Nel torneo di Eccellenza veneta è presente, come nella passata annata, l’ASD Mittiici, squadra trevigiana di Falzè di Piave. La società presieduta da un anno da Alberto Pasin, che sino al 2019 era donominata Union Villanova, vede alla sua guida Andrea Gazzola. A capitanare la formazione rossoverde sarà la centrocampista Sandra Pillon. Abbiamo raggiunto la classe 1993, originaria di Ormelle, da 4 anni in forza a questa società.

Sandra come ti sei avvicinata a questo sport?
Ho mosso i primi passi nel calcio giocando, come tante ragazze, in giardino con mio papà e mio fratello. A 12 anni ho iniziato con la squadra femminile del Permac Vittorio Veneto, società nella quale ho militato per 5 stagioni, per poi spostarmi per un anno al Cessalto e successivamente approdare proprio qui a Falzè con l’Union Villanova. Dopo un anno, ho intrapreso il percorso del Calcio a 5, prima con il Fassina a Mareno di Piave e poi con il SanveMille. Nel 2017 ho deciso di indossare nuovamente i tacchetti ai piedi, per tornare al Villanova”.

Sei il capitano di questa squadra che significato ha per te?
“Portare la fascia conferisce sempre un certo onore ed orgoglio. Mette in moto nuovi stimoli che cerco di trasmettere al resto del gruppo. Ma allo stesso tempo sono una giocatrice come tutte le mie compagne: scendiamo in campo con la consapevolezza di dover dare tutto quello che posso per il bene della squadra e del risultato finale”.

Come è andata per voi la scorsa stagione la prima per il club dell’Asd Mittici?
“L’anno scorso era la nostra prima stagione con la nuova società. Le aspettative erano alte, sicuramente, e la voglia di vincere anche. Siamo partite bene con la vittoria della Supercoppa a settembre 2019, ed abbiamo proseguito facendo del nostro meglio per tutta la stagione e qualificandoci per il girone Elite utile per la Promozione in C. La pandemia purtroppo ci ha interrotte sul più bello, ma questa ormai è storia”.

Per la stagione 2020-2021 quali sono le aspettative?
“Se le aspettative dell’anno scorso erano alte, quest’anno lo sono ancora di più. Abbiamo costituito un buon gruppo: l’ossatura già collaudata è rimasta ed è stata ampliata con nuovi innesti, da altre realtà importanti. Vogliamo fare bene e toglierci delle soddisfazioni”.

Qual è la tua opinione sul calcio femminile in Veneto?
E’ stato detto più volte che la partecipazione ai Mondiali della Nazionale ha dato una svolta non indifferente al calcio in rosa. Sono nate nuove squadre e altre si sono consolidate in categorie più o meno alte, diverse società maschili hanno creato il loro personale team femminile e finalmente abbiamo cominciato a sentire la parola professionismo anche per le donne. Tuttavia, per quanto riguarda le categorie minori come la nostra, è difficile notare un cambiamento sostanziale: le società che si scontrano ormai sono sempre le stesse e spesso faticano per arrivare a fine stagione. Le comunicazioni da parte degli enti tardano ad arrivare e spesso, noi giocatrici, ci sentiamo messe un po’ troppo in secondo piano. Sarebbe bello vedere crescere il movimento femminile fin dalle basi della piramide”.

Per chiudere il ricordo più bello che hai raggiunto grazie al calcio?
“Oltre alla gioia per i trofei conquistati, i più bei ricordi sono sicuramente il mio primo giorno di allenamento, la vittoria a Torneo delle Regioni giocato in Puglia e vinto con la Rappresentativa Veneto di Calcio a 5, e uno goal segnato al Keralpen Belluno proprio sul campo di Falzè di Piave”.