Regina Baresi, attaccante e capitano dell’Inter Femminile, ha parlato a Giulio Saetta de La Gazzetta dello Sport, della ripresa del campionato, della sua quotidianità e del bilancio della stagione della sua squadra:

RIPRESA ALLENAMENTI
«La prima cosa da considerare è riprendere con la sicurezza per tutti, le atlete, lo staff… quindi finché non si avranno tutte le certezze che la salute sia tutelata a dovere, occorre aspettare a ripartire. Il 18 comunque è una data che c’è, che si vede, bisogna solo attendere le conferme di essere sicure al cento per cento». La pausa può essere dannosa per il calcio femminile? «L’Inter non sta facendo distinzioni tra maschile e femminile. Ci sentiamo tutelate al pari dei maschi. Per quanto riguarda poi il movimento femminile in generale, si spera che tutti i passi avanti che sono stati fatti ultimamente circa impegno e visibilità, non siano vanificati da questo lockdown».

QUOTIDIANITA’
«Facciamo spesso conferenze su Zoom con tutto lo staff e le compagne. Ci sono tante ragazze che vivono all’estero con cui ci confrontiamo sulla situazione sanitaria degli altri paesi. Poi con le compagne ci si sente singolarmente con messaggi, chiamate, insomma è un rapporto che continua a essere intenso nonostante la quarantena. Anzi forse in quarantena lo è di più».

BILANCIO STAGIONE
«Abbiamo iniziato con tante ragazze nuove, molte straniere e abituate a un calcio diverso. E un mister nuovo, quindi è normale che abbiamo dovuto prima conoscerci. Un percorso iniziato in preparazione e che via via ha dato i suoi frutti. E anche la mancanza di esperienza ha pesato. Ma, come ho detto, ci sono stati tanti miglioramenti. Ci possiamo tutti ritenere soddisfatti. Suning ci ha sempre dimostrato di voler fare le cose al meglio».

Credit Photo: Fabrizio Brioschi