La vittoria per 2 a 0 contro il Milan allenato da Suzanne Bakker ha aritmeticamente consegnato lo Scudetto alla Juventus Women, campionessa d’Italia con due giornate d’anticipo e con ancora la trasferta di Firenze e il big match all’Allianz contro l’Inter da giocare. I meritati festeggiamenti sono stati una boccata d’ossigeno dopo una partita tutt’altro che facile contro le più in forma della Poule Scudetto.
Sesto scudetto per le bianconere, e quinto per Cristiana Girelli che, anche quest’anno, è stata una calciatrice di un livello e di un’importanza che non sono quantificabili, così come non è quantificabile l’apporto che dà a questa squadra in ogni situazione, sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. Va detto, con merito, che lei è solo lo specchio di una squadra che ci ha creduto e provato dall’inizio “fino alla fine”, ed è uno Scudetto che ha un qualcosa in più, come ha dichiarato al termine della gara: «È diverso, ha un sapore di rivincita, significa tanto. Chi era qui in questi ultimi due anni ha sofferto tantissimo, ma negli ultimi mesi avevo già sentito qualcosa di diverso, qualcosa di speciale, che mancava da qualche anno. Ero sempre stata fiduciosa, e credo che sia strameritato, perché questo è un gruppo che ha valori importanti.»
Altri due gol siglati dalla numero 10 bianconera, una doppietta che ha deciso la partita e ipotecato definitivamente il tricolore, e non sono mancate le dediche speciali per i suoi gol numero 18 e numero 19, andando a eguagliare Ewa Pajor e classificandosi in testa alla lista di calciatrici con il maggior numero di gol all’attivo nei più importanti campionati europei: «La dedica personale la faccio a mia mamma, e la seconda la faccio a noi, anche a chi ha giocato meno: credo veramente che se vinci un campionato in questo modo sono tutte importanti, tutte fondamentali, anche quelle che non giocano, perché magari soffrono in silenzio, ma sono le prime a essere felici per una vittoria», ha affermato, parole che palesano la coesione del gruppo, ragazze che giocano le une per le altre e mai per se stesse.
«”Bellissimo”, sarà scontato, ma ha anche un lato romantico, è un amore che è andato via e poi è ritornato», ha descritto in un solo aggettivo che cosa rappresenta questo Scudetto, che per due anni è stato di casa a Roma e che è ora tornato a Torino, una sorta di amore che, dopo la partenza per un lungo viaggio, ha comunque scelto di ritornare dov’è stato bene.
Non è invece possibile trovare un solo momento della stagione in cui la squadra abbia dimostrato di essere “squadra” nel vero senso della parola. Per l’attaccante, infatti, «Sono tanti i momenti che ricorderò. Ci sono state partite molto decisive, penso a quella in casa contro l’Inter: arrivavamo da una sconfitta a Roma, e se avessimo perso quella partita probabilmente avremmo messo tutto in discussione. Penso alla partita qui a Biella contro la Roma e quella a Roma della settimana scorsa. Questo gruppo ha fatto veramente qualcosa di grande, stiamo bene insieme e questa ne è la dimostrazione. Ci dispiace un po’ com’è andato il percorso in Champions, avremmo potuto fare qualcosa di più, ma adesso ci godiamo questa vittoria e questo campionato, che era il primo obiettivo stagionale, e siamo contente di averlo portato in anticipo.»
L’unico rammarico è la Champions, che si è forse conclusa un po’ in anticipo rispetto a quanto avrebbe sperato la squadra, ma una cosa è certa: la Juventus Women della stagione 2024/2025 ha puntato tutto sul gruppo e non sulle individualità, e «Il gruppo è stata la chiave del successo di quest’anno, con le nuove arrivate e quelle che c’erano già, chi è arrivato ha capito subito dov’era e quanto fosse importante questo stemma. Ci siamo messe tutte a disposizione della squadra e in qualche modo abbiamo fatto amare la Juve anche a quelle ragazze che sono arrivate da qualche mese»: in altre parole, il DNA Juve è qualcosa che si può trasmettere, e la filosofia delle ragazze che, dalla prima partita, promettevano di dare tutto per arrivare fino in fondo senza rimpianti, è stata seguita alla lettera.
Tanti, tantissimi complimenti alla Juventus Women per la vittoria del suo sesto Scudetto e a Cristiana Girelli, che ha ancora un paio di partite per provare a toccare le 20 reti stagionali.