Ricordando la gara di andata, il primo pensiero in casa Academy non poteva che essere quello di riscattare il pesante passivo di allora. Alla fine, però, il campo premierà ancora una volta l’Empoli, letale soprattutto nel primo tempo, quando costruisce il 4-1 che sarà poi anche il risultato finale. In casa Academy, l’emergenza di Firenze si stempera un po’, ma non più di tanto: Montalti, Musolino e Piazza sono tra le convocate, ma si accomodano in panchina. In campo, l’unico recupero è quello di Karin Muya, schierata alle spalle di Barbieri. Menin viene confermata terzino sinistro, mentre sulla destra fa il suo esordio da titolare Nika Babnik. In avvio le Titane cadono in un paio di disattenzioni dalle quali l’Empoli potrebbe subito trarre profitto. Al 4’ una leggerezza su giro palla dal basso costa un angolo. Sulla battuta, Baldini riesce a respingere, ma sulla palla arriva immediatamente Bellucci, che per fortuna delle Biancoazzurre spara a salve. Poco dopo, seconda sanguinosa palla persa in uscita: Glionna prova ad approfittarne con un mancino che sibila a fil di palo, facendo rabbrividire per la seconda volta Salvi e compagne.

La San Marino Academy a poco a poco prende fiducia e al 12’ si fa vedere in avanti con Muya, lanciata in profondità da Baldini dopo una bella trama. L’inglese va al cross dal fondo portando a casa un angolo. Sugli sviluppi dello stesso, Menin si trova in posizione ideale di sparo nel cuore dell’area piccola, ma il destro del capitano, deviato, sbatte sul viso di Giatras, che salva poco prima della linea di porta. Ma l’Empoli continua a suonare il suo collaudato spartito e al 18’ la sblocca su punizione indiretta: Glionna cerca nell’area piccola Polli che, smarcatissima, ha la possibilità anche di sbagliare il primo controllo, prima di tornare sulla palla e battere in spaccata Salvi. Passano sette minuti e l’Empoli raddoppia, sempre su piazzato. Batte ancora Glionna, che stavolta cerca direttamente la porta: Salvi respinge corto e sul pallone arriva per prima Cinotti, che non ha problemi ad insaccare. È un doppio colpo che crea un po’ di confusione tra le Titane, ora piuttosto in difficoltà sia nella gestione del pallone che nella sua riconquista.

La squadra di Alain Conte sprova a scuotersi al 27’, quando Rigaglia cerca a centro area Baldini, brava a prendere il tempo a Giatras ma non ben coordinata nel colpo di testa. Al 35’ arriva il gol che riaccende gli animi delle padrone di casa: gran lavoro di Muya, partita da metà campo e in grado di mettere Rigaglia in posizione di sparo; l’ala siciliana sceglie invece di assecondare il taglio profondo di Barbieri, che anticipa l’uscita di Capelletti e fa 7 in campionato. Il gol ridà coraggio alle Titane, ma l’Empoli non perde la bussola. L’oliatissimo meccanismo di Spugna riprende subito a macinare il suo bel gioco fatto di rapidi scambi di palla e posizione e impreziosito da qualche raffinata giocata individuale. Le toscane tornano subite pericolose con il colpo di testa di De Rita, a cui Salvi dice di no con un gran riflesso.

Polli, una delle migliori in campo, si sdoppia nei ruoli di terminale offensivo e rifinitrice: è in queste ultime vesti che, al 41’, lancia in profondità Dompig la quale, approfittando della mancata comunicazione tra portiere e difesa, fa 3-1 con un pallonetto dolce e allo stesso tempo venefico per il morale delle padrone di casa. Che nel recupero di frazione, in momentanea superiorità numerica, subiscono anche il 41: l’azione è di quelle spettacolari, con tocchi rapidi e precisi; l’ultimo è un autentico gioiellino di Prugna, che di tacco aggiusta il pallone per l’accorrente Glionna, a quel punto assolutamente impossibilitata a sbagliare. E infatti, non sbaglia.

Al rientro dall’intervallo ci sono subito due novità in casa Academy: dentro Vecchione per Baldini e Micciarelli per Nozzi, con Kunisawa retrocessa al centro della difesa, Babnik dirottata a sinistra e Rigaglia al centro del campo. Le Titane approcciano bene la ripresa, sfornando subito una bella combinazione che libera Rigaglia sulla sinistra; cross preciso della numero 11 per Menin (nel frattempo spostata in avanti), che arriva sul pallone coi tempi giusti ma si coordina male. Intanto l’elettricità della sfida aumenta e Alain Conte ne fa le spese ricevendo un rosso per proteste. Poco dopo, un contatto fra Giatras e Barbieri – con la maglia della Titana che si allunga in modo sospetto – fa gridare al rigore la panchina di casa, ma l’arbitro decide che non ci sono irregolarità. Sull’altro fronte Glionna scappa a sinistra e mette un pallone pericoloso che Polli non riesce a correggere in rete; la palla resta comunque in zona rossa e la prima a raggiungerla è Bellucci, il cui destro, praticamente a botta sicura, si stampa sul palo.

È senz’altro il momento più concitato della gara. Al 55’ le Titane si vedono invalidare una rete sugli sviluppi di un angolo per fuorigioco di Muya, che da terra aveva battuto Capelletti risolvendo una mischia al limite dell’area piccola. Poi l’Empoli, forte del risultato, entra in modalità gestione e ripartenza. Polli lascia il campo a Caloia, Bellucci a Morreale. Il gioco ora è nelle mani delle Titane, che alzano la pressione cercando il gol che darebbe un senso alla parte finale della gara. Dalla panchina biancoazzurra si alza Chandarana, dentro per Costantini. L’Academy torna a sfiorare la rete al 72’ con un destro dal limite di Vecchione, la prima a raggiungere il pallone dopo la respinta corta della difesa: tanta potenza per la giocatrice di Fuorigrotta, che però vede la sua conclusione abbassarsi leggermente troppo tardi. Stessa sorte per la punizione di Rigaglia dal vertice alto dell’area: palla che muove la rete sì, ma dall’esterno.

Poco dopo, sugli sviluppi di un angolo, altra chance per Vecchione, che carica il mancino sbattendo però su Capelletti, brava a presidiare il proprio palo. Dall’altra parte del campo, Glionna ne ha ancora per sgasare sul lato destro e mettere in apprensione la difesa di casa; sbroglia tutto Babnik, che in scivolata concede solo angolo. Il cronometro però è sempre più nemico della squadra padrona di casa, che nel finale aumenta il carico offensivo con l’ingresso di Di Luzio per Babnik. Il margine, però, è davvero troppo sottile. C’è giusto il tempo per qualche offensiva ben controllata dalla difesa toscana, ma soprattutto per l’esordio di Letizia Musolino, mandata in campo per Muya nel recupero. Finisce 4-1: niente prima vittoria ad Acquaviva ma un k.o. che costa un leggero assottigliamento del vantaggio sulle inseguitrici, ora capitanate dal Napoli.

Serie A Femminile 2020-21, 12. giornata | San Marino Academy – Empoli 1-4

SAN MARINO ACADEMY [4-2-3-1]
Salvi; Babnik (dall’84’ Di Luzio), Venturini, Nozzi (dal 46’ Micciarelli), Menin; Costantini (dal 70’ Chandarana), Kunisawa, Baldini (dal 46’ Vecchione), Muya (dal 90+3’ Musolino), Rigaglia; Barbieri
A disposizione: Montalti, Piazza, Cecchini, Giuliani
Allenatore: Alain Conte

EMPOLI [4-3-3]
Capelletti; Di Guglielmo, Brscic, Giatras, De Rita; Cinotti, Bellucci (dal 70’ Morreale), Prugna (dall’86’ Iannazzo); Glionna, Polli (dal 55’ Caloia), Dompig (dall’86’ Acuti)
A disposizione: Fedele, Knol, Toniolo, Miotto, Fabbroni
Allenatore: Alessandro Spugna

Arbitro: Mattia Caldera di Como
Assistenti: Simone De Nardi di Conegliano e Matteo Paggiola di Legnago
Marcatori: 18’ Polli, 25’ Cinotti, 35’ Barbieri, 41’ Dompig, 45+2’ Glionna
Ammoniti: Nozzi, Di Guglielmo, Iannazzo
Espulsi: Alain Conte (rosso diretto)

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