Prosegue con la settima giornata questa splendida Serie A, ricca di sorprese, suspense e grandi conquiste. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (l’uno) al più alto (il dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto,  diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale.

Uno: Pink Bari
Impossibile non metterle qui. Le partite purtroppo non durano solo mezz’ora e prendo tre reti con dei buchi difensivi grandi come voragini. L’attitudine delle baresi è da invidiare, lottano su ogni pallone come fosse l’ultimo, ma non basta solo questo. In campo bisogna mettere un minimo di gioco, e contro l’Inter non se ne è vista neanche l’ombra.

Due: Napoli
Sempre vicino, ma manca quel passo in più per guadagnare questo benedetto punto. Nel finale sembrava potesse arrivare, ma anche questa volta non c’è stato niente da fare. L’ex Giacinti ha soppresso i sogni del Napoli e la situazione si fa sempre più pesante. È pur vero che questa partita è stata condizionata anche dalle numerose assenze per il Covid. Lo stesso discorso fatto per il San Marino vale per le partnopee, la sfida per non retrocedere entra nel vivo, e bisogna avere gli attributi per superarla.

Tre: L’attitudine empolese
Un primo tempo dove sei in possesso del gioco non può essere buttato con dei secondi 45 minuti completamente sbagliati. Sia a livello di intensità che a livello di gioco, l’Empoli è scomparso e la Florentia non è stata a guardare. Specialmente in questi campi, non puoi mai abbassare la guardia che sfruttano ogni tua disattenzione. E l’ha capito anche mister Spugna che ha suonato la sveglia alle sue per le prossime sfide. Ora però il sogno Europa si allontana sempre più.

Quattro: San Marino Academy
A differenza delle avversarie, al San Marino non basta un pareggio. Le Titane sono solo a +1 rispetto alla zona retrocessione e scontri diretti del genere non vanno sprecati. Buona la fase difensiva, ma davanti bisogna essere più incisive. Ora la lotta per la salvezza si fa più incandescente, e le ragazze di Conte devono farsi trovare pronte.

Cinque: Hellas Verona
Le venete hanno offerto una bella partita nonostante tutte le difficoltà. Era necessario fare punti e le gialloblù ci sono riuscite. Nonostante le tante assenze per Covid, le gialloblù hanno creato molto ed impensierito più di una volta Ciccioli e questo fa onore all’Hellas Verona. Ora possono dormire sonni più tranquilli lontano dalla zona retrocessione.

Sei: Sassuolo
è vero che ha preso quattro reti, è vero anche che per l’ultima mezz’ora sono scomparse, ma non dimentichiamoci contro chi giocavano. Le tre volte campionesse d’Italia sono state messe in difficoltà per 70 minuti da una squadra sostanzialmente emergente. Hanno fatto una partita fenomenale, tenendo in mano il pallino del gioco a larghi sprazzi. Resta il fatto che se si vuole confermare ai piani alti, bisogna rimanere in partita per tutta la durata della gara.

 Sette: Florentia S.G. ed Inter
In classifica sono separate da un solo punto, ma nel pagellone le mettiamo appaiate. La Florentia, dopo un avvio non da loro, sembra aver trovato una propria dimensione e la rimonta nel derby ne è la conferma. Un vittoria importante che permette alle neroverdi di allontanarsi dalle zone basse della classifica. Nel terreno di gioco è stata messo un ottimo ibrido di grinta e tecnica, attitudine giusta per combattere in questo campionato. Stesso discorso vale per l’Inter. L’inizio di stagione sembrava averle già condannate, ma con le ultime prestazioni hanno fatto vedere dei miglioramenti sostanziali. Una vittoria convincente contro la Pink Bari ed una Marinelli in splendida forma fanno sperare in bene per il futuro.

Otto: Roma vs Fiorentina
Roma e Fiorentina hanno dato sempre spettacolo quando si sono affrontate, e l’ultima giornata non è stata da meno. Due squadre che venivano da due potenti crisi d’identità che sembrano aver trovato una loro fisionomia con questo match. Goal dell’ex e giocatrici ritrovate l’hanno fatta da protagonista in un incontro superlativo. I continui capovolgimenti di fronte e la grande intensità messa in campo hanno tenuto sempre sull’attenti lo spettatore.

Nove: Valentina Giacinti
Il capitano si è ripreso la sua squadra. Con l’arrivo di Dowie, molti addetti ai lavori pensavano ad una messa da parte di Valentina Giacinti. E le prime uscite parevano dargli ragione, giocava ma non segnava, non un comportamento da lei. Ma partita dopo partita, il numero 9 rossonero ha centrato la quadra ed è già alla seconda doppietta stagionale. Da lei però non arrivano solo le reti: ha dimostrato leadership e capacità nell’aiutare le compagne. Con una Giacinti in più, il Milan può sognare in grande.

Dieci: La mentalità della Juventus
Non ci sono più parole per questa squadra. Anche quando non brilla in campo riesce in un modo o nell’altro a portare a casa i tre punti. Un primo tempo forse troppo remissivo rischiava di mettere in difficoltà la Juventus. Ma con la mentalità vincente, classica juventina, si è messa d’impegno a sfruttare ogni minima occasione. Se i colleghi della maschile questa mentalità la stanno un po’ tralasciando, la squadra femminile sembra faccia caso solo a quello. Le sette vittorie in sette partite ne sono la prova.