credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

L’attesa è finalmente terminata: l’Inter, in collaborazione con Nike, ha presentato l’home kit in vista della stagione 2025-2026. L’intenzione è di coniugare tradizione e innovazione: l’iconico motivo a strisce nere e azzurre, infatti, si fonde creando nella sottotrama la scritta ‘Inter’. Questo easter egg è rivolto ai tifosi con lo scopo di premiare coloro che sostengono la squadra e di attirare nuovi sostenitori (anche grazie alla nuova estetica). Un’altra novità è il color turchese (chlorine blue) utilizzato per i loghi e i patch. Sarà possibile vedere per la prima volta la maglia indossata in occasione della partita contro gli Urawa Reds Diamonds il 21 giugno al Lumen Field di Seattle durante la seconda fase ai gironi del Mondiale Per Club.

Chiamate ad indossare la maglia Annamaria Serturini e Ivana Andres Sanz. Serturini, arrivata ad indossare la casacca nerazzurra nel mercato invernale della stagione 2023-2024, fa proprio sui suoi social il motto scelto per presentare il kit ‘Gli occhi catturano la superficie. Il cuore le va oltre‘. Parafrasando questa breve massima, si vuole fare un distinguo tra ciò che gli occhi percepiscono (la figura esterna ed esteriore di ciò che ci circonda), e ciò che invece viene sentito con il cuore (la sostanza di ciò che ci circonda e la sua essenza nel senso più puro del termine). L’home kit, in termini stilistici, si propone dunque di andare oltre la superficie del visibile.

I tifosi hanno accolto la novità in maniera dissimile: coloro che sono più affezionati alla tradizione si sono mostrati, per il momento, scettici nell’attesa di vedere la maglia indossata. Chi invece è più aperto alle novità ne è incuriosito e, in maniera inevitabile, attratto. Per chiunque sarà possibile trovare la prima maglia negli store fisici a partire dal 12 giugno 2025 (è già disponibile online a partire dal 5 giugno).

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

1 commento

  1. Grazie dell’ articolo, bello.
    Ma Federica e tutta la Redazione, abbiamo bisogno di non tralasciare mai il linguaggio inclusivo, parlare di “tifosi e tifose”, e includere sempre la parte femminile quando si parla o si scrive, penso che se ci pensate vi potete rendere conto che così il linguaggio è più completo e attento, rivolgendosi veramente a tutte e tutti (o tutt*; tuttə, o come preferite).
    Questo è un linguaggio ormai acquisito nelle altre lingue, in Italia c’è una pigrizia che appiattisce tutto, e questo non lo vogliamo, perché il linguaggio è troppo importante per non scrivere con attenzione.
    Grazie e buon lavoro a tutte le tutti

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