Photo Credit: Parma Calcio Femminile, Marco Montrone

Il 19 marzo sarà una data importante non solo per la squadra gialloblu ma per tutte quelle squadre che  cercheranno in questi mesi di salvarsi e non retrocedere: inizia la cosiddetta Poule Salvezza. Questa delicata fase di campionato si aprirà per il Parma con lo scontro in casa del Pomigliano e per approfondire questa tematica è stato chiamato l’allenatore Domenico Panico a Bar Sport(in onda su Tv Parma), intervistato dal giornalista Carlo Chiesa, il tecnico  crociato ha voluto fare il punto della situazione.

“Domenica parte la Poule Salvezza della Serie A Femminile, e noi ci dobbiamo salvare: questo lo avevo detto fin dal primo giorno che sono venuto. Abbiamo finito bene la regular season e sulla carta saremmo stati salvi, ma non conta nulla perché appunto ci attendono queste altre otto gare, quattro partite in casa ed altrettante fuori, e noi dobbiamo cercare di mantenere la nostra posizione, e – perché no? – cercare di salire un po’ di più, perché secondo me la squadra ha le qualità per farlo. Siamo pronte, veniamo da tre settimane di preparazione e domenica, finalmente, iniziamo… Noi abbiamo iniziato un percorso: abbiamo fatto bene le ultime gare e finire bene ci ha portato in una bella posizione, ossia nel bel mezzo. Domenica affronteremo una squadra che ci sta sopra, sotto ce ne stanno altre due, ma siamo divise da pochissimi punti: dall’ultima alla quint’ultima ci sono solo sette punti, e dunque facendo partite di andata e ritorno, anche l’ultima, che è la Sampdoria, ha la possibilità di salvarsi. E’ tutto molto aperto: noi siamo entrati bene in questo discorso, perché ricordo che a fine dicembre eravamo soli all’ultimo posto: abbiamo lavorato bene, la Società ha investito bene anche nel mercato invernale e la rosa è diventata ancor più competitiva, in più avevamo fuori tante calciatrici per infortunio che con il lavoro dello staff tecnico e medico siamo riusciti a recuperare. Adesso la rosa è al completo e possiamo giocare al meglio le nostre carte. La cosa principale era riuscire ad arrivare a questo momento con la giusta tranquillità e la consapevolezza di essere squadra. Il mio obiettivo più grande era riuscire ad entrare nella testa delle ragazze in un periodo particolarmente critico, farle stare su e piano piano ci siamo riusciti. Abbiamo perso molti punti negli ultimi minuti, nelle prime gare che abbiamo fatto insieme, ricordo, ad esempio, la partita con la Juventus che stavamo vincendo fino al 91′ e poi persa al 96′; a Sassuolo avevamo preso gol al 95′; con l’Inter eravamo sopra di due gol, ma poi ci hanno ripreso. Perché? Avevamo tante calciatrici fuori, poche ragazze da poter mettere dentro il campo. Quindi il percorso è stato molto difficile, ma era determinante riuscire ad arrivare a questo momento della stagione con la consapevolezza di essere una squadra forte. Noi ci giocheremo le nostre carte al meglio: da questo punto di vista sono tranquillo, perché anche negli scontri diretti che abbiamo disputato abbiamo sempre fatto valere tutte le nostre qualità. Abbiamo delle calciatrici forti che sanno che in un determinato momento dell’anno devono rispondere presente dal punto di vista del carattere, della mentalità, perché si lavorerà molto di testa: i punti saranno pesanti perché saranno tutti scontri diretti. L’importante sarà partire bene, perché poi il calendario, anche se si sa che bisogna affrontarle tutte, ma noi all’ultima giornata saremo fermi, quando, magari, i giochi già saranno fatti. Dunque, dobbiamo subito cercare di partire forte, cercando di raccogliere i punti per poi poter essere alla fine spettatori disinteressati…”

Il tecnico ha poi proseguito la riflessione soffermandosi sugli ultimi mesi appena trascorsi del campionato: “Gli scontri diretti nell’ultima parte della regular season ci instillano grande fiducia, anche perché dovevamo acquisire un po’ di credibilità, sia nei confronti della Società che ha fatto investimenti importanti, sia nei confronti del pubblico e del panorama femminile di tutto il Campionato, perché è vero che siamo al primo anno, ma è altrettanto vero che ci chiamiamo Parma: il Parma è una società storica e questo ha pesato molto nella testa delle ragazze, anche perché,  parecchie di loro non avevano mai giocato in un impianto così importante e magari venivano qui squadre più pronte dal punto di vista mentale, a comandare a casa nostra, poi ci siamo rimesse in moto, abbiamo lavorato bene ed ora la squadra è pronta sia mentalmente che fisicamente per far sì che questo finale di stagione sia consono agli investimenti fatti dalla proprietà e al blasone della Società che rappresentiamo.”

Panico ha concluso il suo intervento via Skype parlando delle partite che li aspettano: Noi abbiamo da affrontare adesso una squadra molto ostica: è l’unica delle quattro che non abbiamo ancora battuto, quindi sarà una partita difficile sul loro campo; poi, la seconda, sarà con il Sassuolo, quando il Campionato di Serie B sarà fermo, per cui spero che il pubblico ci sarà vicino, anche perché è un derby, per cui spero che la tifoseria possa rispondere presente. Devo dire la verità: nelle ultime partite, tipo con la Sampdoria, la tribuna era più gremita del solito, ed è anche bello venire al Tardini, non è un campo qualsiasi, per cui spero con tutto il cuore che il pubblico risponda presente, perché le ragazze sentono molto il calore dei tifosi, lo vogliono e quando c’è danno sempre quel qualcosa in più che a noi serve…”