Con il comunicato della Figc si chiude ufficialmente la storia della Res Roma. Per me si chiude un ciclo iniziato sette anni fa: premetto che per raccontare questi splendidi anni, e per rendere la giusta lode alle strepitose persone con cui ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare, ci vorrebbe un libro intero (e lo farò… promesso!) ma qui, in questo spazio, cercherò di esser breve e coinciso.

Sette anni fa la Res Roma la conoscevano in pochi e personalmente non avevo mai sentito parlare di Fabio Melillo finché un giorno Roberta Antignozzi, mia amica e all’epoca giocatrice della Res, non me ne ha parlato dicendomi “fareste la coppia perfetta”. Roberta è una persona intelligente ed esperta e le ho dato subito credito, incontrando Fabio: mi sono bastati pochi minuti per capire che il suo fuoco negli occhi avrebbe riscaldato il futuro di tutti noi.

Dopo un anno di collaborazione a distanza ho sentito che mi dovevo trasferire a Roma e ho detto a Fabio: “Vengo per raggiungere due obiettivi: serie A ed ingresso nella tua amatissima A.S.Roma”. Il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto dopo meno un anno: il 3 marzo del 2013 eravamo già in A! E ci siamo sempre rimasti nonostante risorse economiche sempre più limitate e problemi di ogni genere: più di una volta Fabio mi ha guardato e detto: “È dura… siamo messi male”. E io gli ho sempre risposto: “Ora tocca a te… i fuoriclasse risolvono le partite e tu lo sei!”. E lui lo ha fatto sempre!

Il suo più grande merito è quello di saper entrare nella testa degli altri: non c’è nulla da fare, alla fine ti prende e lo segui… E come noi dirigenti anche e soprattutto le ragazze… E poi legge le partite come nessuno e sa trovare il ruolo giusto a tutte… quando mi disse che avrebbe messo Labate come terzino (o Ciccotti in difesa) pensai che fosse pazzo… Ma ancora una volta aveva ragione lui!

Unico… e mitico!

E poi ci sono le ragazze! Altro che libro, qui ci vorrebbe un enciclopedia per parlare di loro… Tutte fantastiche, eccezionali, uniche, mitiche, bravissime… E se volete continuo! Ma meglio esser sintetici… Come si fa a parlare di Pipitone o Palombina in poche righe? E come posso mai descrivere il mio capitano? Lei è come Totti… signori scusate, scrivo libri ma non sono in grado di descrivere ai posteri due persone così… solo chi le vive può capire. Dio ha inventato loro due creando i più grandi capolavori, ma non ha dato a noi umani le parole per descriverli degnamente… È come quando osservi la bellezza dell’universo con un telescopio: come fai a descrivere la bellezza delle stelle? E Vanessa Nagni è la stella più brillante del firmamento!

In questi 7 anni grazie a Fabio Ilaria Claudia Stefano e Mauro ho vinto 8 Scudetti… 3 primavera e 5 salvezze impossibili che hanno il sapore di un tricolore… 7 anni che rivivrei mille volte… in compagnia di ogni ragazza che ha vestito la nostra maglia e di ogni loro genitore… perché se sei la Res sei contemporaneamente un club professionale ed una grande famiglia e anche i genitori diventano un perno fondamentale dell’ingranaggio.

Si lo so, ho detto tutto ma non ho detto nulla. Ma credetemi… questi 7 anni sono stati troppo belli per descriverli in poche righe…

Grazie a tutti e tutte!

ADDIO RES
BENVENUTA ROMA
Si chiude una porta… Si apre un portone …

Credit Photo: Res Roma Femminile