Missione continuità. Il ChievoVerona Valpo domani a Cologno al Serio vuole dar seguito alla vittoria infrasettimanale di carattere contro la Pink Bari: in casa dell’Orobica le gialloblù di mister Diego Zuccher puntano risolutamente alla massima posta in palio. Novanta minuti per mettersi definitivamente alle spalle un avvio travagliato. La trasferta di Bergamo assume una connotazione dirimente sul cammino stagionale del sodalizio clivense. La squadra nel recupero di mercoledì contro il Bari ha dimostrato un indomito spirito pugnace, aggrappandosi con le unghie e coi denti all’incontro e ribaltando definitivamente il parziale al 90’ grazie ad un fendente di Debora Mascanzoni. Una boccata d’ossigeno che ha fatto dunque respirare tutto l’ambiente scaligero dopo un avvio di stagione in apnea, un primo scorcio di Serie A travagliato, nel quale comunque non sono mancati i motivi per sorridere. Ad inorgoglire il ChievoVerona Valpo c’è senza dubbio l’exploit di Asia Sargenti, portiere classe 2003 proveniente dalla formazione Primavera, chiamata a sostituire l’infortunata Alessia Gritti e autrice di tre prestazioni davvero molto convincenti. Nonostante la giovane età, le sue parole sono estremamente bilanciate: «Contro il Bari, anche se ho toccato pochi palloni, ero molto agitata – spiega Sargenti – perché nel primo tempo la partita si era messa male e la vittoria per noi era una questione vitale. Alla fine però tutto è andato per il verso giusto, siamo riuscite a conseguire un successo di cuore, dando tutto sino al novantesimo: ciò che ha fatto la differenza è stato proprio il carattere messo in mostra dalla squadra. Questa settimana ci siamo ripromesse di giocare per i sei punti, quindi con l’affermazione di mercoledì siamo giunte solo a metà dell’opera. Il risultato nel recupero significherà poco infatti se domani non riusciremo a portare a casa l’intera posta in palio». L’estremo difensore del Valpo è poi ritornata sull’emozionante esordio di Florentia. In quel di Firenze, Asia ha vissuto dei momenti che si porterà dentro per tutta la vita. «Devo ammettere che non me lo aspettavo – analizza Sargenti – nel riscaldamento mi tremavano le gambe, ma poi al fischio d’inizio la pressione è subito svanita e questo grazie al sostegno dimostrato da tutte le mie compagne. Le ringrazio tutte ed in particolare Valentina Boni: mi ha messo subito a mio agio, aiutandomi a gestire al meglio la tensione della partita. La carica di Florentia me la sono portata dentro anche contro Fiorentina e Bari».

Credit photo: Chievo Verona Valpo