L’Atalanta Mozzanica torna dalla Romagna con i tre punti, ennesima prova del fatto che le bergamasche non termineranno per caso questo avvincente campionato tra le prime cinque del tabellone. Comunque vada l’ultimo turno, le ragazze di Elio Garavaglia confermano il proprio ruolo di protagoniste nella Serie A, che da 8 stagioni a questa parte a Mozzanica si recita costantemente, nonostante le tante difficoltà incontrate durante la stagione. Il tecnico meneghino recupera Cecilia Re che però rimane in panchina, mentre in attacco affianca Monterubbiano e Pellegrinelli a Valeria Pirone, cambiando così il volto dell’offensiva rispetto alla sfortunata gara con la Fiorentina. Nella retroguardia, al centro con Piacezzi, c’è Ledri mentre Scarpellini occupa il suo posto nella mediana. Le ravennati confermano la formazione tipo delle ultime uscite: 3-5-2 con Principi a far da giuntura tra centrocampo e attacco.

Gara contro il Ravenna Woman che sin dalle prime battute si caratterizza dalla buona intensità da parte di entrambe le squadre. Per le padrone di casa la posta è comunque alta: servono punti per distaccare definitivamente Bari ed Empoli e concentrarsi poi esclusivamente sui play out. E’ Thalmann tra le due estreme quella che deve per prima chiudere la saracinesca, precisamente al 7’ sulla conclusione di Errico che però l’elvetica argina senza troppa fatica, mentre Guidi si vede più tardi sul tentativo dalla lunga distanza di Alborghetti, che trova pronto il portiere locale. Le ravennati mettono in campo tanta energia, ma è dell’Atalanta l’occasione più ghiotta della prima frazione: alla mezzora già scoccata Guidi raccoglie con le mani un retropassaggio di una compagna, il direttore di gara comanda dunque la punizione indiretta a ridosso della linea dei sedici metri. Alborghetti si incarica di battere la punizione, il suo bolide centra la parte bassa della traversa, rimbalza sulla riga ed esce, sul pallone si avventa Monterubbiano, ma il suo colpo di testa termina clamorosamente sopra la traversa. Le padrone di casa spingono, ma senza impensierire seriamente la retroguardia nerazzurra, mentre le ospiti rispondono con rapide ripartenze dalle fasce che non sortiscono però gli effetti sperati.  Si conclude così la prima frazione a reti bianche.

Al rientro dagli spogliatoi le atalantine spingono sull’acceleratore sin dai primi minuti, creando un primo pericolo al 3’ con un tiro-cross di Pellegrinelli che un difensore locale sfiora rischiando l’autorete, ma la sfera esce di un soffio. Al 7’ le bergamasche passano in vantaggio: Pirone recupera palla nella trequarti avversaria e dal fondo mette un perfetto cross per la testa di Monterubbiano che chiede solo di essere trasformato in rete. La n. 22 nerazzurra non se lo fa ripetere e insacca, sbloccando il risultato. Mister Rizzo cerca di dare una scossa alle sue inserendo Burbassi per Barbaresi, Garavaglia risponde poco dopo con Baldi per Monterubbiano.  Le ravennati reagiscono trainate da Tucceri Cimini che dalla sinistra inizia una carica serrata. Prima sul suo cross per Pugnali Thalmann sventa in qualche modo, mentre al quarto d’ora con una traiettoria velenosa supera l’estrema difendente ospite, ma riesce solo pareggiare il conto dei legni colpendo la barra trasversale. Poco dopo è l’altra ex Torres Manieri a sfiorare la rete con una deviazione su calcio d’angolo che si spegne di poco sul fondo. La vemenza locale viene però frustrata al 18’ quando Alborghetti  in piena area raccoglie il cross teso di Rizza, controlla e di sinistro infila la sfera a fil di palo, inutile il tentativo in extremis di Guidi di evitare la rete. Il raddoppio smorza le locali che continuano ad attaccare, ma confusamente, mentre in contropiede la neo entrata Baldi va vicina al tris, con un bel fendente ad incrociare, su assist della solita Pirone, che esce di un nulla. Alla mezzora Tucceri Cimini riapre la gara con un conclusione molto simile alla precedente, ma stavolta la sfera non trova nessun legno e si infila beffardamente alle spalle di Thalmann. La rete ridà autostima alle padrone di casa che aumentano il forcing e Thalmann deve respingere con i pugni il bolide da fuori area di Burbassi poco dopo. Mister Garavaglia alza le barricate inserendo Rizzon per Pellegrinelli, mentre il suo collega Rizzo tenta il tutto per tutto mandando in campo altre due punte, Pittaccio e Baldini, per due centrocampisti, Errico e Principi. Le bergamasche però dimostrando di aver ben appreso la lezione impartita dalle avversarie all’andata e rimandano al mittente ogni tentativo delle ravennati. Sono anzi le nerazzurre a creare i pericoli più consistenti con rapide azioni di rimessa. A due primi dal termine le ospiti conquistano un tiro dalla bandierina, sugli sviluppi del quale Alborghetti crossa per Piacezzi che sale in cielo e incorna nella rete romagnola la palla che chiude di fatto i giochi. I tre minuti di recupero concessi dal signor Stabile di Padova non sortiscono altro, c’è giusto il tempo per vedere l’ingresso in campo di Mendes per Valeria Pirone. Con una prestazione di grande maturità tattica, l’Atalanta porta a casa i tre punti e potrà così tentare il tutto per tutto sabato prossimo contro il Valpolicella per sperare in una riconquista della quarta piazza.

RAVENNA-ATALANTA MOZZANICA-1-3

Reti: Monterubbiano (A) al 52′, Alborghetti (A) al 63′, Tucceri Cimini (R) al 70′ e Piacezzi (A) all’88’.

Ravenna (3-5-2): GUIDI; ALUNNO, MANIERI, TUCCERI CIMINI; QUADRELLI, ERRICO (dal 31’ s.t. PITTACCIO), CAMPESI, PRINCIPI (dal 34’ s.t. BALDINI), CASADIO; BARBARESI (dal 10’ s.t. BARBASSI), PUGNALI. All. Rizzo. A disposizione: Tampieri, Costantino, Giovagnoli, e Carrozzi.

Atalanta Mozzanica (4-3-3): THALMANN; RIZZA, PIACEZZI, LEDRI, MOTTA; STRACCHI, SCARPELLINI, ALBORGHETTI; MONTERUBBIANO (dal 17’ s.t. BALDI), PELLEGRINELLI (dal 34’ s.t. RIZZON), PIRONE (dal 44’ s.t. MENDES). All. Garavaglia. A disposizione: Salvi e Re.

Arbitro: Mauro Stabile di Padova; assistenti: Sartoni e Ricci di Lugo di Romagna.
Note: Giornata di sole, temperatura piacevole. Ammonita Manieri (R). Presenti circa 200 spettatori. Recupero 1’+3’.

Credit Photo: Sergio Piana