Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il match tra la capolista Juventus e l’ultima in classifica Napoli si è concluso, contro ogni pronostico, con un 1 a 1 che ha diviso equamente la posta in gioco, non senza qualche rammarico da parte delle padrone di casa. Il Napoli ha dimostrato di potersela giocare contro le big con la giusta compattezza, mentre la Juventus ha fatto fatica a essere incisiva davanti alla porta avversaria. Al termine della partita, l’allenatore delle Juventus Women Massimiliano Canzi ha rilasciato alcune dichiarazioni per raccontare il match e analizzarne i lati positivi e i lati negativi.

In primis, il tecnico bianconero ha parlato delle luci che salverebbe della partita e delle ombre che, invece, devono servire da lezione per quelle che verranno, soprattutto perché saranno sempre più decisive e ogni errore potrebbe diventare pericoloso: «Salvo lo spirito e la voglia di fare bene, tranne quanto visto nei primi dieci minuti, dove abbiamo perso tante seconde palle e arrivavamo spesso in ritardo. Abbiamo creato tantissime occasioni e ne abbiamo concesse poche, sotto quest’aspetto è stata una partita positiva, anche se alla fine quello che conta sono i gol e il risultato, e ci portiamo a casa un punto. Dobbiamo invece “buttare via” il fatto che abbiamo avuto le occasioni e non siamo riusciti a concretizzarle.»

Il successivo tema trattato è stata la striscia di risultati da cui arriva la Juventus, che non è positiva se confrontata con quanto fatto dall’inizio del Campionato, ma il tecnico si è mostrato comunque fiducioso nelle capacità delle ragazze, nella potenzialità della squadra e in quel che resta della stagione: «Se andiamo a vedere le ultime quattro partite, abbiamo portato a casa due sconfitte, un pareggio e una vittoria, è un periodo in cui non stiamo “performando” al massimo nei risultati e nella prestazione, al di là di quanto visto oggi. Non ci siamo mai esaltati quando le cose andavano bene e abbiamo raccolto anche più di quello che seminavamo, abbiamo vinto delle partite in maniera molto fortunosa, e non bisogna dimenticarselo. Sono convinto che, con la qualità che abbiamo, se lo spirito è questo i risultati li facciamo. Abbiamo cinque punti di vantaggio, e queste difficoltà le potrebbe avere chiunque.»

Amalie Vangsgaard, dopo un inizio esplosivo e contributi importantissimi per la squadra anche dal punto di vista psicologico, sta attraversando un momento di difficoltà da qualche partita a questa parte, non riuscendo a essere incisiva come vorrebbe e, di certo, potrebbe. La danese è stata chiamata a sostituire Girelli nella ripresa, e ha fatto fatica a farsi spazio nelle magliee partenopee, non facendo bene anche in fase di copertura ma, non per questo, il tecnico ha perso fiducia in lei e nelle sue qualità, consapevole che il momento passerà e la calciatrice tornerà a essere determinante: «Vangsgaard è in una fase in cui non sta facendo, oggettivamente, molto bene. Deve migliorare tante cose, è in un momento di difficoltà, ma è una ragazza che ci ha dato tanto quest’anno, al di là del contributo di gol che è stato abbastanza basso, e non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno: Cristiana (Girelli) ha preso una botta all’inizio, ha giocato tutta la partita come ha potuto, poi era stanca ed era anche giusto mettere forze fresche.»

In poche parole, Mister Canzi si è dimostrato comunque soddisfatto della prestazione delle ragazze; un aggettivo capace di riassumere i suoi pensieri è “amareggiato”, perché la squadra avrebbe potuto sicuramente conquistare qualcosa di più e, forse, portarsi a casa i tre punti, ma non per colpa di una mancata “cattiveria”, quanto per la poca precisione: «Al di là della cattiveria, qualche volta abbiamo sbagliato scelte, il pallone a volte è uscito di un niente, altre volte ha preso la palla il portiere: abbiamo creato tanto, e alla fine capita che, anche creando tanto, raccogli poco, come in questo caso, e ci sono altre volte in cui abbiamo creato di meno e raccolto di più. Ci sono altre partite in cui abbiamo lasciato dei punti ed ero molto più arrabbiato per la prestazione, oggi è evidente che sotto porta avremmo dovuto fare meglio per tutte le occasioni create.»

Chiudendo la conferenza, Mister Canzi si è focalizzato su Brighton e Harviken, che contro il Napoli hanno giocato rispettivamente nella seconda frazione e dall’inizio, è stanno pian piano uscendo dal loro guscio; un’altra calciatrice che ha fatto bene e a cui è mancato il gol per via di un po’ poco cinismo davanti alla porta è la centrocampista tedesca Krumbiegel, autrice di una buona gara, così come, secondo il tecnico, ha fatto tutta la squadra: «Le due ragazze nuove si stanno inserendo e stanno dimostrando le loro qualità. Calarsi nel campionato italiano, per quanto si arrivi da un livello alto, è difficile, perché le richieste che ci sono in Italia sono tatticamente molto complicate. Sono ancora in un percorso di crescita. Krumbiegel oggi ha fatto bene tutto fino alla fine, come ha fatto Barbara (Bonansea), come ha fatto Cristiana (Girelli), come hanno fatto tutte bene, lo spirito oggi l’hanno messo. Sono dispiaciuto, perché avremmo potuto mantenere gli stessi punti di vantaggio, però nel corso di una stagione è normale lasciarne qualcuno. Le ragazze non hanno affrontato la partita pensando che fosse una passeggiata, sapevamo che sarebbe stato complicato.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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