Adele Bortolato ha sempre amato questo sport. Dalle prime partite da giovanissima fino ai grandi campi di Serie B, ha cambiato ruoli e compagne di avventura senza mai mettere in discussione la sua passione. A Perugia sta bene, pensa a vincere con la squadra, e nel frattempo continua a studiare per realizzare i suoi sogni.

Come hai scoperto il calcio e come hai poi deciso di ricoprire il tuo ruolo?
Ho iniziato più o meno a 15 anni, prima ho fatto atletica per 8/9 anni. Da piccola giocavo con i miei fratelli e i cugini, ma i miei genitori non mi avevano permesso di iniziare perché lo vedevano uno sport troppo da maschi. Poi mi sono intestardita e mi sono iscritta ad una squadra vicino a casa. Da lì è iniziato tutto. Ho esordito in attacco, in un secondo momento sono passata in centrocampo e infine, quando ero ancora al Venezia, in occasione di una partita il mister mi ha lanciata in difesa. L’allenatore è rimasto contento della mia prestazione e ha fatto di questa la mia posizione. A Perugia poi ho scoperto il ruolo da terzino che occupo tuttora”.

Questo è il tuo secondo anno a Perugia. Cosa ti ha dato questa squadra e questa società?
Come società Perugia è molto forte, ha tanti anni alle spalle e si vedono tutti nell’impegno che ci mettono per far star bene a noi ragazze. Siamo una squadra molto giovane quest’anno, io sono classe ’99 e sono una delle più vecchie. Siamo molto unite, ci aiutiamo sempre. Quando c’è coesione si vede in partita, si è notata la differenza anche con il Como”.

Quali sono i tuoi momenti top e flop della stagione?
Il mio momento top è stato quando abbiamo iniziato ad allenarci di nuovo dopo il lungo stop a causa del Covid, ci siamo riprese subito e abbiamo fatto bene. Il flop invece a inizio stagione: c’erano forti dubbi sulle sorti del campionato. Questa insicurezza l’ho accusata molto”.

Purtroppo, nella gara con il Pomigliano avete rimediato una brutta sconfitta. Cosa pensi sia mancato alla squadra? C’è invece qualcosa che salvi?
Quello in cui abbiamo peccato è stato il non essere scese in campo con la concentrazione giusta. Con queste squadre non si può fare nessun errore, appena lasci loro dello spazio subisci subito goal, non ti perdonano niente. Nel secondo tempo sapevamo che non avevamo nulla da perdere, siamo entrate più convinte, ci siamo concentrate e abbiamo segnato anche due goal. La mentalità fa la differenza”.

Nel tuo futuro vedi solo il calcio o hai altri progetti?
Sto studiando, sono al primo anno di Scienze Motorie. Nel futuro mi piacerebbe lavorare in ambito sportivo, non tanto come allenatrice ma come preparatore atletico. Poi, mai dire mai”.

Credit Photo: Perugia Calcio Femminile