Partita persa nei confronti di un Brescia apparso superiore in ogni reparto, e in special modo a centrocampo. Si iniziano ad intravedere le carenze di questa Fiorentina che, al contrario del Brescia, sembra non avere ricambi adeguati. È sintomatico il fatto che Piovani abbia effettuato tutte le sostituzioni a propria disposizione mentre i tecnici viola ne hanno fatto solo una. Abbiamo forse compreso che la campagna estiva di rafforzamento non è stata tale, con la giocatrice Antonia Pia Goransson, ritenuta una top player, svanita nel nulla e con i tecnici viola che continuano ad affidarsi alla vecchia guardia, a cui manca probabilmente, rispetto all’anno scorso, una giocatrice fondamentale come Alice Parisi. Ma veniamo alle dolenti note: la difesa della Fiorentina aveva subito 7 reti  in tutto lo scorso campionato compreso la Coppa Italia, ad oggi ne ha gia subite 8 in campionato e 4 in supercoppa. Unico squillo della squadra in Champions. Non è possibile ridurre il gioco del calcio a puri numeri, considerando anche il fatto che in questa stagione la difesa viene punita al minimo errore o anche addirittura senza commetterne, ma questi numeri sono senz’altro indicativi: c’è un malessere che va scovato e risolto. La Fiorentina ha iniziato a prendere troppi gol da azioni di calcio d’angolo o comunque da fermo. Difficile fare valutazioni in questo momento non proprio positivo, ma ci proverò.

Stephanie Ohrstrom

Inizia con un sicuro intervento sulla debole girata di Valentina Giacinti e poco dopo viene salvata dal palo su un bel tiro dal limite dell’area di Manuela Giugliano. Parata al cardiopalmo su un tiro dalla distanza di Giacinti che stava per infilarsi subdolamente in rete. Insolitamente imprecisa anche in alcuni rilanci di piede, ma in ogni modo incolpevole sui primi due gol del Brescia. Nella ripresa colpe invece ne ha sul 3-2 del Brescia, grazie anche ad una dormita collettiva di tutta la difesa, una palla scagliata da calcio d’angolo che il portiere doveva far sua. Altra incertezza in uscita sui piedi di Tomaselli quando perde il pallone che aveva appena conquistato con bravura e la bresciana manca il gol di un soffio con la porta vuota, anche se in posizione defilata. Poco dopo però è brava a salvare su Sabatino arrivata sola davanti a lei. La bresciana si rifà però più tardi segnando il 4-2 su cui Ohrstrom non ha colpe. Sfortunata. 5,5.

Elisa Bartoli

Si sta abituando al ruolo di centrale nella difesa ancora impostata a 3 dai tecnici viola. La notiamo per una bella sgroppata verso l’area avversaria purtroppo senza costrutto. Dopo il 2-0 inizia a giocare più alta e compie un bel paio di anticipi sull’avversaria in uno dei quali con una percussione offensiva giunge in corsa al limite dell’area ma il suo filtrante viene intercettato. Nella ripresa si propone ancora spesso in aiuto in avanti. Lotta in ogni zona del campo e ferma con un grande intervento una ripartenza bresciana. Dopo il cambio di modulo, tornata nel suo ruolo più naturale di terzino, si fa notare per un tentativo di tiro dal limite dell’area. Lotta su ogni pallone ed in ogni zona di campo, bello un tentativo di assist di testa dai limiti dell’area. Un motorino inesauribile continua a correre anche al novantesimo con la sua squadra ormai sotto di due reti: generosità, impegno, abnegazione e tanto cuore, peccato che non concretizzi di più tanto lavoro. Inesausta. 6.

Elena Linari

Partita a doppio taglio quella odierna. Inizia con una chiusura provvidenziale in scivolata su un imbucata che avrebbe altrimenti messa Valentina Bergamaschi sola davanti a Ohrstrom. Bello un suo tiro su punizione che sfiora il palo alla destra di Ceasar. Sempre autrice di bei lanci lunghi precisi e smarcanti conditi stavolta da qualche errore a cui non siamo abituati ad assistere. Insieme alla Tortelli, compagna di reparto, si fa prendere d’infilata da Giacinti che salta anche Ohrstrom e scarica sul palo, sulla cui respinta si avventa Bergamaschi che segna il 2-0 anticipando la stessa Linari apparsa non molto reattiva nell’occasione. L’impegno, come sempre, non è comunque mancato e Elena prova anche un tiro dalla lunga distanza, ma senza fortuna oltre ad un altro bell’intervento a togliere il pallone dai piedi dell’avversaria lanciata a rete. Di testa sono tutte sue anche se non è sembrata impeccabile nell’occasione del cross da calcio d’angolo che ha portato al 3-2 del Brescia. Altalenante. 5,5.

Alice Tortelli  

Sarebbe autrice di una buona partita se non fosse per la distrazione, insieme alla Linari, quando viene presa di infilata in una ripartenza da Giacinti che porta al 2-0 del Brescia. Anche nell’occasione del 3-2 viene coinvolta nella dormita generale dell’intera difesa. Rivedibile. 5.

Valery Vigilucci

Inizia con un buon break con scambio dettato alla Bonetti che sbaglia però la palla di ritorno. Si fa vedere più nella fase difensiva che in quella offensiva, dove dovrebbe essere più a suo agio. Gioca un buon primo tempo senza grossi errori ma anche senza acuti e cala, stranamente, nella ripresa quando invece la squadra sembra giocare meglio. Viene infine sostituita da Brazil. Insufficiente. 5,5.

Greta Adami

Non sta attraversando un buon momento, forse non è colpa solo sua, ma le vediamo fare troppi errori ed alcuni anche in una zona nevralgica che per poco non innesca un azione d’attacco del Brescia. La Fiorentina di quest’anno sembra soffrire molto a centrocampo e questo si riflette anche nei tanti, troppi gol presi. Greta ha dimostrato lo scorso anno di essere un’eccellente giocatrice e forse i tecnici devono trovare la soluzione per far tornare a migliorare il suo rendimento. Era a centro area, davanti a Ohrstrom, in occasione del 3-2 bresciano e il pallone sembra passare proprio tra lei e il portiere svedese senza che nessuna delle due intervenga. Non alla sua altezza. 5,5.

Marta Carissimi

Vale un po’ quello detto per la compagna di reparto Adami a differenza della quale si fa notare di più con un colpo di testa fuori misura su azione di calcio d’angolo. Nella ripresa appare più aggressiva ma alterna alcuni buoni duelli vinti a palle perse in malo modo, anche se si fa apprezzare per un tentativo di tiro dal limite ribattuto dalla miriade di gambe che affollavano l’area bresciana. Appena sufficiente. 6.

Alia Guagni

Colpevole dell’ingenuità che costa il rigore e il primo gol subito dalla Fiorentina. Autrice di qualche spunto sporadico sulla fascia sinistra ma non sembra nelle migliori condizioni fisiche dopo gli ultimi acciacchi avuti. Nella ripresa sembra giocare meglio e si nota per alcuni duetti in avanti con Brazil quando con l’ingresso di quest’ultima la Fiorentina passa dal 3-4-3 al 4-3-3, ma nulla più. Rimane colpevolmente sulla linea di porta mantenendo in gioco la Sabatino che realizza il quarto gol che chiude la partita. Irriconoscibile. 5.

Tatiana Bonetti

Inizia con un bel cross su cui Caccamo ha un incertezza e non riesce a tirare. Poi si fa notare per qualche errore e imprecisione di troppo ma anche per giocate deliziose. Buono il suo passaggio filtrante per la Caccamo finita però in fuorigioco. Confeziona ancora un’altra bella imbucata per la Caccamo che raggiunge il pallone in corsa ma viene fermata ancora per fuorigioco, stavolta sembrava inesistente. Suo un bel lancio in semirovesciata per Ilaria Mauro che non riesce a saltare Laura Fusetti. Verso la fine del tempo realizza un gol dei suoi con un magico sinistro teleguidato all’incrocio dei pali a conclusione di una bellissima azione personale. Nella ripresa è suo un bel tiro cross su cui Ceasar per poco non combina un pasticcio. È sempre lei a recare le maggiori apprensioni alla difesa bresciana con improvvisi dribbling e tagli a cambiare il gioco. Sembra di rivedere la migliore Tatiana quando a centrocampo salta l’avversaria con un gioco di gambe fantastico. Bello anche il secondo gol su assist di Mauro quando anticipa l’avversaria e in precaria posizione spedisce il pallone alle spalle di Ceasar. Il portiere bresciano le nega la soddisfazione della tripletta con una grande parata sul finire di gara. Immensa. 7,5.

Ilaria Mauro

Inizia un po’ sottotono con errori di misura nei passaggi alternati a qualche buona sponda e a dribbling con cui salta la diretta avversaria. Su un bel lancio di Bonetti non riesce però a saltare Fusetti, ultimo baluardo davanti a Ceasar. Suo l’assist nella ripresa per Bonetti che segna il 2-2, ma non è la migliore Ilaria Mauro. Sottotono. 6.

Patrizia Caccamo

Una partita avulsa dal gioco per la numero 19 viola. Vediamo da subito che non è giornata per lei dall’incertezza che mostra sul controllo del cross della Bonetti dove perde il tempo per tirare a rete. Abbastanza in ombra, nell’unica azione del primo tempo in cui salta l’avversaria riesce solo a procurarsi un calcio d’angolo. Nella ripresa innesca Mauro con un bel lancio che porta al 2-2 siglato dalla Bonetti, ma nulla più. In ombra. 5,5.

Ellie Brazil      

Una buona incursione con lancio per Bonetti, ma è poco il minutaggio concessole. Ingiudicabile.

Fattori e Cincotta:

Dalle dichiarazioni Fattori sembra fiducioso sul prosieguo del campionato della Fiorentina e forse ha ragione lui. Oggi, in ogni modo, la sconfitta è risultata brutta e pesante, quindi reputo insufficiente il lavoro dei due allenatori. La domanda che pongo ai due tecnici è questa: perché una sola sostituzione, carenza di organico, inadeguatezza della panchina o altro? Insufficienti. 5.

Terna arbitrale:

L’arbitro Stefania Menicucci si presenta al Bozzi con un cognome indimenticato qui a Firenze, chi non ricorda il grande Gino? Ma la signora Stefania non condivide insieme al cognome anche la bravura di Gino Menicucci iniziando con l’assegnare al Brescia un rigore apparso molto dubbio, Guagni allunga il braccio ma non sembra trattenere l’avversaria al punto di scaraventarla a terra, sembra invece che sia la Giacinti a lasciarsi cadere. A questo episodio ne seguono purtroppo molti altri, tante decisioni discutibili. Diversi falli su Patrizia Caccamo da parte di Brooke Hendrix di cui uno da dietro ma la statunitense non e mai finita sul taccuino delle cattive. Anche Marta Carissimi viene graziata quando trattiene per la maglia un’avversaria in azione di ripartenza. Clamoroso il cartellino giallo non dato a Laura Fusetti che saltata da Ilaria Mauro la ferma prendendola per un braccio. Arbitro in piena confusione ferma la Bonetti che toglie palla pulita a centrocampo per un fallo inesistente. Ancora avara sui cartellini quando un fallo di mano di una difensore del Brescia interrompe il contropiede viola. Si inventa un fallo di Ilaria Mauro in un contrasto a centrocampo con la palla in possesso della viola. Poco dopo non fischia addirittura quando Caccamo riceve un calcione da dietro con palla distante. Anche gli assistenti non la aiutano quando fermano Patrizia Caccamo lanciata a rete da Bonetti per un fuorigioco che sembra non esserci. Anche il fuorigioco di rientro fischiato a Daniela Sabatino che riceve nella sua meta campo sembra inesistente. Arbitro e guardalinee sbagliano anche sull’assegnazione di semplici rimesse laterali a volte a favore della Fiorentina e a volte del Brescia. Patrizia Caccamo sembra la vittima designata e continua a subire calcioni stavolta da Di Criscio che come le altre sue colleghe rimane impunita. Scarsa. 4,5.

Brescia:

Una menzione per Valentina Giacinti che pur non avendo segnato ha avuto il merito di procurare con ‘mestiere’ il rigore dell’0-1 e di scappare alla difesa viola in occasione del 0-2 bresciano.

Credit Photo: Francesco Colella

Francesco Colella
Francesco Colella è nato a Roccacasale (AQ) il 20/7/1954. Si è trasferito a Firenze agli inizi degli anni 70 per gli studi Universitari. Da allora vive in Toscana, attualmente a Campi Bisenzio (comune confinante con Firenze). La maggior parte della sua esperienza lavorativa è stata dedicata nel settore dell'informatica come analista programmatore. È un appassionato di calcio fin da piccolo, militando come calciatore, ma per un breve periodo, in campionati dilettantistici. Tifoso della Fiorentina, dal 2013 segue, con passione, anche il calcio femminile e ritiene che tecnicamente non abbia niente da invidiare a quello maschile. Tra i suoi hobby gli scacchi, con cui ha raggiunto la 2.a categoria nazionale FSI, la computer grafica e la letteratura, sia come lettore che come scrittore. Ha scritto due romanzi fantasy e una favola per bambini.

1 commento

  1. …”Perché una sola sostituzione, carenza di organico, inadeguatezza della panchina o altro?”… Vorrei proprio cominciare da queste tue riflessioni, caro Francesco, sottoposte allo staff tecnico della Fiorentina Women’s ma che allargherei, volutamente, anche ai dirigenti del sodalizio viola. Nel calcio, si sa, la squadra che vince non si tocca…razionalità, dogma o semplice superficialità di chi crede che tutto sia stato fatto e che non c’è niente da migliorare? Non vorrei apparire presuntuoso ma, già dalla fine della scorsa stagione e, forse, ancor prima (sicuramente dal momento dell’infortunio di Alice Parisi) ho avuto la netta percezione che questa squadra non fosse più quella che ci aveva fatto innamorare nella prima parte del campionato…eppure continuava a vincere (ma non a convincere me) e non nascondo il mio disagio quando, durante il mercato estivo, ero uno dei pochi che, seguendo l’evoluzione delle rose delle altre squadre, poneva dei grossi dubbi sull’immobilismo della società e accettava con diffidenza l’arrivo di atlete internazionali etichettate da quasi tutti come dei “crack” che avrebbero messo al riparo la squadra da sorprese poco piacevoli. Sono stato un “gufo” e, come tale, mi sono piovute critiche da tutte le parti commentando questo sui social. Troppo facile ora, mi direte, tirare la croce addosso a qualcuno…e non voglio farlo. Vorrei soltanto che tutti, dico tutti, cominciassimo a riflettere sui grossi errori del recente passato e, dopo averne fatto adeguato tesoro, ci mettessimo a “remare” nella giusta direzione. Firenze ha bisogno di avere qualcosa nello sport per andare orgogliosa e il passato mi ha portato a pensare che “l’impresa”, ogni tanto, è possibile ma che cadere subito dall’altare alla polvere, per noi fiorentini, è qualcosa che abbiamo nel DNA. Adesso sprecare e buttar via l’unica risorsa calcistica che ci rimane, sarebbe delittuoso.

    Apprezzo sempre, Francesco, le tue analisi e, questa volta, non ho proprio niente da ridire.
    Bravissimo e grazie per la precisione e l’onestà che contraddistingue, sempre, il tuo operato.
    Un appassionato.

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