Uno dei volti nuovi in casa Sassari Torres è di sicuro quello di Victoria Zamba. Il difensore centrale cipriota è stato uno dei rinforzi del pacchetto arretrato allenato dal tecnico Salvatore Arca. La calciatrice classe 1995, con trascorsi tra Cipro e Inghilterra, ha esordito la scorsa settimana nel successo sul Filecchio per scendere in campo nuovamente questa domenica nella vittoria esterna contro la Vis Civitanova. Le  sarde,  capitanate da Maria Grazia Ladu, si stanno avvicinando alle zone alte del raggruppamento C di terza serie dove la concorrenza per il vertice sembra davvero agguerrita. Abbiamo raggiunto il nuovo innesto delle isolane, che in patria ha ottenuto svariati successi di club, per saggiare gli umori in casa Sassari Torres.

Victoria sei uno dei nuovi innesti della Sassari Torres. Cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
Penso che la Torres rappresenti una grande occasione per me. È un club con una grande storia e che oggi ha un progetto ambizioso per ritornare in alto. Sono felice di essere parte di tutto ciò, mi piacerebbe fare parte di qualcosa di importante con questa maglia”. 

Per voi successo tondo sul campo del Vis Civitanova. Che gara è stata quella di domenica?
“È stata una grande prova di squadra. Abbiamo segnato sette gol con sei giocatrici diverse, questo dimostra quanto abbiamo fatto bene. L’approccio alla gara è stato quello giusto, abbiamo pressato fin dal primo secondo trovando il gol abbastanza presto. Quattro minuti dopo è arrivato il raddoppio. Le reti di Adriana Gomes  e Jelena  Marenic ci hanno dato lo slancio giusto per portare a casa i tre punti”.

In questo tuo breve periodo che valori hai riscontrato nel girone C di terza serie?
“Sto iniziando a conoscere questo campionato. Fin da subito ho capito che non ci sono avversari facili. Dobbiamo essere noi, con le nostre prestazioni, a far si che le partite sembrino semplici”.

Siete al terzo risultato utile consecutivo. Come sono state le gare con Arezzo e Filecchio? Soddisfatte dei 4 punti ottenuti?
Non avendo visto l’Arezzo di persona, non mi sento in grado di esprimere un giudizio sul loro conto. Ho giocato contro il Filecchio, debuttare con una vittoria è stato molto positivo per me. Anche la squadra ne aveva bisogno, penso si sia visto nel corso dei novanta minuti. Abbiamo dato tutto quello che avevamo e abbiamo portato a casa una gara fondamentale”.

Siete un ottimo organico che ha perso qualche punticino dalla vetta. Tenete aperte le porte ad una possibile corsa alla Serie B?
“È vero, non siamo partite con il piede giusto, ma il percorso è ancora lungo. A ogni livello e in tutte le annate ci sono risultati inaspettati, quindi penso di poter dire che, si, abbiamo le possibilità di rientrare in corsa. Per farlo, dovremo giocare come sappiamo, senza fare tabelle. Bisogna scendere in campo per fare tre punti alla volta. È questa l’unica via per puntare in alto”.

Per te ora la convocazione con il Cipro. Che effetto ti fa vestire quella maglia? Che partite ci saranno per voi?
“La chiamata della Nazionale è sempre un onore. Ogni volta che arriva il momento di indossare quella maglia sono sempre molto felice e orgogliosa. Giocheremo due partite difficili contro Scozia e Finlandia. Per noi saranno le ultime nel primo turno delle qualificazioni europee. Siamo in crescita, giocare contro squadre più esperte di noi non ci deve spaventare, siamo pronte a dare tutto per provare a portare a casa il miglior risultato possibile”.

Per le tue compagne, invece, gara interna con la Reggiana che gara ti aspetti?
“Non giocherò contro Cella proprio per l’impegno con la Nazionale. Sono certa che la squadra continuerà a lavorare sodo con l’obiettivo di trovare un’altra importante vittoria. Guarderò la partita da Cipro, non sarò lì con il corpo ma le mie compagne sanno che, per quanto possibile, le sosterrò, anche se da lontano”.

Che differenze hai notato tra il calcio italiano e quello cipriota?
In Italia ci sono tante squadre e diverse categorie. A Cipro esiste un solo campionato di Prima divisione con sette partecipanti. Oltre a questo, qua esistono i settori giovanili e le ragazze hanno la possibilità di giocare e imparare già da piccole. Ho trovato in Italia un calcio molto competitivo e con un alto livello di fisicità“.