Ultima avversaria della nostra Nazionale nel girone eliminatorio sarà la Svezia, guidata da Pia Sundhage, 5° nazionale come ranking UEFA in Europa e dotata di un potenziale d’attacco importante e pericoloso. Squadra con grandi doti fisiche e di velocità, predilige un gioco sulle fasce utilizzando costruzioni rapide e recuperi aggressivi. Arrivano alla finalizzazione con azioni manovrate veloci, costruite dal basso e con l’utilizzo delle fasce laterali per lo sviluppo. La prevalenza di tiri avviene dalla zona centrale dell’area di rigore, zona nella quale convergono sia i traversoni dalle fasce che le catene di passaggi centrali.


In fase difensiva subiscono maggiormente le offensive avversarie per vie centrali sia per quanti riguarda le azioni manovrate che su calci piazzati. Spingono infatti l’avversario a giocare sulle fasce dove sono più abili nelle azioni difensive e nei recuperi palla.


ANALIZZIAMO NEL DETTAGLIO LE FASI DI GIOCO DELLA NAZIONALE SVEDESE:
ATTACCO
In fase d’attacco al Svezia avvia la costruzione dalla linea difensiva cercando lo sviluppo rapido sulle fasce. Sfruttano l’avanzata dei terzini e il supporto delle centrocampiste esterne con triangolazioni e catene laterali utilizzando anche l’appoggio delle attaccanti. Quest’ultime o si abbassano per offrire soluzioni di triangolazioni, oppure si allargano lateralmente in profondità aprendo spazi per gli inserimenti delle centrocampiste centralmente. Si affidano molto alla propria velocità e fisicità per superare le linee difensive avversarie e giungere alla conclusione centralmente, anche utilizzando cross e traversoni dal fondo. Lo sviluppo effettuato dalle terzine lascia libere le centrocampiste esterne di avanzare molto fin quasi alla linea d’attacco, portando a volte la linea offensiva a 3 o addirittura a 4. Questo perché le centrocampiste centrali e le terzine avanzate creano una linea di supporto in caso di transizione difensiva.

DIFESA
La Nazionale svedese imposta la difesa con tre linee dove la prima, composta dalle 2 attaccanti, porta pressione alla costruzione avversaria rallentandone l’azione. La linea a 4 di centrocampo effettua un forte pressing non appena il gioco avversario avanza e utilizzano molta fisicità per recuperare il possesso. La linea difensiva si dispone a zona andando a marcare stretto l’uomo nelle proprie competenze.

Il sistema di difesa svedese porta spesso l’avversario ad attaccare sulle fasce, zona nella quale la Svezia predilige difendere e nella quale portano raddoppi di marcatura avvicinando molto le linee di difesa e centrocampo. Quando l’avversario giunge vicino all’area di rigore la difesa si stringe verso la porta, portano il terzino opposto all’azione all’interno dell’area e raddoppiano la marcatura sul portatore con il supporto delle centrocampiste esterne.

TRANSIZIONI
In fase di transizione offensiva la Svezia punta alla verticalizzazione con passaggi in profondità veloci e immediati, ricercando i movimenti delle attaccanti, principalmente delle esterne che si allargano creando spazi interni per gli inserimenti. In fase di transizione difensiva attuano un pressing molto forte e fisico cercando la riconquista rapida della palla. Come si evince dalle statistiche dei recuperi (fonte InStat), ottengono il possesso nella zona di centrocampo bloccando con grande densità l’avanzata avversaria.

Un’altra importante sfida per la nostra Nazionale dopo quella contro la Germania. Dovranno sfruttare la tecnica in possesso alle nostre ragazze per trovare spazi di gioco nella difesa svedese, specie nella zona centrale che è la più vulnerabile con palla a terra; cercare di non farsi ingabbiare dai raddoppi sulle fasce laterali e non subire la fisicità delle giocatrici svedesi. In difesa sarà importante bloccare gli smarcamenti preventivi delle attaccanti, così da rendere vane le ripartenze veloci e profonde, bloccando le soluzioni in verticale dello sviluppo svedese.