L’allenatore del Brescia Calcio Femminile Simone Bragantini ha analizzato, sulle pagine di BresciaOggi, il 2020 della società lombarda.

Bragantini ha fatto un escursus sull’anno che abbiamo lasciato: “Il 2020 per noi è stato un insieme di cose. C’è rammarico per non aver terminato il campionato scorso, avremmo voluto giocarci tutte le partite e vedere dove saremmo arrivate in Serie C. Ma va visto sotto una luce positiva, il Brescia è tornato in Serie B e sta dimostrando che può restarci. Se guardiamo al campo bisogna essere contenti, siamo state ripescate il 4 agosto, eravamo una squadra costruita per vincere in Serie C e ora ci troviamo a essere competitive in Serie B. E’ una cosa importantissima, le ragazze danno il 110 per cento. Dovremo essere brave a mantenere questo livello per altri“.

Simone ha poi parlato del livello della Serie B: “Bisogna allenarsi bene e allenarsi forte, abbiamo contro 13 avversarie che alla minima sbavatura ti puniscono. Per essere a questi livelli devi alzare le tue capacità mentali e atletiche, mantenendo un’altissima concentrazione, come stiamo imparando sessione dopo sessione. Parte tutto da testa e cuore“.

Il tecnico ex Mozzecane ha detto che sta imparando molto da quest’esperienza: “Da due anni lavoro con questa squadra dal punto di vista tattico, trasmettendo l’idea di impostare noi il gioco, essere aggressive, recuperare la palla nella metà campo avversaria. E devo dire che sta venendo fuori qualcosa di bello. Nel calcio, poi, esistono momenti in cui i risultati non vengono ma le prestazioni ci sono, stiamo lavorando sulla voglia di essere protagoniste in campo“.

L’obiettivo del Brescia 2020/21 è uno solo: “Allo stato attuale, alla salvezza mancano 14 punti. Ma dovremo vedere quando la classifica sarà veritiera, ci sono squadre che devono recuperare 4 o 5 partite, se non 7. Ho detto alle ragazze che dobbiamo guardare il nostro, fare una partita per volta, perché ogni partita ci fa fare punti. Sarebbe bello superare quota 20 già al girone di andata, le ultime 2 avversarie saranno la Roma CF e il Cittadella, due squadre che hanno giocato meno di tutte nel campionato e su cui abbiamo poche informazioni. Un’incognita“.

L’allenatore biancoblù  ha concluso tracciando un pensiero sul mondo calcistico femminile: “Le ragazze hanno una mentalità professionale, indipendente dalla categoria. Quanto al professionismo, perché diventi realtà nel mondo sportivo femminile, ci vorrebbe una concreta sovvenzione delle Federazioni e dello Stato. Si fa in fretta a dire professionismo, ma al momento le società che possono permetterlo sono poche. Ciò che sta facendo il Brescia è notevole, ci alleniamo alle 20, metà delle squadre di B si allena di giorno e fa solo questo. Le nostre ragazze arrivano dopo 8 ore di lavoro o di studio, c’è chi lavora in ufficio, in fabbrica, in negozio. Magari si è alzata alle 5 del mattino. Eppure nessuna di loro è mai mancata a un solo allenamento“.

Photo Credit: Elia Soregaroli