Moglie, mamma di un bimbo di quasi un anno e mezzo chiamato Francesco in onore del capitano giallorosso, responsabile di un museo di carrozze d’epoca, capitana e bomber della Res Roma, la formazione capitolina che gioca nel campionato di Serie A femminile. Vanessa Nagni può ritenersi una vera bandiera del nostro calcio. In 15 anni e mezzo di carriera ha segnato quasi 350 gol vincendo otto classifiche cannonieri.

“Già a sei anni avevo iniziato a giocare sotto casa, mi ricordo che avevamo stravolto le altalene per creare le porte. Ho fatto tutta la trafila in questo club, dalle sette ragazze che eravamo fino al club in serie A. E’ un orgoglio essere capitano ed aver vinto tutti i campionati fino ad essere arrivati a quello di vertice”.

Più di quindici anni di sport e di vita. Vanessa è l’esempio lampante di come una donna con passione, forza di volontà ed enorme cuore possa davvero fare tutto: “La mia giornata è veramente piena specialmente da quando il 20 giugno 2015 è nato Francesco, il primogenito che non a caso ho voluto chiamare proprio come Totti, idolo indiscusso per me che ho sempre tifato Roma e mi sento giallorossa fino al midollo. Sveglia presto, colazione con Francesco, lo preparo e vado al museo portandolo con me fino a pomeriggio quando stacco, lascio il bambino a casa dei miei genitori e vado al campo per allenarmi. Arrivo a casa spesso stremata però mi piace, è una passione, ne vale la pena nonostante tutto. Sono soddisfatta e rifarei tutto, non mi sono mai pentita. E poi ho la fortuna di avere un marito comprensivo, che sa perfettamente quanto sia importante il calcio nella mia vita…”.

Già perché il compagno di Vanessa nella vita è lo stesso che la segue ai bordi del campo, impartendo direttive alla squadra e spronandole a dare il massimo per la causa. Capitan Nagni da più di sette anni è sposata con Fabio Melillo, tecnico della Res Roma dal dicembre 2003 con la quale ha vissuto tutta la scalata dalla C alla A insieme:
“Fabio è una spalla forte ed amorevole. Mi dà forza e certezze nella vita di tutti i giorni, ma è anche un mister preparato e rigoroso che riesce sempre a leggere al meglio la partita tirando fuori il massimo da ogni giocatrice. Nonostante dividiamo lo spogliatoio da 13 anni siamo sempre riusciti a tenere ben separati sentimenti e professione. Vive per il calcio come me e mi ha sempre sostenuto anche nei momenti in cui l’ho fatto preoccupare. Ho giocato fino al quarto mese di gravidanza e mi sono allenata fino al quinto mese. Solo lui avrebbe potuto capire perché l’ho fatto, qualsiasi altro compagno mi avrebbe presa per matta ma per me era importante, fermo restando che non ho messo a rischio la gravidanza, non scherziamo. A meno di 6 settimane dal parto sono voluta rientrare in campo per svolgere la preparazione precampionato, il richiamo del campo era troppo forte così come la voglia di aiutare le compagne”.

A settembre 2015 ha realizzato il primo gol in Coppa Italia, mentre un mese dopo ha rotto il ghiaccio anche in campionato. E non si è più fermata trascinando la Res Roma alla terza salvezza consecutiva. Ed ora una nuova stagione, la sedicesima per Vanessa, la seconda nel triplice ruolo di mamma, calciatrice e capitano. Francesco cresce in fretta così come la Res Roma che sta disputando un campionato di vertice sovvertendo tutti i pronostici.