale cosi da tenere lontane le ragazze tra loro. Dopo la chiusura le problematiche sono cresciute, anche per gli spostamenti, ma tutte hanno provato a lavorare al meglio sino alla riapertura in primavera”.

In Puglia dopo anni di stop è ripartito il torneo d’Eccellenza. Notizia positiva per il vostro movimento giusto? Quando avete iniziato a lavorare in tal senso?
“Si è tornato a giocare dopo 7 anni di stop. Noi come società con le ragazze abbiamo dato sempre seguito agli allenamenti, nel rispetto dei protocolli, e nonostante la poca esperienza a livello di prima squadra a marzo siamo entrati nell’ottica di giocare questo mini-torneo. L’entusiasmo è stato comunque alto perchè ci si allenava finalmente con un obiettivo, quello della partita domenicale”.

In primavera è arrivata poi la nuova possibilità di tornare in campo. Quando avete appreso di poter tornare a giocare? Quali erano gli umori nei primi giorni di lavoro?
“Sicuramente si tornava in campo con uno stato d’animo più disteso. Le ragazze erano vogliose di cimentarsi in questo torneo e soprattutto di poter fare finalmente qualche partita. La mancanza dei 90 minuti è stata grande in questo anno e il campionato d’Eccellenza ha dato, oltre gioia e la possibilità di ripresa, l’opportunità di giocare finalmente sul campo”.

Quali erano i vostri obiettivi all’inizio della stagione, quali i tuoi?
“Ci interessava poco onestamente il risultato di squadra. L’obiettivo era quello di dare l’opportunità di crescita alle ragazze, visto che sono tutte under 17. Loro hanno ripreso cosi a giocarsi ed allenarsi potendo maturare e confrontarsi con altre realtà. Io, invece, tornavo a disputare un campionato Figc di calcio ad 11 dopo anni. L’obiettivo era quello di divertirmi e fare da chioccia a questo gruppo dando un po’ di esperienza. Qualche problema fisico mi ha fatto saltare qualche partita, ma sono sempre stata al fianco della squadra”.

Che campionato è stato per voi? Soddisfatte? Come hai trovato il livello del vostro girone?
“Il campionato è durato un mese e mezzo circa ed è stato di livello discreto. Eravamo cinque società e credo che tutte si siano divertite, noi abbiamo affrontato squadre con qualche esperienza in più, visto che giocano a calcio ad 11 da diversi anni. Ci siamo tolte qualche soddisfazione che non guasta mai, anche se le poche ragazze più grandi spesso tra infortuni e problemi personali sono mancate. Le nostre ragazzini terribili, tutte under 17, in questo mese e mezzo sono comunque cresciute. Ci sono arrivati tanti complimenti per come ci siamo mossi in campo e fuori”.

Che ricordi porterai di questa stagione?
“Il mio ricordo sarà comunque positivo e sono stata contentissima di aver riportato il calcio ad 11 a Brindisi. Ho avuto cosi la possibilità di tornare in campo, dopo tanti anni nel basket, disputato anche a livello importante. Poi l’opportunità di giocare con una squadra di Brindisi mi ha portato su un manto erboso, di seguito il trasferimento sul parquet con il calcio a 5 visto la mancanza del torneo d’Eccellenza. A Brindisi la tradizione del calcio femminile è forte e sogno di vedere queste ragazze tornare ai livelli che competono alla nostra piazza”.

La prossima stagione rimarrai con la maglia del Brindisi? Ripartirete insieme dal campionato d’Eccellenza?
“Saremo ancora ai nastri di partenza nel caso l’Eccellenza pugliese ripartisse. Non so oggi se deciderò ancora di giocare un campionato intero: ho la mia età ed ho avuto qualche problemino fisico non da poco. Sicuramente la passione e la volontà di continuare non mancano, ma ho i miei acciacchi. Cercherò di dare il mio contributo che sia in campo o al fianco di questa società. L’attaccamento che ho visto da parte di questa società, staff tecnico e delle ragazze e stato davvero lodevole”.