Il tecnico della Juventus Women Massimiliano ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dopo la vittoria maturata contro la Roma di Alessandro Spugna, un match che già sulla carta avrebbe promesso spettacolo, e le due squadre hanno a tutti gli effetti dato spettacolo. Il 4 a 3 finale per le bianconere è stato frutto di una partita pregna di momenti intensi e complicati, in cui le juventine hanno sfruttato al meglio le occasioni che sono riuscite a crearsi per battere Kreshe e la difesa giallorossa, e sono anche state brave a difendere il risultato dopo il vantaggio targato “Cristiana Girelli”, nonostante la Roma fosse determinata ad acciuffare il pareggio.
In apertura il tema è stato il tanto agognato “scudetto”: la formazione bianconera non si considera ancora con lo scudetto in tasca e scucito dal petto delle giallorosse, ma è possibile ridurre la lotta a due squadre, ovvero la Juventus e l’Inter, momentaneamente a dieci lunghezze e con una partita in meno (la prossima, per le nerazzurre, sarà lo scontro diretto proprio contro le giallorosse). Cominciare la Poule contro la Roma non è stato semplice, non soltanto per la caratura dell’avversaria, bensì anche per il rientro dalla sosta per le Nazionali, che ha costretto il tecnico a modificare la formazione inizialmente ipotizzata per alcune assenze, prima tra tutte quella di Lisa Boattin: «La distanza effettivamente è tanta, ma non è ancora finita. Preparare questa partita non è stato semplice, purtroppo sono tornate dalla Nazionale un po’ più acciaccate di quanto pensassi: credevamo che Lisa (Boattin) fosse pronta, e invece s’è portata un problema che speriamo di risolvere presto. Non mi piace attaccarmi alle assenze, perché dico sempre che sono contento della rosa e vi giuro che, se anche se avessimo perso, non l’avrei fatto, però credo che sia giusto sottolineare che una serie di ragioni rispetto alla formazione sono state forzate: alcune calciatrici sono state costrette a rimanere fuori.»
Il discorso si è poi incentrato in modo puntuale sulla partita appena terminata. Alle bianconere un pareggio sarebbe stato comunque sufficiente, visti la classifica e i punti che la separano dalle inseguitrici, ma la Poule Scudetto è una fase molto delicata ed è facile commettere scivoloni. La squadra è stata bene fisicamente, attenta e in partita fino al triplice fischio. Tutti i reparti, compreso quello spesso sottovalutato del portiere, hanno messo in cassaforte la vittoria in ugual misura, un aspetto di cui il tecnico può essere orgoglioso: «Abbiamo preparato la partita sapendo che l’avrebbero fatta loro, vuoi per caratteristiche, vuoi perché avevano bisogno necessariamente dei tre punti, anche se noi non andiamo mai in campo per pareggiare. In questa fase i punti pesano ancora di più. Siamo stati bene fisicamente fino alla fine, c’è stata anche l’attenzione ai dettagli, anche se abbiamo preso due gol su palla inattiva e, proprio prima della partita, avevo letto che eravamo la squadra ad averne subiti meno. Oggettivamente siamo stati anche fortunati, ma i pali e le traverse sono stati deviati dal portiere, quindi c’è anche la nostra bravura. Dobbiamo ancora crescere tanto nella gestione dei momenti della gara, dobbiamo ancora migliorare molto. Oggi l’abbiamo fatto decisamente meglio rispetto a com’è capitato altre volte, ma credo ci siano ampi margini di miglioramento.»
Due calciatrici che hanno disputato una buona gara contro le giallorosse sono i nuovi acquisti, il difensore Harviken, colei che ha sbloccato il match con una rete splendida, e Brighton, che ha gestito molto bene il centrocampo e giocato una gara d’intelligenza e solidità. Merito di questo loro inserimento così rapido è il “gruppo-Juventus”, che le ha accolte e incluse da subito nel modo giusto: «Stanno migliorando sotto l’aspetto tattico, perché le nostre richieste come Staff sono nuove, e sotto l’aspetto fisico, perché per loro la stagione è appena iniziata, e giocano molto bene. Si stanno inserendo benissimo nel gruppo, ed è un aspetto che in questa squadra, in questo momento, sta facendo la differenza: è una squadra molto accogliente, tutte le nuove, sia di inizio stagione sia di gennaio, sono state accolte, ed è una cosa bellissima che facilita il loro inserimento.»
L’ultimo aspetto trattato in conferenza è stata un’altra calciatrice la cui individualità è stata straripante in tutti e due gli scontri con la Roma: Emma Kullberg. Il difensore ha infatti disputato un’ottima partita, gestendo bene i palloni pericolosi che arrivavano in area e provando a inserirsi in quella avversaria per contribuire alla manovra. Suo è il pallone crossato in area che ha propiziatorio la rete decisiva di Girelli. Questa caratteristica da “difensore offensivo”, non così comune, dovrebbe essere tenuta in considerazione dalla Società, secondo il tecnico, in previsione di un rinnovo: «Questi inserimenti da difensore centrale in Italia si vedono raramente; l’ultimo difensore a fare quel genere di gioco è stato Franco Baresi, il numero 6 del Milan, e infatti le ho fatto vedere dei video dicendole che a volte me lo ricorda, ridendo. A volte esagera, perché poi perdiamo equilibrio, però sicuramente un difensore centrale che s’inserisce così diventa immarcabile, quindi un po’ la freno e un po’ la incentivo. Sta facendo una grandissima stagione, è sotto gli occhi di tutti, sotto i miei e sicuramente sotto quelli del Club. Credo che la Società abbia la possibilità di rinnovare il contratto a Emma, e spero lo faccia.»