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Il Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze), lo stupendo impianto che ha ospitato le final four del campionato Primavera 1, si è colorato delle tinte… bianconere! È infatti andato alla Juventus, lo scudetto under 19 della stagione 2024-2025. La Società juventina spezza così un tabù che l’aveva vista perdere ben cinque finali (nel 2018 contro la Pink Bari e dal 2020 al 2023 con la Roma). L’Inter, invece, si deve accontentare di aver rivissuto una finale di categoria, dopo quella vincente (contro la compagine giallorossa) del 2019.

Entrambe le contendenti sono approdate alla finale, in virtù della loro miglior posizione nella regular season (si sono classificate ai primi due posti) e dopo i pareggi a reti bianche delle due semifinali, contro Sassuolo e Roma. I due mister, gli omonimi Bruzzano e Mandelli (entrambi Marco, di nome), hanno optato per pochissimi cambiamenti nell’undici iniziale, con il bianconero che ha inserito Greta Bellagente, in luogo di Giorgia Bianchi, ed il nerazzurro che ha scelto Martina Viviani al centro dell’attacco, al posto di Lucrezia Sasso, accomodatasi in panchina. Ovviamente, fra le fila interista manca anche Martina Bressan, espulsa per doppia ammonizione nel corso della semifinale e sostituita, domenica come oggi, da Giorgia Beduschi.

Sin dal calcio d’inizio, battuto dalla Juventus, si capisce che si tratterà di una partita molto tattica. Difatti, la prima parte di match (una parte molto ampia) risulta principalmente di studio, con l’Inter che concede l’impostazione all’avversaria, per poi chiudere repentinamente nella propria metà campo. Il ritmo di gioco è comunque molto alto, caratterizzato da tanto pressing ed anche da perfette marcature preventive. La prima occasione, se così si può definire, è una punizione della juventina Zamboni, che chiama il portiere avversario ad una presa in due tempi, ma in posizione centrale rispetto alla porta (16’).

Le occasioni vere e proprie continuano a mancare e si registra solamente un tiro alto della bianconera Piermarini (32’), dopo una ribattuta corta di Verrini, che sorvola però la traversa. L’Inter, sembra ‘accendersi’ negli ultimi dieci minuti, quando Romanelli ha ben tre occasioni per sbloccare il risultato: al 36’ gira alto un suggerimento dalla destra di Giudici, mentre un minuto dopo, liberatasi dalla marcatura di Bertora, prima si vede ribattere il tiro da Mustafic e poi mette fuori la sua successiva conclusione. Il primo tempo si chiude così senza reti, com’era già successo alle due gare di semifinale.

Alla ripresa delle ostilità, la Juventus si presenta con Bianchi al posto di una Bellagente che non ha saputo offrire gli spunti concessi, domenica, nello spezzone di semifinale. Il filo conduttore del gioco sembra ricalcare la parte finale della prima frazione, con l’Inter maggiormente pericolosa ed una Juventus capace solo d’incrementare il possesso palla.

La svolta potrebbe arrivare al 52’ ed è proprio a favore delle nerazzurre, quando un traversone di Ciano, dalla destra interista, viene caparbiamente conteso da Romanelli a Cocino: la punta delle “biscette” si ritrova con la possibilità di calciare a rete da dentro l’area piccola, ma Mustafic è prontissima e come un falco piomba sul tiro, in uscita bassa, respingendolo. La squadra bianconera prova a replicare su calcio piazzato, ma il destro di Zamboni dai 20 metri non si abbassa e sorvola ampiamente la traversa.

Si arriva quindi all’ora di gioco, quando la Juventus passa abbastanza clamorosamente (in quanto tutte le occasioni migliori, sin a questo punto erano state delle sue avversarie) in vantaggio: Tosello si libera sulla fascia destra e crossa a centro area per Ferraresi, che viene anticipata da Beduschi, il cui colpo di testa finisce però sui piedi di Flis la quale, tutta sola, riesce di sinistro ad infilare l’incolpevole Robbioni.

Sbloccato il risultato, la formazione bianconera sembra come d’incanto ritrovare i meccanismi collaudati che le hanno fatto dominare la stagione regolare, mentre quella nerazzurra sembra di colpo accusare la stanchezza di quei 70’ giocati in inferiorità numerica, durante la semifinale. Le ragazze di Mandelli, sono però ben lungi dall’alzare bandiera bianca, ma la loro è più una reazione basata sui ‘nervi’ che non sulle dinamiche di gioco. Il mister prova anche a rimetterla sui binari della parità, inserendo prima la punta Sasso al posto del mediano Robino, quindi Bufano per una stanca Romanelli, ed è proprio la prima nominata che, al 78’, potrebbe riportare in equilibrio la sfida. Liberata in area da un ‘cioccolatino’ di assist fornito da Ciano, la giovane nerazzurra riesce ad anticipare l’uscita di Mustafic, ma la posizione angolata in cui si trova le permette soltanto di centrare la base del palo. L’occasione fa ritrovare energie insperate alla squadra in svantaggio ed al 84’ un rasoterra di Giudici sibila non distante da palo destro della porta bianconera.

Potrebbe sembrare tutto, ma invece nei minuti di recupero (quattro quelli decretati, sei quelli alla fine disputati a causa di alcune interruzioni) si riescono ancora a vivere due occasioni clamorose: la prima porta il difensore interista Beduschi, sugli sviluppi di un corner, ad impattare la sfera di testa, costringendo il portiere avversario ad una parata a fil di palo, poi quando il tempo è quasi scaduto, la subentrata Copelli (aveva sostituito la marcatrice Flis al 76’, mettendo in difficoltà la sbilanciata difesa interista, con le sue sgroppate) riesce a sprintare in piena area di rigore e viene atterrata dalla saltata Bufano: massima punizione ineccepibile, che Ferraresi trasforma con freddezza, spiazzando un’ancora una volta incolpevole Robbioni. Ed a questo punto, cromaticamente parlando, i colori bianconeri possono definirsi padroni del tempio viola e la festa scudetto può cominciare.

JUVENTUS – INTER 2-0

Arbitro: Anna Frazza di Schio (VI)

Assistenti: Gasparini di Macerata e Ciufoli di Albano Laziale (Roma)

IV ufficiale: Bianchi di Prato

Reti: 60’ Flis (J) e 90’+5 Ferraresi (J) su rig.

Recupero: 1’ e 6’

Angoli: 5 – 4

Ammoniti: Robino e Giudici (I), Zamboni e Bertero (J)

 

JUVENTUS: Mustafic, Tosello, Cocino, Termentini, Bertora, Gallo, Flis (76’Copelli), Piermarini (69’ Piccardi), Ferraresi, Zamboni (76’ Bertero), Bellagente (46’ Bianchi)

INTER: Robbioni, Consolini (84’ Petrillo), Compiani, Robino (66’Sasso), Verrini, Beduschi, Ciano, Giudici (84’ Cotugno), Viviani, Fadda, Romanelli (77’ Bufano)