Prosegue con la seconda giornata questa splendida Serie A, il giusto appagamento per una pausa durata ben 6 mesi. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (lo sero) al più alto (il dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto,  diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale.

Zero: San Marino Academy
È inevitabile non metterlo nel posto più basso della classifica. Per quanto il progetto sia veramente interessante, le prestazioni sono a dir poco confuse e disorganizzate, sicuramente non adatte alla massima serie. La sola Raffaella Barbieri non riesce a reggere la pressione di tutta la squadra che sta accusando più di qualche difficoltà: fase difensiva inefficace e costruzione offensiva mai brillante. È pur vero che siamo solo ad inizio stagione e tutto lo staff delle Titane saprà come rimediare a tutti questi problemi, ma per ora l’insufficienza è piena.

Uno: Inter e Napoli
Piazzamento più che scontato per due squadre che ai nastri di partenza evidenziavano grandi potenzialità da riflettere però sul campo, azione non avvenuta. Le nerazzurre hanno subito la bellezza di otto gol in due partite, non un bel bottino per una delle difese più forti del campionato sulla carta. L’innesto di Kathellen non ha dato i suoi frutti e la retroguardia interista non sta dando l’apporto che ci si aspettava. Le partenopee non sono da meno: dopo l’inaspettata sconfitta contro la Pink Bari, ci si aspettava un minimo di reazione contro la Fiorentina. Buoni i primi quindici minuti ma poi c’è stato blackout totale di tutta la squadra azzurra che ha portato all’imbarcata subita. Sperando che sia solo un periodo buio per le due squadre, per il momento restano nei bassifondi del pagellone.

Due: Emmeline Mainguy
L’autogol è stato assegnato da Chiara Groff, ma la vera responsabilità è di Emmeline Mainguy. Il portiere appena arrivato dal Lione già nel primo turno non aveva fatto vedere grandi cose e nella partita con la Fiorentina ha sbagliato completamente tutto. Sul retropassaggio che ha costituito l’autogol ha sbagliato completamente il posizionamento e nei vari gol della viola si è sempre trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. L’ambientamento del nuovo estremo difensore sicuramente farà tanto ma questa partita ha decretato i limiti evidenti della francese.

Tre: i pali
Tre in San Marino-Milan ed uno nel match tra Florentia ed Hellas Verona: i pali sono stati i veri ostacoli di queste partite. Stessi legni che hanno impedito a molte squadre di portare a casa i tre punti. Ovviamente con questo posizionamento si sta scherzando, ma squadre come l’Hellas potevano rimediare almeno un pareggio nella partita mentre sono tornate a casa a mani vuote.

Quattro: Danielle Lea
Il classico fallo in area: sterzata dell’attaccante e sgambetto sulle caviglie. Fallo ingenuo quello fatto da Danielle Lea, difensore della Pink Bari che ha causato il tiro dagli undici metri decisivo per l’apertura delle marcature. Paloma Lazaro, colei che ha subito il fallo, era completamente chiusa e non poteva fare niente. Nonostante ciò, l’inglese ha voluto compiere questo gesto estremo che ha portato al gol dell’1-0. Probabilmente senza quel fallo le romaniste non sarebbero state in grado di sbloccare il match e le baresi avrebbero ottenuto un punto d’oro.

Cinque: Hellas Verona
Sempre molto combattive ma poco finalizzatrici: la descrizione perfetta per l’Hellas Verona di questa stagione credo sia questa. Il grande potenziale offensivo delle gialloblu c’è e si vede, ma il poco feeling con la porta ha fatto si che i gol segnati dalle venete siano ancora zero. Se per quanto riguardano le reti c’è un grande problema, per tutto il resto la squadra di Pachera sta mostrando eccelsi miglioramenti. Passi in avanti che hanno messo in difficoltà prima la corazzata Juventus e poi l’agguerrito Florentia. Il carattere e la personalità delle ragazze capitanate da Rossella Sardu, altra grande condottiera, hanno fatto si che tutte le avversarie affrontate fin qui abbiano avuto filo da torcere. Se solo la mira si raddrizzasse, le scaligere potranno essere una vera mina vagante.

Sei: Roma
La battuta d’arresto alla prima giornata contro il Sassuolo non ha fatto piacere a Betty Bavagnoli. Il coach per tutta la settimana ha spronato le sue ragazze per arrivare al match con la Pink Bari nel migliore dei modi. La reazione è avvenuta ed è arrivata una fondamentale vittoria più per il morale che per la classifica. Le giallorosse hanno sfondato il muro barese solo grazie ad un rigore sprecando molte occasioni importanti. Nonostante ciò, i tre punti sono arrivati e l’acquisto di Paloma Lazaro, autrice del secondo gol ed entrata dalla panchina, si sta rivelando una manna dal cielo per la truppa di Elisa Bartoli. Sufficienza meritata, per ora.

Sette: Valeria Pirone e Daniela Sabatino
Un posto per due bomber, una la sostituta dell’altra. Valeria Pirone e Daniela Sabatino stanno disputando un inizio di stagione fenomenale ed i loro tifosi stanno gioendo ai loro numerosi gol. Valeria Pirone aveva una responsabilità importante sulle spalle, quella di far dimenticare una certa Daniela Sabatino. Ma l’attaccante classe 88’ ha saputo reggere bene la pressione e a suon di gol ha saputo far scordare l’attuale punta della Fiorentina. Ormai non ha più bisogno di presentazioni, Daniela Sabatino sta ancora una volta confermando il suo appeal con la rete e la sta buttando dentro ad ogni pallone che tocca. La Fiorentina ha fatto un bingo scommettendo sulla giocatrice ex Milan che si profila la vera top player di questa nuova Viola.

Otto: Gianpiero Piovani ed Alessandro Spugna
Due mister che molte squadre sognano. Gianpiero Piovani ed Alessandro Spugna ovunque sono andati hanno impressionato il panorama italiano, e questo avvio di campionato non è da meno. Il mister del Sassuolo già da Brescia aveva fatto vedere cose straordinarie e a Reggio Emilia ha trovato il suo ambiente perfetto. Tattica moderna e tecnica a profusione hanno fatto si che le neroverdi stiano mostrando in campo una filosofia di gioco che rispecchia in pieno lo stile del proprio allenatore. Il bel gioco tanto decantato da altri allenatori sta portando i suoi frutti in quel di Sassuolo e le giocatrici emiliane sono entusiaste di esserne le interpreti. Altro allenatore preso per una rivoluzione è Alessandro Spugna. L’ex allenatore della Primavera della Juventus ha attuato un grande cambiamento ad Empoli, sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista del parco giocatrici. Il mercato basato sulle richieste del mister sta dando le risposte giuste e la Juventus ne ha avuto la prova. Le bianconere non hanno pareggiato la partita per un soffio e le azzurre possono ritenersi assolutamente soddisfatte del percorso che stanno portando avanti con Alessandro Spugna protagonista assoluto.

Nove: Juventus e Milan
Tutte e due a punteggio pieno e tutte e due rivali per la corsa al titolo. Le difficoltà che stanno avendo le bianconere sono innegabili e se non era per le due stelle Bonansea e Girelli la gara con l’Empoli poteva avere un risvolto diverso. Ciò non toglie che stanno dimostrando una grande affinità con la rete ed i problemi evidenziati non minano alla conquista della vittoria. La Juventus, nonostante il gioco non esaltante, si è sempre distinta per la mentalità vincente, essenziale se si vuole provare a scrivere la storia di questo sport. I problemi vanno affrontati e le bianconere lo stanno facendo nel migliore dei modi. Anche le rossonere stanno avendo complicazioni seppur in modo opposto: se le bianconere creano poco ma segnano, le lombarde creano molto ma non sfruttano le occasioni impostate. Nella sfida contro il Florentia i gol sbagliati dalle attaccanti sono stati molti ed il solo gol segnato non ha soddisfatto mister Ganz. Le cinque reti messe a segno contro il San Marino non possono aver fatto superare la crisi realizzativa del Diavolo. Il Milan però merita di stare qui quanto la Juventus grazie allo spirito vittorioso delle terze classificate dello scorso anno.

Dieci: Fiorentina
La viola sta spazzando qualsiasi cosa si opponga al suo cammino. Gioco fluido e realizzazione efficace, la squadra di Rocco Commisso ha una ghiotta occasione per ritornare a vincere quel maledetto scudetto. Le due vittorie convincenti contro Inter e Napoli stanno consacrando le viola come le principali indiziate per il titolo finale. Giocatrici come la già citata Sabatino o la stessa Mascarello stanno disputando partite impeccabili ed avere una rosa che ti offre così tante possibilità aiuterà sicuramente la formazione toscana.