Il profilo di Azzurra Massa tratteggiato dalla penna di Mario Corcione: leggero e gustoso!

Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 12 aprile 1999
Segno zodiacale: Ariete
Soprannome: Azzu
Altezza: 1,56
Ruolo: attaccante
Studi: frequenta la facoltà di Lingue e Culture Moderne per professioni
Squadre in cui ha giocato: Mariano Keller, S.Antimo, Napoli Femminile
Altri sport praticati: tennis, nuoto
Hobby: musica, lettura
Ultimo libro letto: “Per te” di Francesco Sole
Attore preferito: nessuno in particolare
Attrice preferita: Angelina Jolie
Colore preferito: giallo
Piatto preferito: pizza

Primo comandamento del Dio Pallone: onora la maglia. Azzurra lo fa sempre. Se parte titolare o se subentra durante la gara. Vederla giocare è un piacere per gli occhi, esattamente quello che provavano i tifosi del Napoli quando con la stessa maglia, la numero 7, e sulla stessa fascia il suo formidabile papà faceva impazzire i terzini sinistri avversari. E l’anno scorso, quando Azzurra inarcandosi in prossimità del palo ha fatto un gol di testa nel campionato che ha portato le tartarughine in B, sembrava proprio di rivedere Peppiniello, che in elevazione fregava sul tempo avversari molto più alti di lui. Che Azzurra dia l’anima in campo non è una sorpresa. Fa parte del suo dna. Una guerriera. Nello sport come nella vita. Descrizione che trova conferma nelle parole della diretta interessata: “Se non raggiungo l’obiettivo che mi sono prefissata, sto male”. Testarda, generosa, irriducibile e poi anche “estroversa, solare e rompipalle nel senso buono della parola. A mia mamma do il tormento, è la mia vittima preferita”. Si è dunque portati a credere che la ventenne attaccante del Napoli Femminile sia pestifera anche con le compagne di squadra, ma non è così. Non le mette in croce, si mette a loro disposizione: “Guida turistica Azzurra Massa per tartarughine d’esportazione”. Come Federica Cafferata, che venendo da Genova c’è rimasta con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così quando “ha visto Mergellina e il golfo. Estasiata. Ma non le ho fatto vedere soltanto quello, anche vicoli, vicarielli, panorami sconosciuti alla gran parte degli stessi napoletani e le tredici discese che dalle rampe di Sant’Antonio portano a piazza Sannazzaro”.
Dove non c’è napoletano che non abbia trascorso una serata a taralli sugna e pepe, caponata e birra “A me – precisa Azzurra – piace mangiare di tutto e soprattutto il tris di primi che fanno di mia mamma una cuoca più unica che rara: pasta e cavoli, orecchiette con cime di rape, pasta e patate. Semplicemente sublimi”.

Il Napoli di Ancelotti, invece, sta mangiando la polvere delle tante altre squadre che lo precedono in classifica. E anche il Milan, la squadra del cuore di Azzurra Massa, se la sta passando male. “Il mio cuore rossonero, però, è foderato di azzurro perchè il Napoli è pur sempre la squadra della mia città. E non mi piace vederla in una zona di classifica tutt’altro che degna delle sue possibilità. L’assenza di un giocatore come Hamsik? Certo, anche quella ha avuto il suo peso, ma soprattutto hanno inciso i problemi di spogliatoio”. Che non ha il Napoli Femminile di Geppino Marino. Tante tartarughine e un solo cuore che batte all’unisono. Azzurra quest’anno non ha ancora debuttato in B, tanta panchina e “sarei un’ipocrita se dicessi che non ci soffro. Però il mister mi conosce bene, sa quello che sono in grado di dare alla squadra e quando verrà il mio turno darò come sempre tutto quello che ho dentro”. Quando verrà il suo turno, si allaccerà le scarpette soltanto quando metterà piede in campo: è il suo rito scaramantico. Poi bacerà la medaglietta che era del suo papà e che porta sempre al collo e, proprio come Peppiniello, renderà un inferno la vita di chi troverà sulla sua fascia.

Photo Credit: Napoli Femminile