Gli Stati Uniti conquistano la quarta coppa del mondo di calcio femminile (la seconda cosecutiva) vincendo la finale 2 a 0 contro l’Olanda (campionesse d’Europa in carica)

Le ragazze a stelle e strisce giocando una partita perfetta sul piano tecnico tattico, fisico e mentale non hanno lasciato scampo alla formazione europea che solo nel primo tempo è riuscita a contenere a fatica e con 4 parate determinanti di Sari Van Veenendaal, gli attacchi statunitensi.

Da segnalare a livello tattico, la disposizione in campo olandese che rispetto alle ultime partite, sposta al centro dell’attacco Lineeth Beerensteyn e in centrocampo Vivianne Viedema (che si troverà per tutta la partita distante dalla porta)

Il match è caratterizzato da un ottimo pressing delle ragazze statunitensi che con continui tagli e palle  filtranti si presentano pericolosamente in area avversaria concedendo solo una volta nel primo tempo alle olandesi, una occasione non sfruttata da Lineth Beerensteyn (passaggio troppo lungo).

Nel secondo tempo ingenuità di Stefanie Van Der Gragt che al 61°concede il rigore realizzato da Rapinoe per il momentaneo 1 a 0. Da qui in poi,solo giocate a stelle e strisce (con il bel raddoppio al 68°di Rose Lavelle). Al 5° vediamo un situazione tattica del match: sulla costruzione dal basso le due attaccanti statunitensi si posizionano in ampiezza riuscendo ad allargare le “ maglie avversarie” ( il marcatore è molto distante da Tobin Heath che “lavora” bene anche con la linea del fuorigioco) concedendo molto spazio per una giocata in profondità.
Al 25° ottimo filtrante per Lineet Beerensteyn (solo un po’ lungo) ed è l’unico momento della partita che gli Usa hanno rischiato qualcosa con il punteggio sullo 0 a 0.
Alcune situazioni da calcio d’angolo statunitense: ho annotato che i corner battuti dalla destra del portiere sono stati calciati tutti sul primo palo (con evidente schema preparato per liberare una giocatrice) mentre quelli battuti da sinistra sul secondo palo. Al 23° Kelly O’Hara è abile a smarcarsi in area, sfruttando il movimento sul primo palo delle compagne.Al 32° blocco sui difendenti per liberare 2 giocatrici sul primo palo (e una non marcata al limite dell’area).
Con questo sistema di marcatura mista in area olandese, le ragazze americane sono riuscite più  volte a trovare il modo di liberare sul primo palo (e non solo) una loro giocatrice. Da vedere al 42° la marcatura a zona (con solo due giocatrici a uomo) della squadra statunitense.
Al 60° l’ ingeniutà di Stefanie Van Der Gragt che in area guarda solo la palla, colpendo
Alex Morgan che la anticipa, causando il calcio di rigore.
61° rigore di Rapinoe (da allenatore dico che è battuto male).
2 occasioni clamorose a tu per tu con il portiere (ma ce ne sono state altre).
Al 69° segnalo il cambio tra  Lieke Martens (brutta la sua prova) con Jill Roord. Al 73° Un po di confusione tattatica: Vivianne Viedema non puo essere lei a crossare per le compagne.
La vittoria statunitense (con molte occasioni da rete) in questa partita non è mai stata in discussione. Mi sarei aspettato una squadra olandese più combattiva e con un approccio mentale diverso, invece anche alcuni dati statistici (tiri in porta 10 a 1, calci d’angolo 8 a 1) dimostrano che l’incontro e stato decisamente a senso unico.

Complimenti alle Campionesse del Mondo!

Un saluto a tutti i lettori e ci ritroveremo per i prossimi appuntamenti calcistici, delle nostre spendide Ragazze Azzurre!!