Il primo incontro ligure del progetto UEFA Playmakers Disney è stato organizzato dall’ACD Entella Women, squadra affiliata alla società chiavarese Virtus Entella. Insieme a Simone Famà, responsabile organizzativo del club femminile biancoceleste, la nostra redazione ha ripercorso brevemente le tappe cruciali del percorso progettuale che ha portato all’evento dello scorso 7 maggio. In questo modo, inoltre, è stato possibile evidenziare i possibili futuri benefici che l’iniziativa potrà portare all’intero movimento calcistico femminile regionale, contribuendo alla promozione e allo sviluppo di questo sport.

Come e quando è nato il vostro interessamento per il progetto UEFA Playmakers Disney?
Io e la società conveniamo che le iniziative di promozione debbano sempre essere aggiornate, rivolgendo un orecchio a quei partner che si affacciano al mondo del calcio contemporaneo con freschezza e novità, come nel caso del binomio UEFA e DISNEY. Da diversi mesi ci è stato presentato questo progetto dalla divisione femminile della FIGC territoriale e sin da subito ne abbiamo apprezzato l’originalità e la genuinità. Per questo, non è stato difficile sceglierlo.

Qual è stato il programma di sabato 7 maggio e, da un punto di vista quantitativo, che tipo di partecipazione avete riscontrato?
Il bacino d’utenza è molto ristretto ma non per questo la partecipazione non ha dato soddisfazioni. Diverse bimbe si sono affacciate al mondo del calcio grazie alla promozione federale, a quella della nostra società e grazie al partner DISNEY, permettendo così un valido interessamento calcistico-ludico.

Come avete strutturato la vostra campagna di promozione?
Il target di età basso va a livellare notevolmente gli obiettivi della campagna promozionale, concentrandosi dunque sulle scuole, già obiettivo fondamentale della nostra società che, attraverso diverse iniziative, ha posto l’impegno sociale e nel territorio al centro della campagna promozionale di tutto il Brand.

Quali benefici potrà portare questo progetto al movimento calcistico femminile nazionale e ligure?
Questo progetto è pensato per raggiungere bambine che devono ancora affacciarsi per la prima volta al mondo del calcio, motivo per cui l’attività ludica brandizzata può essere un valido strumento per abbattere ulteriormente quegli stereotipi, ormai fortunatamente obsoleti, che limitano la partecipazione delle bimbe alle scuole calcio e al movimento calcistico femminile in generale.

Mi parli brevemente del vostro settore giovanile femminile. Quali sono i traguardi raggiunti finora e cosa si può ancora fare per continuare a migliorare?
Per l’ACD Entella, scuola calcio affiliata VIRTUS Entella, il settore femminile è stata una novità assai gradita su cui la società ha deciso di puntare attraverso un progetto pluriennale di crescita. Il nostro principale obbiettivo è creare una realtà solida in grado di diventare portabandiera del movimento femminile del nostro territorio di competenza. La fretta, da sempre, è cattiva consigliera e per questo la società ha optato per un graduale sviluppo dal basso, garantendo ad una bimba che entra nella Grande Famiglia Entella la possibilità di crescere sino ad ambire ad un posto in prima squadra.

Nel vostro territorio, quali opportunità ha ad oggi una bambina che vorrebbe diventare una calciatrice?
I numeri, come da documento programmatico FIGC, sono in crescita e ritengo che la federazione ponga la giusta attenzione al movimento. Auspico che la collaborazione tra le società e la delegazione federale territorialmente competente permanga molto stretta poiché se gli obiettivi sono unitari, la direzione non può che essere la stessa. Senz’altro, è più facile per una bambina avvicinarsi al mondo del Calcio rispetto ad alcuni anni fa, tuttavia permangono limiti legati a pregiudizi da parte di alcune famiglie. A tal proposito, è fondamentale che le società sappiano abbattere ogni reticenza mediante un’adeguata programmazione, un’organizzazione efficiente e strutture idonee.

In quest’ottica, pensa che il progetto UEFA Playmakers Disney potrà far aumentare le possibilità di accesso al mondo del calcio femminile per le più piccole?
Il progetto UEFA Playmakers Disney, come detto in precedenza, è giovane, fresco e curato da persone estremamente qualificate anche da un punto di vista umano e relazionale. La strada è ancora lunga ed auspico per gli organizzatori che si possa arricchire sempre più. Da parte nostra troveranno collaborazione per questo obiettivo comune.

Dulcis in fundo, grazie a questa iniziativa e all’avvento del professionismo femminile, quanto varierà, secondo lei, la domanda e la partecipazione di nuove leve al vostro settore giovanile femminile?
La riforma dello sport inquadrerà le atlete come veri e propri asset per la società, iscrivendo il loro “valore” economico a bilancio, al pari dei colleghi maschi. Ciò a cui i club puntano, in realtà è che diventino soprattutto modelli capaci di ispirare, attrarre e dare speranza alle bambine. È infatti importante che ogni nuova leva possa sognare di indossare la divisa della nazionale. La mancata partecipazione al mondiale maschile ed invece la qualificazione delle ragazze, potrebbero essere un nuovo ed ulteriore trampolino di lancio sul modello del 2019, con la speranza di non avere altri bruschi stop come quello causato dalla pandemia, tragico evento che ha rallentato drasticamente l’interesse nei confronti del calcio femminile.

Anacaprese atipico, ho lasciato l’isola alla volta di Udine per seguire il corso di laurea triennale in Mediazione Culturale. Durante gli anni in Friuli ho avuto modo di conoscere ed amare la cultura slovena inizando a seguire la Slovenska Ženska Nogometna Liga. Laureato in Informazione ed Editoria presso l'Università di Genova, coltivo la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio femminile. Essendo stato, in passato, responsabile della rubrica sportiva presso LiguriaToday, ho avuto inoltre la fortuna di assistere dal vivo e raccontare gli incontri di alcune squadre della provincia di Genova. Nutro infine un forte interesse anche per gli eSports ed ho avuto modo di seguirne i match più importanti, intervistando alcuni dei suoi principali protagonisti.