Più ci si avvicina alla mentalità del calcio femminile come uno sport che debba essere riconosciuto a livello professionistico, più cresce l’esigenza di figure professionali di un certo rilievo. Una di queste è rappresentata dal Direttore Generale che si occupa di diversi aspetti nel dietro le quinte di una società. Roberto Galoppi, con un passato di vicepresidenza nel Chieti, ricopre attualmente questa di carica DG nell’Empoli Ladies, squadra neopromossa in Serie A.

Ci parli della sua carriera: racconti ai lettori il suo percorso professionale sportivo fino ad arrivare ad essere Direttore Generale dell’Empoli Ladies FBC.
Il mio esordio come dirigente nel calcio femminile risale al campionato 2013/2014 quando sono entrato a far parte della dirigenza del Chieti Calcio Femminile dove sono stato tre anni ricoprendo la carica di vicepresidente, tre anni che sono terminati con la vittoria del campionato cadetto nel 2015/2016. Poi ho deciso di intraprendere una nuova avventura sportiva e dal 2016 sono diventato direttore generale dell’Empoli Ladies dove sono stato accolto benissimo da tutto lo staff e dalle ragazze (noi ci definiamo una FAMIGLIA)… Una stagione bellissima quella appena trascorsa dove abbiamo vinto il nostro girone in serie B approdando in serie A.

Quali sono secondo il suo punto di vista le diversità nell’essere Manager nel settore maschile e femminile?
Non ho mai ricoperto dei ruoli manageriali in una società maschile quindi non posso esprimermi in tal senso. Sicuramente le differenze maggiori sono da ricercarsi nella disponibilità economica (purtroppo il calcio femminile è ancora equiparato ad un campionato di dilettanti nonostante i sacrifici fatti sia da noi dirigenti che dalle atlete) e nelle infrastrutture (campi da gioco e di allenamento). Fortunatamente essendo ad Empoli e grazie all’Empoli FC stiamo sopperendo a queste lacune.
 
Empoli è una piazza che dispone del settore maschile e femminile. Lei percepisce dei pregiudizi tra i due comparti? …E a livello più generale nel movimento sportivo del calcio?
Ad Empoli non noto questi pregiudizi, la città ed i tifosi si sono affezionati a noi. Rimarrà per sempre nei miei ricordi la presentazione ufficiale fatta insieme alla squadra maschile (avvenuta lo scorso anno) con il Presidente Corsi e con tutti i tifosi a farci da cornice.
Quest’anno il numero dei sostenitori che sono venuti a sostenerci sono aumentati di partita in partita. Eccezionale la cornice di pubblico che è venuta nell’ultimo incontro a Genova contro il Lagaccio in occasione della vittoria del campionato.
Purtroppo questa parità di veduta non la riscontro nel mondo sportivo in generale… Leggo dei commenti allucinanti (su tutti l’esempio di quei genitori che hanno vietato ai loro figli di giocare perché in squadra avevano una bambina!!!)
Per me non esiste un calcio maschile ed un calcio femminile ma solo il CALCIO!
 

Quali sono le forze economiche (sponsor, partner e risorse …) e d’interesse verso l’attività sportiva femminile?
Le forze e risorse riversate nel calcio femminile sono ai minimi termini per non dire pari a zero… Speriamo che con l’ingresso di club professionisti si possa salire di livello e si arrivi alla creazione di una Lega di serie A e serie B femminile direttamente dipendenti dalla FIGC. Il futuro deve essere questo: il passaggio obbligato è quello del professionismo per poi poter competere anche a livello europeo sia in termini di club che di nazionali. Quindi ben vengano Juventus, Fiorentina, Sassuolo, lo stesso Empoli per innalzare il livello (sia organizzativo che qualitativo ed economico) del calcio femminile italiano.

In qualità di Direttore Generale dell’Empoli Ladies FBC quali i parametri
per misurare il lavoro svolto dalla società e successivo interesse all’attività sportiva: vittoria, profitto o altro?
La nostra società ha un occhio particolare per le giovani atlete… Abbiamo un’età media molto bassa, sono tutte ragazze giovani che abbiamo riconfermato in blocco. In più abbiamo aggiunto altre atlete qualitativamente molto valide e di sicuro avvenire: penso agli ingaggi di due ragazze nel giro dell’under 17 come l’attaccante Benedetta Orsi e il difensore Maria Luisa Filangeri, Caterina Bargi (capocannoniere nel precedente campionato di serie B proprio nel nostro girone) e Martina Fusini proveniente dalla Fiorentina. Per darci ancora più esperienza (cosa che in un campionato altamente selettivo come la serie A non è mai abbastanza) abbiamo rafforzato il nostro organico con gli arrivi di Debora Naticchione (tre volte campionessa d’Italia con il Lady Terracina nel beach soccer), il portiere Silvia Vicenzi (aveva già collaborato con me a Chieti) e Giulia Orlandi neocampionessa d’Italia, centrocampista e capitano della Fiorentina.

Adesso in Italia sembra quasi di essere all’anno zero, con l’ingresso di alcuni grandi club maschili come la Juventus che rischiano di mutare rapidamente la geografia del nostro movimento. Come vede questo momento?
Questo è il connubio della nostra società, pardon Famiglia: gioventù ed esperienza unite verso un unico obiettivo. Raggiungere la salvezza il prima possibile!!! 

Mandi un saluto a tutti i tifosi dell’Empoli Ladies FBC.
Un abbraccio a tutti i tifosi dell’Empoli Ladies, vi aspettiamo a Monteboro: il vostro tifo ed il vostro calore sono due componenti essenziali per noi! Da parte nostra massimo impegno per difendere con le unghie e con i denti la serie A appena conquistata! Anche quest’anno troveremo il modo!
 
Un ringraziamento al Direttore Generale dell’Empoli Ladies, Roberto Galoppi a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per la prossima stagione!