Rachele Baldi, portieri dell’dell’Empoli, ha parlato in diretta Instagram della possibile ripresa del campionato, delle sue esperienze passate e del suo futuro:

“In questo periodo mi sto tenendo impegnata con varie attività. Ho iniziato a suonare anche il piano.. e a dipingere. E mi rendo attiva comunque con gli allenamenti in attesa che il campionato riprenda. Ancora non sappiamo se la stagione verrà portata a termine, la speranza è di riiniziare e finire il campionato anche in estate. Magari riprendere anche dal 4 maggio, prendendo però le giuste precauzioni”.

“Il mio primo idolo è Toldo. Da quando ero piccola, sia come portiere che come persona mi è sempre piaciuto. Nel femminile invece ho ammirato Hopo Solo, come penso quasi tutte le giovani calciatrici. E poi Ashlyn Harris, un’altra americana”.

“Ora le bambine trovano un percorso meno insidioso del mio e delle mie compagne, c’è meno pregiudizio. Io ho giocato dai 5 ai 12 anni coi maschi e spesso ero presa in giro. Ora questo problema non c’è, anzi c’è più credibilità e gli ostacoli, sebbene ci siano, sono più facilmente superabili”.

“Per me è importante avere fiducia nel mister, ma anche il mister deve ricambiarla questa fiducia. Io parlo di tutto con lui, c’è un bel rapporto. Ci scambiamo opinioni tra fine primo e secondo tempo. La prima convocazione in Nazionale maggiore è arrivata a dicembre del 2017, poi la scorsa estate ho fatto le Universiadi con l’Under 23. E da li in poi ho iniziato tutti i raduni. Ovviamente il calcio internazionale è di un livello e ritmo superiore. All’inizio ti trovi spiazzata perché non sei abituata, ma quando cominci a fare gruppo e ad entrare nel ritmo torni cambiata”.

“Due anni fa mi allenavo con Mauro Marchisio che quell’anno li era responsabile di tutti i portieri a Empoli, quindi mi sono allenata anche coi ragazzi dai 15 ai 17 anni. Poi una volta mi sono allenata al Castellani e ricordo che c’era Provedel che era in ripresa dall’infortunio. Per me è stata una bella esperienza. La differenza fisicamente coi maschi c’è è ovvio, ma a livello tecnico-tattico mi sono sentita all’altezza durante quel periodo”.

“Penso di aver avuto un percorso un po’ sfortunato se si può dire, perché non ho mai avuto richieste valide altrove, sebbene molti giornalisti dicano il contrario. Mi sono sempre messa a disposizione con tutti i mezzi possibili per crescere e migliorare e a Empoli ho trovato sempre una buona e seria realtà. Se mai mi capiterà l’occasione di fare altri tipi di esperienze anche all’estero, e saranno valide, mi piacerebbe mettermi alla prova”.

“Mi sono laureata l’anno scorso in scienze motorie e quest’anno mi sono voluta dedicare solo al calcio. Poi più avanti magari un corso online con orari e corsi flessibili organizzati magari lo farò. Non ho ancora fatto corsi per prendere il patentino da allenatrice di portieri, ma siccome mi è capitato di allenare, in futuro lo prenderò, perché mi piacerebbe molto. Ancora non ho un’idea ben chiara di cosa farei se non fosse nell’ambito sportivo. Magari qualcosa di mio, un B&B o una palestra, ma sicuramente in proprio, una cosa solo mia”.

Credit Photo: Empoli Ladies