L’Independiente Ivrea, nella sedicesima giornata del Girone A di Serie C, ha strappato un punto alla Ternana, confermando così la settima posizione. Al vantaggio ternano di Stella Botti ha risposto nel finale, su calcio piazzato, Sara Sterrantino, difensore classe 2003 che, al suo terzo anno con la maglia arancionera, ha realizzato il suo primo gol stagionale. La nostra Redazione ha raggiunto Sara per risponderci ad alcune domande.

Sara cosa vuol dire per te l’Independiente Ivrea?
«Dopo i tre anni che ho giocato alla Juve sono tornata ad Aosta (città nativa di Sara, ndr), e avevo pensato di smettere. Poi mi ha chiamato l’Ivrea e alla fine ho accettato la proposta di una società in cui c’è molta disponibilità ad aiutarmi, e questo mi fa molto piacere».

Tu giochi come difensore: cos’ha di speciale questo ruolo?
«Sono difensore perché ho più qualità a giocare in questa posizione che in attacco».

Quando hai scoperto di essere una calciatrice?
«Più che aver scoperto ho capito di essere una calciatrice già da quando giocavo a pallone con mio fratello e coi miei amici, e da lì ho continuato la mia avventura col calcio».

Parliamo di questa stagione, dove l’Independiente Ivrea è al settimo posto: ti aspettavi questo piazzamento?
«Sinceramente no. Non mi aspettavo di fare certi risultati in alcune partite. Stiamo facendo molto bene, la posizione è ottima. Speriamo di migliorala ancora di più».

Domenica avete fermato, a pochi minuti dalla fine, la Ternana. Come giudichi questo pareggio?
«Era giusto che la partita fosse finita in parità, perché era abbastanza meritata».

La tua punizione ha regalato alle tue epoderiesi il gol dell’1-1. Che emozioni hai provato dopo aver messo la palla in rete?
«Sono felice, perché non avrei mai pensato di segnare. Non pensavo di vivere delle emozioni, soprattutto la reazione delle mie compagne, dove tutte erano felici, fosse anche più di me. E il fatto di vederle così felici mi rende orgogliosa giocare per l’Independiente Ivrea».

Domani l’Independiente giocherà in casa del Genoa: cosa dovremmo aspettarci da questo match?
«Il Genoa ha una squadra giovane e ben organizzata. Dovremo scendere in campo con cattiveria e consapevolezza dei nostri mezzi».

Tra le squadre impegnate nel Girone A di Serie C quali possono essere le favorite alla vittoria del campionato?
«Sono tre: il Pinerolo, perché nonostante non l’abbiamo ancora affrontata è ben strutturato e ben organizzato, l’Arezzo, che mi aspettavo qualcosa di più, e il Pavia».

La Serie C sta proseguendo a tratti sconnessi per via del Covid-19. Secondo te era gusto continuare o meglio fare una pausa?
«Ormai di pause ne abbiamo avute già abbastanza, quindi è stato giusto non fare la pausa, e rimandare alcune partite di campionato».

Quali possono essere le prossime tappe per dare al calcio femminile italiano la giusta importanza?
«Secondo me bisogna far capire alle persone che il calcio non è solo uno sport per uomini, ma anche per le donne, e poi bisogna avere ancora visibilità, un po’ come sta succedendo in Inghilterra».

Cosa c’è nella tua vita al di fuori del pallone?
«Sto facendo l’ultimo anno di liceo in Finanza e Marketing, e poi alleno i bambini di una squadra valdostana».

Quali sono i tuoi obiettivi prefissati per quest’anno?
«Di sicuro vorrei ancora far bene con l’Independiente Ivrea, poi vorrei migliorarmi sempre di più e dare il massimo in quello che faccio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Independiente Ivrea e Sara Sterrantino per la disponibilità.

Photo Credit: Sara Sterrantino

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.