Il pareggio messo in cassaforte dalla Juventus Women sul campo del Milan in una partita il cui tabellone finale recitava 2 a 2, rappresenta un altro punto sopra le dirette inseguitrici Inter e Roma, ferme a 11 lunghezze dalla capolista bianconera, e un punto preziosissimo conquistato dalla compagine allenata da Suzanne Bakker, che può sognare il quarto posto e ritrovare una certa fiducia. A differenza di quanto visto nell’ultima gara della regular season, le rossonere sono scese in campo aggressive e con il giusto mordente, trovando prima il vantaggio e poi, allo scadere, la rete del pareggio.

Al termine del match, il tecnico della Juventus Women Massimiliano Canzi ha analizzato quanto fatto dalle sue ragazze sul campo del Diavolo concentrando la propria attenzione prima sugli aspetti negativi e poi su quelli positivi: «Non mi è piaciuto il primo tempo, non siamo state la squadra che possiamo e che sappiamo essere, e infatti nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento. Mi porto a casa il risultato, che va bene; sarebbe stato bello avere due punti in più, ma i gol sono arrivati e alla fine va bene così», ha cominciato. Le bianconere sembravano non essere in campo, nella prima frazione di gioco, e hanno rischiato in più occasioni di incassare reti da parte delle avversarie, invece ordinate, compatte e brave a gestire il pallino del gioco. Solo nel secondo tempo la squadra ha finalmente tirato fuori la testa dal guscio.

L’allenatore si è dunque focalizzato sul percorso che la squadra rossonera sta portando avanti con la gestione di Suzanne Bakker, che ha pian piano aiutato le ragazze a creare un bel gruppo di calciatrici giovani e volenterose e a migliorare partita dopo partita, conquistando meritatamente la Poule Scudetto: «Loro sono giovani, stanno migliorando molto grazie alla loro allenatrice, che sta facendo un grande lavoro, e stanno crescendo. Il Milan in questa fase non ha niente da perdere e quindi le giocatrici possono permettersi di giocare con grande serenità, cosa che, con una squadra così giovane, è la situazione ideale. Rispetto a quella partita di diverso c’è il campo, che ci ha avvantaggiati per la forza fisica che abbiamo. Oggi è stata una partita molto bella da vedere, mentre in quella ogni volta che uscivamo facevamo gol, quindi oggi è stata un po’ più vera.»

Andando a chiudere, Canzi ha dunque spostato la sua attenzione su due individualità della squadra che, in particolare oggi, sono state fondamentali per portare a casa il punto contro le rossonere. Da una parte, Abigail Brighton e il suo inserimento nella squadra come se giocasse da sempre nel gruppo; dall’altra, Sofia Cantore e i due assist da lei confezionati a coronare una delle tante prestazioni di altissimo livello che ha avuto a campionato in corso: «Sta giocando tutte le partite per tutti e novanta i minuti. Ha fatto un’ottima partita, tanta qualità e ottima qualità, quindi non posso che essere contento di lei», ha dichiarato a proposito della classe 2002 statunitense, ormai pedina fissa del centrocampo bianconero, per poi concludere riferendosi a Cantore e alle sue imprendibili cavalcate verso l’area di rigore andando ad anticipare le avversarie: «È quando lei, con quella forza fisica e quello strappo che ha e non lo fa, che mi arrabbio. Sofia è una calciatrice molto giovane che ha ancora molti margini di miglioramento.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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