Alessandro Terzi, Direttore dello Sviluppo della divisione femminile del Sassuolo Calcio, ha parlato all’AGI commentando l’arrivo ufficiale del professionismo tra le donne: “È stato deliberato il nuovo quadro normativo, il regolamento del mondo del calcio, che ha richiesto un grande lavoro di adeguamento di oltre un centinaio di norme. Non si è trattato semplicemente di inserire il termine calciatrice accanto a calciatore, ma di creare un sistema che possa facilitare la crescita delle calciatrici di oggi e domani. Il professionismo per le donne nel calcio è stato già deliberato nel 2020. In piena pandemia e quando mancava ogni certezza sul futuro, le componenti del mondo del calcio hanno avuto questa visione di sviluppo di un settore fino ad allora completamente dilettantistico. Scelta coraggiosa, ma giusta. Una grande sfida, gli attori coinvolti hanno saputo trovare nuove strategie per lo sviluppo di questa parte del calcio“, spiega il dirigente delle neroverdi emiliane, impegnato a seguirne il percorso e la crescita dal 2016.

Prosegue Alessandro Terzi: “Se sul piano pratico le atlete si vedranno riconosciuti i giusti diritti legati al mondo del lavoro – ha spiegato –  la sfida più avvincente per i Club sarà creare l’ambiente congeniale allo sviluppo del professionismo. Soprattutto per le generazioni future. Insomma, ora tocca a noi! Il calcio potrà essere un esempio per altri sport se sapremo creare un movimento capace di essere molto attrattivo per il pubblico e di sostenersi autonomamente. Il primo passo sarà allargare il numero delle giovani praticanti e cercare il legame col territorio”.

Infine, i complimenti di Alessandro Terzi vanno alle atlete del Sassuolo Calcio, oggi quarte in classifica a 40 punti, pronte per affrontare le ultime due gare contro Juve e Inter ma che per questa stagione dovranno rinunciare al sogno europeo dopo il pareggio in casa contro il Napoli: “I risultati sportivi raggiunti dal Sassuolo in questi anni sono frutto del grande lavoro svolto dalle calciatrici e dallo staff. Anno dopo anno le soddisfazioni, sportive e non, sono state sempre di più. Quanto più ci ha soddisfatto – ha concluso – è vedere le nostre ragazze diventare atlete complete, giocando con sempre maggiore autorevolezza, conquistandosi il palcoscenico in Serie A e in Nazionale”.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti