Il Brescia Calcio Femminile sta sorprendendo tutti, visto che occupa la seconda posizione della Serie B ad un solo punto dal Como leader del campionato. Le Leonesse di Elio Garavaglia avrebbero dovuto affrontare domenica il Cesena nella dodicesima giornata ma, a causa del Covid-19, è stata rinviata; perciò, avranno un’altra settimana per prepararsi al rientro in campo. Abbiamo raggiunto coi nostri microfoni Veronique Brayda, centrocampista classe ’95 e capitana delle biancoblù, per fare il punto sulla situazione in casa BCF.

Veronique cos’è per te indossare la fascia di capitana del Brescia?
«È un motivo d’orgoglio, soprattutto per me che ho fatto la trafila con il Brescia, ma è anche una responsabilità. Sono molto legata alla società e rappresentarla sia dentro che fuori è una grande soddisfazione».

Avresti mai pensato di diventare una figura importante del Brescia?
«Assolutamente no».

Tu sei parte di due ere del Brescia: della presidenza Cesari e quella attuale di Gorno.
«Beppe ha fatto la storia del calcio femminile, e questo è sotto gli occhi di tutti, Clara è una qualcosa di straordinario, nel senso che ad oggi abbiamo la fortuna di avere un presidente che si prende cura di noi, è il nostro dodicesimo in campo».

Sono passate undici giornate e il Brescia occupa la seconda posizione: piazzamento giusto?
«Non me l’aspettavo, perché non davamo niente per scritto. La squadra è partita pe salvarsi il prima possibile. Abbiamo ancora tutto il campionato per scrivere altre pagine. Adesso viene il bello».

Come hai capito che questa squadra poteva giocarsela con tutte?
«Quando guardi negli occhi le tue compagne capisci la grandezza di questo gruppo, ognuna è parte fondamentale della squadra, dalla prima all’ultima, e quando le vedi che lottano su ogni pallone e ti seguono, penso che sia la cosa più bella che sia».

Il Covid-19 però è piombato pesantemente sulla Serie B: non a caso è stata rimandata la dodicesima giornata di campionato.
«Bisogna vedere quanto staremo farmi, adesso bisogna trovare la soluzione a questo Covid. Prima viene la salute delle persone, poi viene il resto».

Tornando al Brescia quali saranno gli aspetti che andranno migliorati in vista della ripresa del campionato?
«C’è sempre tanto da migliorare e da lavorare. Adesso stiamo andando bene, bisogna pedalare e vedere come andranno le cose».

Il Cortefranca, che tra l’altro è stata la tua ex squadra, sta facendo un buon campionato: secondo te può essere una mina vagante della cadetteria?
«Siccome conosco persone che ci giocano nel Cortefranca, penso che la squadra possa fare il suo campionato tranquillamente».

Come valuti questa Serie B dopo undici turni?
«Competitivo, quest’anno ancora di più. Te la giochi fino all’ultimo minuto e non c’è niente di scontato».

Quali sono le squadre che possono puntare alla Serie A?
«Il Como potrebbe essere una squadra che potrebbe salire in Serie A, però il campionato è ancora tutto da scrivere, perché è il campo che parla».

Quali sono i tuoi buoni propositi per il 2022?
«Sono una persona scaramantica, quindi non posso dirli. La cosa che mi viene da dire è che vorrei scrivere nuove pagine per questa società».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Veronique Brayda per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.