Photo Credit: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Durante l’11° giornata del campionato di Serie A è andata in scena Fiorentina-Milan, partita terminata con il punteggio di 2-2. Il match, giocato al Viola Park di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, ha visto un primo tempo dominato dalla formazione di casa con la rete di Madelen Janogy e l’autogol di Evelyn Ijeh e una seconda frazione in cui le ospiti hanno risposto con le subentrate Giorgia Arrigoni e Nikola Karczewska, che ha trovato l’equilibrio all’84°.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital possiamo notare come il pareggio sia stato il risultato corretto, dato che l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è pari a 49 contro 51, considerando anche che le due avversarie si siano spartite il dominio delle due metà di gioco: la prima in favore delle toscane e la seconda in favore del Diavolo.

Se andiamo ad osservare altri dati possiamo evidenziare come le ragazze di Suzanne Bakker abbiano avuto un possesso palla leggermente maggiore (45% a 55%), ma anche un baricentro, pressing e supremazia territoriale più alta (50,3 mt a 60,1 mt; 42 mt a 54,1 mt; 31% a 69%) rispetto alla Fiorentina, tutto ciò anche nei primi 45 minuti. Questo non ci deve far pensare che le rossonere abbiano comandato il gioco anche prima dell’intervallo, per due motivazioni: la formazione di Sebastian De La Fuente aveva moltissimi spazi per effettuare continui contropiedi e le grandi occasioni sono state rispettivamente 5 contro 0, statistica che sottolinea la netta superiorità della Viola.

Nel primo tempo, le toscane sono scese in campo con un 4-3-1-2 che si trasformava in una sorta di 4-1-4-1 molto spostato verso destra: Stephanie Braitner ha mantenuto il suo ruolo di vertice basso mentre Emma Severini da mezzala è diventata una specie di esterno di sinistra, nonostante la sua posizione rimanesse comunque molto centrale, con Emma Snerle e Agnese Bonfantini che scendevano molto fino a ritrovarsi sulla linea di centrocampo, la numero 18 come interno di sinistra e la numero 4 come esterno di destra. L’unico riferimento offensivo centrale rimaneva Janogy. Anche nella seconda metà la Fiorentina era schierata con un 4-3-1-2 che però non si modificava in fase di costruzione o in fase offensiva, l’unica caratteristica che è da evidenziare è il fatto che i due centrali, Maria Filangeri e Alice Tortelli, erano molto larghi e vicino ai due terzini.
Spicca all’occhio il fatto che una delle zone con più densità, per tutta la partita, sia stata l’area di rigore di Cecilie Haustaker Fiskerstrand: non è un caso che lei sia stata la prima per passaggi riusciti (40); oltre a ciò è stata protagonista anche per un rigore parato a Karczewska che, però, non è servito a nulla perché poi la numero 10 ha ribadito in rete per il 2-2 definitivo. Dopo l’intervallo era molto densa la parte bassa dell’out di sinistra, quello sorvegliato da Kaja Erzen e Tortelli, a cause delle numerose sgasate di Monica Renzotti, una delle quali ha avuto come conseguenza il calcio di rigore che ha poi portato al 2-2 milanista.

Durante i primi 45 minuti, le ragazze di Bakker erano schierate con un 4-3-3 che, come la maggior parte delle volte, vedeva i due terzini, Emma Koivisto e Angelica Soffia, affiancare la linea dei centrocampisti, quindi con una posizione molto alta. Questo ha portato le meneghine a soffrire molto le numerose ripartenze fiorentine che tra il 9° e il 13° sembravano aver già potuto chiudere i conti, oltre alle tante altre occasioni. La zona più densa è quella di Soffia che è infatti stata la prima per passaggi riusciti (54), palle giocate (77) e giocate utili (14): la classe 2000 è stata dunque la principale protagonista della partita rossonera, non solo per questi dati, ma anche per un salvifico intervento allo scadere che ha mantenuto il parziale in equilibrio.
Nella seconda frazione, il Milan ha mantenuto lo stesso modulo di partenza con Soffia e Koivisto sempre alte e, questa volta, anche con Ijeh che, come accade spesso, ha mantenuto una posizione molto più offensiva andando praticamente ad affiancare la punta centrale Nadia Nadim, alla ricerca dei gol della rimonta, realmente solo uno dato che il 2-1 di Arrigoni è arrivato pochi secondi dopo la ripartenza. La fascia destra è stata la zona con più alta densità grazie, come abbiamo già detto, alle continue discese di Renzotti; ma è assolutamente da sottolineare che anche tutte le altre zone offensive milaniste siano state molto dense e questo grazie allo stile di gioco delle lombarde che, come vedremo dopo, oscillava molto da sinistra a destra.

Entrambe le compagini hanno utilizzato il gioco dal basso per tentare di scardinare le difese avversarie, con un dato che è rimasto essenzialmente equilibrato per tutti i 90 minuti: 88,6% contro 88%.

L’impostazione del gioco della Fiorentina partiva direttamente dal portiere viola che si appoggiava solitamente su Emma Skou Farge, Filangeri e Tortelli; la manovra proseguiva poi spesso sulla destra verso la mezzala, Sofie Bredgaard Bruun, che andava poi a verticalizzare. Come abbiamo già visto, Haustaker Fiskerstrand è stata la prima per passaggi riusciti mentre la seconda per precisione (74%), dietro alla sola Lucia Pastrenge (77%) che ha completato 10 passaggi nei 25 minuti più recupero che ha avuto a disposizione. L’asse più attivo è stato quello da Filangeri a Haustaker Fiskerstrand con 13 passaggi mentre la giocatrice ad averne ricevuti di più è stata Severini (31) a evidenziare la sua importanza nelle manovre offensive delle padrone di casa. È assolutamente da sottolineare la prestazione della numero 85 classe 2000 che è stata la prima per palle giocate (60) e per palle recuperate (27), mentre la seconda per passaggi riusciti (39). Anche Skou Faerge è stata molto attiva, essendo stata la prima per giocate utili (11) e la seconda per palle giocate (55).

Le azioni d’attacco del Milan si suddividevano soprattutto tra le due fasce: sulla sinistra, l’asse Soffia – Chantè Dompig è stato il più attivo con 16 passaggi completati, mentre sulla destra sono state molte le triangolazioni tra il terzino, Koivisto, la mezzala, Ijeh, e l’ala, Renzotti. Oltre a ciò, molto spesso il Diavolo faceva girare palla passando da destra a sinistra, e viceversa, sfruttando la capacità di palleggio delle proprie centrocampiste e cercando di aprire dei varchi nella difesa avversaria: come abbiamo visto, questo ha portato ad un netto aumento della densità di gioco nella trequarti toscana. E’ già stato detto precedentemente che Soffia è stata la prima per passaggi riusciti ma nella precisione è solo la quarta (70%), la prima è stata infatti Allyson Swaby che ha concluso con l’86% di precisione, subentrando al 46° al posto di Nadine Sorelli. Ijeh è stata la giocatrice ad aver ricevuto più passaggi (50) confermando la sua centralità nel gioco meneghino, nonostante lo sfortunato autogol che aveva permesso alla formazione di De La Fuente di raddoppiare. Oltre all’enorme partita di Soffia, va evidenziata anche la prestazione di Julie Piga che è stata la prima per palle recuperate (25) e la seconda per giocate utili (13).

Anche per quanto riguarda le conclusioni c’è stato abbastanza equilibrio tra le due compagini. La Fiorentina ha tirato 11 volte, di cui solo 3 in porta; considerando che 9 volte su 11 ha calciato da dentro l’area di rigore, la Viola ha peccato di imprecisione, anche notando il numero elevatissimo di grandi occasioni (9) che certamente lascia un grande amaro in bocca. Janogy e Severini sono state le due ad aver cercato più volte la gloria personale: 3 tentativi a testa che hanno portato la numero 9 classe 1995 a gonfiare la rete, mentre la compagna di squadra è rimasta a secco.
Il Milan ha invece tirato 13 volte, di cui 5 in porta. 7 conclusioni delle rossonere sono arrivate da dentro l’area, tra cui un calcio di rigore sbagliato da Karczewska che ha però segnato sulla ribattuta; considerati questi dati si può sottolineare il fatto che le ragazze di Bakker siano riuscite a sfruttare meglio le proprie occasioni, anche perché le meneghine non segnavano più di un gol in campionato dal 29 settembre, nel 2-1 alla Lazio, ed è solo la terza volta che accade in stagione. Ancora una volta è stata Ijeh ad aver effettuato più tentativi: la mezzala offensiva ha cercato il gol 3 volte, senza trovarlo, gonfiando, invece, per sua sfortuna, la rete amica. A 2 tentativi si fermano Arrigoni e Karczewska che hanno invece fissato il punteggio sul 2-2, a differenza di Dompig e Nadim che non hanno trovato la gioia personale, con la punta centrale classe 1988 ferma ancora a 0 firme.

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.