Seconda avversaria nel girone eliminatorio dell’UEFA Women EURO 2017 sarà la Germania di Steffi Jones. Migliore squadra europea come ranking UEFA e seconda nel ranking mondiale della FIFA dopo gli USA. Indubbiamente una delle Nazionali più complete e pericolose a livello femminile con un ottimo metodo di gioco che si basa sul gioco posizionale come vedremo meglio in seguito nel dettaglio delle fasi di gioco. Analizzando le statistiche della Nazionale tedesca vediamo una ripartizione degli attacchi quasi equa tra le zone d’attacco con una leggera predilezione per la fascia sinistra, sulla quale l’esterno di centrocampo tende molto a spingersi in avanti e supportare l’attacco.

Gli attacchi vengono portati prevalentemente con azioni costruite dal basso, mentre portano poche volte al gol azioni sviluppate in contropiede e in velocità.

In difesa ugualmente riescono a fronteggiare gli attacchi avversari in egual misura sulle fasce come dal centro. La debolezza maggiore la possiamo identificare sui calci piazzati provenienti da destra, sui quali subiscono in percentuale maggiori gol.

La Germania possiede un’ottima struttura difensiva con percentuali di recupero palla sempre alte come efficacia sia delle difensori che delle centrocampiste. Quest’ultime hanno all’attivo sempre tenti palloni recuperati poiché nel sistema di gioco tedesco è in questa zona del campo che viene attuato il maggior pressing volto al recupero palla. La linea difensiva è guidata dalle due centrali Petere e Henning, affiancate dalle terzine (Kerschowski e Blasse) che si abbassano e spingono in avanti secondo lo svolgimento del gioco.

Nel reparto offensivo hanno giocatrici importanti per tecnica e numeri dove spicca su tutte Maroszan che ricopre il ruolo di regista della squadra e di rifinitrice delle azioni offensive. Ha una media di 4.4 passaggio chiave per partita con una percentuale di efficacia del 58% e un’ottima media tiro (3 per partita). Nella linea d’attacco troviamo giocatrici del calibro di Mittang, Popp, Islacker e Petermann completate dall’avanzata frequente delle esterne di centrocampo che hanno una forte propensione all’attacco (Maier, Dabritz, Bremen, Demann). Tutte giocatrici molto forte che figurano sempre tra le migliori giocatrici d’Europa.


Analizziamo nel dettaglio le fasi di gioco cercando di capire il generale il sistema di gioco della Nazionale più forte d’Europa.

DIFESA
In fase difensiva si posizionano su tre linee con la prima formata dalle due attaccanti che portano pressione sulla costruzione avversaria cercando di spostare il gioco verso l’esterno. La linea di centrocampo si muove compatta avvicinandosi alla linea di pressione quando l’azione avversaria è in fase di costruzione. In questo modo riescono a portare pressing con forte densità al momento dell’avanzamento avversario sulla metà campo e raddoppiano la marcatura sulle fasce esterne con il supporto delle attaccanti.
Quando l’avversario supera il pressing a centrocampo e si spinge verso l’area di rigore assistiamo al gioco posizionale attuato in difesa principalmente sulle fasce laterali. In fatti vediamo che la terzina sale a pressare la diretta avversaria che sopraggiunge, alle sue spalle la centrale difensiva si allarga per coprire la zona laterale rimasta scoperta e centralmente una mediana si abbassa a riformare la linea difensiva a 4.
In questo modo mantengono sempre la linea difensiva equilibrata ed offrono una copertura al marcatore che esce in pressing permettendole di attaccare l’avversario in tranquillità. Inoltre la vicinanza delle linee di difesa e centrocampo necessaria per la movimentazione delle giocatrici, crea anche una grande densità nella zona di gioco riducendo gli spazi all’avversario e limitandone le giocate.

ATTACCO
La fase di costruzione offensiva viene avviata dalla portiere o dalle centrali difensive con una rete di passaggi tra di loro e con una mediana che si abbassa. Così facendo permettono alle terzine di avanzare fin anche alla linea di centrocampo in modo da servirle ed avviare lo sviluppo sulle fasce. Centralmente si dispone la regista della squadra per creare soluzioni offensive su tutti i fronti, mentre le esterne di centrocampo (in special modo l’esterna destra) avanzano spingendosi quasi sulla linea d’attacco.
Questo permette ad una delle attaccanti di abbassarsi nella zona di rifinitura creando una linea d’attacco a 3 con una rifinitrice aggiunta alle loro spalle che supporta la regia della squadra. Così facendo le esterne possono stringersi ed attaccare l’area in funzione di attaccanti vere, oppure cercare il fondo come ali per cross in area di rigore.

TRANSIZIONI
In transizioni difensive, con azione alta nella zona d’attacco, ricercano una grande densità intorno al portatore avversario e puntano ad un recupero veloce del pallone. In caso di transizione difensiva avviata già in zona di difesa (perdita palla in costruzione), sono le centrocampiste ad attaccare in pressing le portatrici mentre la linea difensiva si schiera velocemente.

In transizione offensiva ricercano centralmente le proprie registe cercando comunque un’azione manovrata e costruita secondo il sistema di gioco sviluppato in fase offensiva. Grazie all’abilità nel possesso palla e nel dribbling attendono l’avanzata delle esterne di centrocampo così da formare la linea d’attacco e trasformare la transizione offensiva in una vera azione d’attacco.

Sicuramente sarà una partita impegnativa per la nostra Nazionale. L’Italia può indubbiamente giocare le sue carte: cercando di limitare l’azione delle registe centrali (specialmente di Maroszan) e sapendo la loro predilezione per lo sviluppo sulla fascia destra. Il consiglio potrebbe essere quello di attaccare con 3 attaccanti cercando di mantenere sempre una pressione sulla linea difensiva tedesca, costringendo le mediane ad abbassarsi molto limitandone così l’efficacia offensiva. In difesa dovrebbe cercare di non subire le azioni manovrate tedesche e portare fin dalla prima linea pressing sul portatore e marcature, così da limitarne le soluzioni offensive.