Il responsabile dell’area tecnica gialloblù ha parlato a L’Arena del difficile inizio di stagione

Un avvio di stagione complicato, frutto anche (per non dire “soprattutto”) dell’alto livello delle avversarie affrontate sin qui (quattro “big” e un unico scontro diretto, quello pareggiato contro il Napoli): l’Hellas Verona Women al momento si trova al penultimo posto con un solo punto in cascina, ma ciò non sembra preoccupare eccessivamente l’ambiente.

Come infatti affermato da Zaccaria Tommasi, in casa gialloblù si è perfettamente consapevoli di che tipo di campionato la squadra avrebbe dovuto affrontare, come dimostra anche il fatto che la panchina di Pachera non sia mai stata messa in discussione.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del responsabile dell’area tecnica scaligera.

L’INIZIO DI STAGIONE.
«Sappiamo che campionato ci aspetta, lo sapevamo quest’estate e anche la scorsa stagione: il livello sta crescendo e con il professionismo in arrivo sapevamo che l’asticella si sarebbe alzata. Abbiamo cambiato tante ragazze e costruito una squadra giovane, ma questo è un po’ il nostro biglietto da visita: Cantore, Glionna e Bragonzi sono solo alcuni esempi del passato di ragazze che abbiamo aiutato a crescere. Siamo convinti che ci sia un bel gruppo e Ledri, Gritti, Ambrosi, Meneghini e Sardu sono le nostre veterane e i nostri punti di riferimento».

IL MISTER.
«Ci siamo confrontati con Pachera perché c’è del lavoro mentale da fare, ma non siamo lontani dal livello salvezza. Dobbiamo metterci qualcosa in più, ma non abbiamo assolutamente sensazioni negative. Ci sono concentrazione e la giusta tensione. Crediamo nel lavoro del mister, l’abbiamo visto crescere con noi, e crediamo faccia un ottimo lavoro e aiuti le ragazze. Mettere in discussione il tecnico ora non sarebbe utile, anzi… Non siamo né rilassati, né rassegnati, ma vicini alla squadra e convinti del nostro potenziale».

LA PAUSA E LA COPPA.
«Ora dobbiamo sfruttare bene questa sosta. Qualche cambiamento per la Coppa? Il mister ha già cambiato qualcosa contro la Fiorentina perché quando le cose non funzionano bisogna cercare soluzioni alternative per dare una scossa. La partita di Coppa Italia è un’opportunità per provare variazioni tecnico-tattiche, ma soprattutto per ritrovare l’entusiasmo: ogni partita può infatti rappresentare una svo

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