La centrocampista della Roma Andrine Hegerberg ha preso parte come ospite al primo webinar del Generation Amazing Festival 2020.

Il tema di questo primo evento è stato la celebrazione dello sport come ispirazione e connessione tra i giovani. Oltre a Hegerberg, i componenti del panel erano la due volte campionessa del mondo Carli Lloyd e l’ex calciatore austaliano Tim Cahill.

L’obiettivo di Generation Amazing è di promuovere il cambiamento nella società attraverso la forza dello sport.

“Lo sport è molto più che attività fisica, quello che avviene durante le partite e gli allenamenti è la connessione tra le persone. Lo sport è un ponte in grado di unire diverse generazioni”.

“Una cosa che mi ha profondamente colpito quando ero in Norvegia durante il lockdown, è stato ricevere dalle mie compagne di squadra dei video da Roma, in cui decine di persone si affacciavano dai balconi per cantare l’inno della Roma. Vedere quei video di tante persone unite dall’amore per una squadra di calcio mi ha dato speranza, in un periodo in cui ero un po’ giù di morale”.

Rivolta a Carli Lloyd, Andrine ha raccontato: “Della finale Mondiale in cui segnasti una tripletta (nel 2016, ndr), io e mia sorella Ada parliamo ancora oggi. L’ho vista insieme a lei, che qualche anno dopo ha messo a segno tre reti in un’altra finale, quella di Champions League con la maglia del Lione”.

“Quella prestazione nella finale mondiale è stata di grande ispirazione per noi e credo che questo sia una spinta per tutti i giovani che ci stanno ascoltando oggi: tutti noi qui presenti oggi, un giorno eravamo come voi, giovani e con sogni e obiettivi da raggiungere”.

“Prima di andare ad allenarmi sotto la pioggia – ha concluso Hegerberg – vorrei lasciare questo messaggi: tutti noi dovremmo ricordarci di poter essere una fonte di ispirazione per gli altri. Tutti i giovani e le giovani che ci stanno ascoltando non dovrebbero mai sottovalutare il potere di essere un esempio, per gli altri e per se stessi. E per riuscire a tirare fuori il meglio dagli altri, dobbiamo prima riuscire a farlo da noi stessi”.

Un tema toccato durante il dibattito è stato anche il ruolo del calcio durante la pandemia.

“Il calcio può unire le persone anche quando queste devono rimanere distanti tra loro”, ha aggiunto Andrine. “Così come lo sport in generale, può essere un grande strumento per diffondere la conoscenza, come fatto ad esempio nelle prime fasi della pandemia quando era fondamentale sensibilizzare sul tema dell’igiene per contrastare la diffusione del coronavirus”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli