Antonio Cincotta, allenatore della Fiorentina Women’s, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta delle sue ragazze contro il Chelsea il Womens Champions League.

“Davanti ad un risultato così rotondo credo sia giusto fare intanto i più sinceri complimenti ai nostri avversari. Le nostre ragazze, nonostante una situazione molto complicata ed un risultato molto proibitivo, hanno sempre cercato di proporre, abbiamo cercato sempre di giocare al calcio, senza catenacci o perdite di tempo, contro una squadra che ha giocato 60 minuti di una grandissima intensità, che hanno voluto chiudere la gara il prima possibile.

Rabbia ? Abbiamo subito un rigore molto dubbio oggi. Il patto con la squadra era di dare tutto, come se fossimo sempre stati 0-0, per quello non abbiamo mai mollato, anche dal punto di vista mentale. Almeno, anche in caso di risultato negativo, abbiamo imparato come comportarci, abbiamo cercato di imparare dai nostri errori. Mi sono molto arrabbiato per tre falli consecutivi su Mauro, e ho chiesto rispetto per le giocatrici viola.

Crollo dopo il primo gol del Chelsea? Questa è la nostra seconda esperienza in Champions League, ed una situazione così non l’avevamo mai vissuta. Quest’anno siamo molto orgogliosi di aver giocato a Londra contro una superpotenza, riuscendo a tenere la gara aperta dopo l’andata. Al ritorno purtroppo si è vista una netta differenza, sapendo che hai perso non per tecnica o tattica, ma per delle avversarie nettamente superiori.

Differenze tra Italia ed Inghilterra? A livello italiano, negli ultimi tre anni, grazie alla Fiorentina il movimento sta progredendo tanto. Purtroppo ancora ci confrontiamo contro realtà che sono molti anni avanti a noi. Il segno del tempo perso ancora si vede, ed in questi confronti si vede tutta la differenza.

Tifosi? Usciamo dalla Champions, però a testa altissima, come città sopratutto. A Londra c’erano 500 persone, a Firenze oggi c’erano 3000 persone. Sugli spalti abbiamo vinto come Firenze, volevamo regalare ai nostri tifosi una grande prestazione, o almeno un sorriso. Noi stiamo aprendo  la strada alle bimbe del calcio femminile di domani, che potrebbero un giorno confrontarsi alla pari con le migliori realtà d’ Europa.

Champions anno prossimo? I nostri dirigenti hanno voluto dare un plauso alle nostre ragazze, ci hanno caricato molto. Questa partita vale come quindici allenamenti minimo. Giocare contro campionesse di questo livello ci aiuterà tantissimo per arrivare in Europa alla fine della stagione.”