La Roma porta a casa a fatica questa vittoria dimostrando di essere una ottima squadra a livello tecnico- tattico, ma di non riuscire a chiudere (almeno oggi) una gara dominata per lunghi tratti. Dieci minuti di sostanziale equilibrio e poi le capitoline prendono in mano il pallino del gioco creando molte occasioni da gol (non concretizzate) e dando così la possibilità ad un Sassuolo coriaceo e molto determinato, prima di rientrare in partita al 68° (brutto l’errore su calcio d’angolo del portiere giallorosso) e poi di sfiorare il pareggio (anche un rigore fallito) in più di una occasione.

La prima cosa che analizzo in una partita, sono gli errori tecnici non provocati (quindi la qualità tecnica del singolo in partita) e nel primo tempo la Roma ne ha fatti alcuni grossolani soprattutto nella costruzione dal basso.
in questo caso l’errore è sia del difensore della Roma che del numero 2 del Sassuolo che è
si brava nell’intercetto ma non riesce a servire in profondità il proprio attaccante che si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere avversario

costruzione dal basso con Manuela Giugliano che si abbassa molto a prendere la palla (non sono riuscito a vedere 2 giocatrici davanti alla difesa come letto in fase di presentazione del match).


TEAM STUDIO SASSUOLO: CALCIO D’ANGOLO (DIFENSIVO)

vediamo la disposizione tattica difensiva (a zona) su calcio d’angolo
tutte le 11 giocatrici eccetto una sono all’interno dell’area piccola (schema ripetuto per tutta la gara)


TEAM STUDIO ROMA: CALCIO D’ANGOLO (OFFENSIVO)
In tutti gli schemi c’è sempre una giocatrice che accorcia verso la bandierina,
è il battitore che decide se fare lo scambio o calciare direttamente in area

si gioca un 3 contro 2 (schema non riuscito)

la palla esce a fondo campo

Grande gesto tecnico di Manuela Giugliano che con un gran lancio mette la compagna Lindsey Thomas davanti al portiere avversario (gol mancato)

questo è un brutto errore del portiere neroverde (il pallone va spinto lateralmente)

Fino al 68° (prima del gol del Sassuolo) la Roma avrebbe meritato anche un un punteggio più ampio (splendide le giocate in velocità) ma è mancata la concretezza in zona gol specialmente nel finale quando l’avversario le ha concesso molte volte la ripartenza in superiorità numerica (forse è subentrata anche una stanchezza fisica e mentale). Le partite però finiscono al 90° e se le emiliane al 71° avessero segnato il penalty portando il risultato sul 2 a 2, probabilmente non avrebbero “rubato” nulla perché hanno sopperito un’ inferiorità tecnica con una maggior determinazione (soprattutto dopo l’ingresso in campo di Daniela Sabatino) mostrando grande voglia di recuperare il risultato.