Il Sassuolo Femminile ha chiuso il suo girone d’andata con il record di punti: 25 punti conquistati in 11 gare frutto di 8 vittorie, un pareggio e 2 solo sconfitte. Un ruolino di marcia incredibile per la formazione allenata da mister Gianpiero Piovani, autentico condottiero e straordinario artefice del ‘miracolo’ Sassuolo. Il tecnico neroverde è riuscito a dare immediatamente un’impronta tangibile alla sua squadra che non sembra aver risentito dei tanti cambi operati sul mercato. Via Daniela Sabatino, la trascinatrice dell’anno scorso, il club ha scommesso su alcuni giovani talenti che potranno essere il futuro del Sassuolo e anche del calcio femminile, a cominciar eda Haley Bugeja.

Non vanno dimenticate le conferme di una giocatrice straordinaria come Kamila Dubcova, gli arrivi della giapponese Mihashi, della centrocampista Parisi, leader in campo e fuori, giocatrice di altissimo livello che ha mostrato tutto il suo valore ma è stata sfortunata perché bloccata sul più bello da un brutto infortunio, e anche Valeria Pirone, che negli ultimi anni non era riuscita a segnare tantissimo ma che a Sassuolo sta vivendo – come si suol dire – una seconda giovinezza. Merito anche e soprattutto del coach, mister Piovani, che ha saputo ricreare per il terzo anno di seguito un grande ambiente. Se il Sassuolo maschile può contare su un tecnico bravo come mister Roberto De Zerbi, il Sassuolo Femminile non è da meno perché mister Piovani è uno dei tecnici più bravi in ambito femminile e fra qualche anno – speriamo di portargli fortuna – potremmo anche vederlo alla guida della Nazionale Femminile. Glielo auguriamo di cuore.

Piovani, dicevamo, ha dato la sua impronta alla squadra, che non si è disunita nei momenti di difficoltà e ha mostrato la sua identità sin da subito, nonostante i tanti cambi e nonostante mille peripezie, con i tanti infortuni che potevano condizionare la stagione ma che invece non hanno scalfito le solide fondamenta costruite dal tecnico, ex attaccante del Piacenza. Insomma, il Sassuolo Femminile vola. Merito ovviamente della società che ha saputo regalare al tecnico una formazione sì giovane ma ricca di talento. Merito delle ragazze, che hanno eseguito gli ordini del tecnico. Ma merito soprattutto dell’allenatore che ha saputo plasmare una grande squadra che vince e convince, gioca bene, ha principi ben definiti (anche alcune squadre di Serie A maschile potrebbero prenderne esempio) e non ha mai paura. Proprio come il suo allenatore!

Credit Photo: Sassuolo.it