Combinazione: Camilla Pavana è di Avio e fa il difensore centrale. Arroccato sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola si erge il Castello di Avio, un tempo roccaforte difensiva.

E’ arrivata a Napoli il 27 dicembre scorso e si è portata dietro il suo bel bagaglio caratteriale di trentina doc. Basta ascoltarla per capire che è una tipa tosta, la conferma arriva subito: “Sono diretta, determinata, razionale, realista”.

Calcisticamente viene da Verona (Chievo Mozzecane) e gastronomicamente ha sbagliato completamente città: “Prima di partire mi sono detta: a Napoli devo dimagrire”. E ha sbagliato anche appartamento. A Fuorigrotta vive con il quartetto peggiore che possa capitare a chi ha intenzione di fare la dieta: una napoletana (Paola Di Marino), una beneventana (Giulia Asta), una teatina (Alessia Cutillo) e – peggio del peggio – una siciliana (Giulia Risina).

Oddio, non è che dalle sue parti si mangi male, soprattutto se hai una nonna (Raffaella) che fa dei meravigliosi rotoli agli spinaci. “Ci mette dentro anche la ricotta e sopra ci spalma sugo di pomodoro e grana. Sono la fine del mondo”. Ad Avio Camilla ha lasciato, oltre ai nonni paterni, mamma Cristina e papà Marco “Che all’età mia era davvero bravo come difensore centrale. Ma il suo papà (nonno Silvio, ndr) gli disse chiaro e tondo che di calcio non si vive” e oggi Marco Pavana fa un mestiere decisamente più faticoso ma bellissimo: il contadino. Assieme alla moglie ha subito appoggiato la passione calcistica non solo di Camilla, ma anche dei suoi fratelli Tommaso e Filippo, rispettivamente esterno e portiere. Oggi non giocano più, Filippo si è dato alla caccia “E dalle battute porta sempre qualcosa”, precisa Camilla. Dalle sue battute verso la porta avversaria (Camilla Pavana è uno di quei difensori che salgono in occasione dei calci piazzati) spesso è tornata con qualche preda. “Di gol ne ho fatti anche su punizione, il più bel ricordo è legato alla finale del Trofeo delle Regioni 2018, è stata mia la rete della vittoria”. Aveva 17 anni, tra qualche giorno (e precisamente il 21 gennaio) ne farà 21. Domanda: cosa vuoi in regalo dalle tue compagne di squadra? Risposta: “Un bel libro, purchè tratti di una storia vera”.

Dalla tappa calcistica napoletana, invece, Camilla vuole la Serie A. Non si dovrebbe dire, ma lei pratica la scaramanzia “In maniera particolarmente soft. Giusto qualche abitudine pre-partita che ripeto puntualmente”, precisa Pavotelli. E’ l’appellativo che le hanno dato le sue ex compagne del Chievo, con le quali ha giocato anche in Coppa Campioni, e non c’entra niente con le passioni calcistiche di Camilla, che tifa Juventus e come difensori predilige “Bonucci per la sua visione di gioco e Sergio Ramos per la sua determinazione”.

Insomma, l’abbiamo capito ormai di che pasta è fatta Camilla Pavana: sicuramente sarebbe salita in piedi sul banco di scuola per difendere il proprio professore dall’arroganza di un preside dispotico. E’ la scena madre de “L’attimo fuggente”, il film preferito di Camilla, che ama il cinema e predilige tra le pellicole con tematica sportiva “Ogni maledetta domenica” con Al Pacino, grintosissimo coach di football americano. La domenica maledetta il Napoli Femminile l’ha vissuta tre giorni fa in casa del Ravenna, prima sconfitta in campionato, battuta d’arresto che è costata anche il primato. Prossima trasferta San Marino, il 2 febbraio. “Probabilmente ci saranno anche i miei”, e vedranno quanto sta bene la loro splendida Camilla vestita da tartarughina.

Photo Credit : Napoli Femminile