Prosegue con la sesta giornata questa splendida Serie A, ricca di sorprese, suspense e grandi conquiste. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (l’uno) al più alto (il dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto,  diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale.

Uno: Pink Bari
La qualità della Juventus può essere un’abili, troppo più forti delle baresi, ma la Pink Bari è così in basso nel pagellone non per la partita. La parabola discendente delle biancorosse sembra inesorabile: cinque sconfitte consecutive dopo la bella vittoria alla prima. La debacle contro l’Hellas Verona ha fatto male, devono riprendersi al più presto per scongiurare una retrocessione che incombe da anni. Ora la truppa di Mitola si ritrova ad affrontare difficoltà che potevano essere evitate.

Due: Florentia
Per caso il Florentia è sceso in campo? Che il Sassuolo sia una delle maggiori potenze di questo campionato è indubbio, ma una prestazione del genere non è concepibile in alcun modo. Le neroverdi sono sempre state fuori dalla partita e, se non con qualche ripartenza, hanno evitato la possibilità di mettere in difficoltà le avversarie. Assenza completa di gioco e carattere remissivo che ha lasciato campo libero alle emiliane. Se le toscane vogliono evitare di finire in una situazione spiacevole, deve sfruttare la sosta per rimettersi in carreggiata.

Tre: Inter
Premessa: non è tutto da buttare. L’esplosività di Gloria Marinelli e le azioni offensive ben progettate sono dei miglioramenti sostanziali rispetto alla partita contro la Roma. Ma per tutto il resto, c’è un’enormità da lavorare. Sicuramente così non si può continuare. La squadra di Sorbi ha degli evidenti problemi in difesa e la coperta corta in panchina peggiora le cose. La pausa per le nazionali cade a fagiolo per provare a risolvere i numerosi problemi che affliggono le nerazzurre. Se non si cambia regime, l’Inter rischia tanto.

Quattro: Fiorentina
Di più non si può dare. La Fiorentina ha buttato all’aria tre punti preziosi per provare a riprendersi e questa sconfitta può compromettere tutto. La sfida contro l’Hellas non è stata disastrosa dal punto di vista tattico, anzi. Le viola hanno fatto vedere un bel gioco fluido ed all’altezza del proprio nome. La batosta potrà essere pesante per il morale della squadra, già a terra per la questione Bonetti. Le discrepanze stanno cominciando ad essere importanti  e, se non so si vuole incappare in qualcosa di peggiore, bisogna mettere un freno fin da subito.

Cinque: San Marino Academy
Ancora una volta in purgatorio ed ancora una volta il cinque in pagella. Il San Marino fa sempre tanto: corre, combatte, spende tanto e riesce anche ad essere incisivo sotto porta. Però manca sempre quel qualcosa che non permette alle Titane di fare risultati importanti. Un pareggio sarebbe stato giusto e farlo contro la Roma poteva rappresentare il punto di svolta della stagione. Ora, con la Barbieri sbloccata, le cose potrebbero farsi più facili, ma Conte dovrà trovare questa falla. Sicuramente potrà partire sulla bontà del gioco che le sue ragazze stanno esprimendo.

Sei: Empoli e Roma
In classifica le dividono un solo punto, ma qui nel pagellone si trovano appaiate. Tutte e due i club hanno ottenuto delle vittorie sofferte contro le due neopromosse. Come ammesso da mister Spugna, l’Empoli non ha disputato una delle sue migliori partite. La vittoria allo scadere contro il Napoli ha fatto rimanere con il fiato sospeso i tifosi empolesi. La superiorità numerica dopo l’espulsione di Cafferata ha aiutato le empolesi che con Cinotti conquistano una vittoria sudata. Storia simile per le giallorosse: il combattivo San Marino ha messo in difficoltà ed un pareggio non sarebbe stato nulla di rubato. Con un guizzo di Serturini, la Roma riesce a reagire alla prestazione sottotono della scorsa settimana ed a rimettersi in corsa per l’Europa. C’è ancora molto da fare, ma le vittorie fanno sempre bene.

Sette: Hellas Verona
Per la prima volta entrano nella parte alta del pagellone, e questa volta se lo meritano tutto questo sette. Una partita da vera squadra quella contro la Fiorentina che ha regalato emozioni senza precedenti in quel di Verona. Bragonzi e Durante hanno messo tanto in questi tre punti, ma il merito è di tutta la squadra che ha saputo soffrire e ripartire. Molto sacrificio e carattere per le gialloblù che si tolgono da una posizione scomoda e, volando sulle ali dell’entusiasmo, possono andare lontano.

Otto: Asse Dubcova-Pirone-Bugeja
L’intero Sassuolo sta dando grandi soddisfazioni alla governance e il secondo posto ne è la conferma. Ma queste tre giocatrici hanno quel qualcosa in più rispetto a tutte. In primis un’intesa spaventosa che fa diventare improvvisamente il gioco più fluido del solito. Un meccanismo ben oliato che sta dando tanto alla formazione emiliana. L’asse Dubcova-Pirone-Bugeja è impossibile da interrompere, e contro il Florentia ha dato prova di ciò che è capace. Finchè ci sarà il triangolo neroverde, la squadra può dormire sonni tranquilli.

Nove: Il 3-5-2 del Milan di Ganz
Nella scorsa settimana, questo nuovo modulo tattico delle rossonere aveva sorpreso tutti regalando dei punti importanti. Confermato anche per il derby, il 3-5-2 continua a dare gioie al Milan che sembra rivitalizzato da questo cambio. La difesa a tre permette una superiorità numerica in fase di non possesso che sta dando più di qualche grattacapo alle avversarie. Le due quinte di centrocampo, solitamente Bergamaschi e Tucceri Cimini, hanno trovato il modo di mostrare le loro splendide qualità in fase offensiva. Una grande intuizione di mister Ganz.

Dieci: Juventus
Ancora una volta si ritrovano sul gradino più alto del pagellone. Vi diamo solo qualche numero: 18 punti su 18 disponibili, 17 goal fatti e solamente 3 subiti. Chi diceva che la Juventus non è la favorita per questo campionato, si sbagliava di grosso. Ancora una volta hanno offerto una prestazione impeccabile sotto ogni punti di vista schiantando un impotente Pink Bari. Chiunque entra in campo, sia titolari che panchinare, danno tutto. Sanno quanto vale indossare quella maglia e non mollano di un centimetro, mentalità da vere vincenti. Il quarto scudetto è ancora lontano, ma le juventine stanno facendo di tutto per prenderselo il primo possibile. Sicuramente il game point del post sosta contro il Sassuolo ci darà qualche delucidazione.