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Con 6 punti su 6 conquistati contro la Juventus nella Poule Scudetto, la Fiorentina allenata da Sebastian De La Fuente ha messo meritatamente le mani su una vittoria importantissima in ottica classifica, considerato anche l’ultimo match per la Viola, quello contro la Roma, che si giocherà nell’ultima giornata di campionato. Le gigliate sono ora a tre lunghezze al di sotto della Roma, e sarà lo scontro diretto a influire sulla qualificazione in Champions League per una o per l’altra squadra. Scese in campo con il giusto mordente, le padrone di casa hanno disputato una gara attenta, grintosa e alla ricerca della rete che si è conclusa con quanto di meglio potessero desiderare.
Ecco le pagelle della Fiorentina a cura della nostra Redazione.

DURANTE: 7. Quasi mai chiamata in causa nel primo tempo, nel secondo deve sporcarsi i guantoni per fermare l’avanzata di Godo e Girelli, che la mettono in difficoltà due colpi di testa, ma riesce a fermare la loro corsa proprio sulla linea di porta. Partita attenta in cui l’estremo difensore viola concede pochissimo, alzando il ponte levatoio per tutta la sua area di competenza.

FAERGE: 6,5. Annulla Thomas e la percussione della Juventus non facendosi mai cogliere impreparata. Le avversarie hanno difficoltà a superarla, è sempre pronta a tenerle lontane dall’area di rigore, un coccodrillo che previene gli attacchi bianconeri e li allontana dalla porta, il castello da difendere.

BALLISAGER: 6,5. Vince molti duelli con Krumbiegel, una tra le poche bianconere a crederci per davvero e a insistere. Belle le sue sventagliate per le compagne in avanti, belle le sue manovre per difendere la porta di Durante, bella la sua prestazione, tra le migliori delle ultime partite.

ERZEN: 6. Al pari di tutta la squadra è attenta, rinvigorita dalla rete di Janogy a gara da poco cominciata, e occupa bene la sua porzione di campo. Un po’ sottotono, invece, nella seconda frazione, dove la freschezza e gli spunti della prima vanno via via scemando, come la sabbia di una clessidra.

BREDGAARD: 7. Dagli sviluppi del suo calcio d’angolo nasce il (primo) gol di Janogy, un cross splendido che si trasforma in un assist altrettanto splendido. Corre a destra e a manca, confonde le avversarie, si libera di loro: un treno la cui unica stazione, nonché capolinea, è l’area di rigore della Juventus, dove riesce a conquistare il calcio di rigore trasformato da Severini.
dal 76′ DELLA PERUTA: 6. Con la Fiorentina già ampiamente con le mani sui tre punti, entra per avere un po’ di minutaggio e scaldare i motori. Ci tiene a farsi vedere, e tenta la conclusione in più casi, soprattutto all’86’, un tiro che impegna Proulx e che per poco non porta la Viola a calare il poker.

SEVERINI: 7,5. Passato Viola nelle giovanili, presente Viola sempre più concreto e futuro Viola che sta diventando una bellissima realtà. La classe 2003 brilla, l’occasione di Janogy è merito suo, e il rigore del 2 a 0 spiazza Proulx e l’intera Juventus. Gioca una partita di cuore, in avanti per attaccare e indietro per spazzare via i palloni che raggiungono l’area gigliata, sembra che anche nel secondo tempo le forze non si esauriscano: è un’energia rinnovabile e atomica che fa bene alla Fiorentina e farà bene alla Nazionale azzurra. Bravissima!

SNERLE: 6,5. L’azione che porta al rigore di Bredgaard ha origine dalle sue parti, perché si prende la squadra sulle spalle e cerca di dare lo spunto giusto per far male alle avversarie, riuscendoci bene. Nel secondo tempo manca un po’ della carica presentata nel primo, ma la gara è comunque più che sufficiente, perché gli spunti ci sono.

BONFANTINI: 7. Ha modo di provare a sbloccare la partita al 4′, ma la difesa della sua ex squadra non si fa sorprendere dalla sua insidiosissima diagonale a tagliare tutta l’area. In un duello costante con Bergamaschi e Rosucci, ne esce spesso vincitrice lei, confermandosi ancora una volta come una delle calciatrici più pronte a raschiare le energie dal fondo del barile per acciuffare i tre punti.
dall’87’ LONGO: SV.

CATENA: 6,5. Prende bene il tempo a Calligaris e pone fine a quelle che sono le corse a perdifiato delle bianconere per provare ad accorciare le distanze, già siderale nella prima frazione per gioco, atteggiamento e punteggio sui maxischermi del Viola Park. La sua conclusione dalla distanza al 20′ è bella, ma non scende abbastanza da inquadrare lo specchio della porta.
dal 67′ CURMARK: 6. Prende il posto di Catena, autrice di una bella gara, ed è chiamata a contenere un risultato che sorride soltanto alla Fiorentina. Fa il suo e aiuta le compagne a tenere viva la partita fino al recupero, dove le energie scarseggiano.

BOQUETE: 6,5. Raddoppiata, triplicata e circondata da avversarie, fa comunque paura. Pennellate, non tiri o conclusioni, quelle che hanno origine dalle azioni a cui prende parte, recuperando palloni solitari e sfiorando il gol al 67′, un colpo di testa che non entra di pochissimo e che non le fa scrivere il nome sul tabellino delle marcatrici, al contrario dell’andata.
dal 76′ PASTRENGE: SV

JANOGY: 7,5. Subito in avanti, impegna Proulx in avvio di gara con un tiro velenoso dopo aver seminato una difesa bianconera confusa e un po’ in dormiveglia, ed è lei che porta in vantaggio la Viola al 9′ con un colpo di testa che buca la rete difesa da Proulx. Nella seconda frazione esce bene palla al piede e temporeggia troppo di fronte al portiere della Juve, con cui è spesso a tu per tu in una sorta di appuntamento unilaterale che fa piacere solo a lei. Chiude lei la partita all’81’ con un altro colpo di testa.
dall’87’ GIORGIEVA: SV.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.