Al termine della partita contro il Cesena l’allenatore dell’ACF Arezzo ha analizzato l’andamento della partita dicendosi contento della prestazione delle sue ragazze in un momento in cui era necessario muovere la classifica. Ha sottolineato che è importante continuare a lavorare in questo senso, senza però guastare l’entusiasmo per il risultato raggiunto in vista della partita di domenica, una delle più importanti dell’anno.

C’era bisogno di un risultato, c’era bisogno di muovere la classifica, c’era bisogno di interrompere questa serie di sconfitte che ormai era troppo lunga e durava da troppo tempo anche con delle partita giocate in passato. I risultati non ci avevano dato ragione anche in partite come quella contro il Napoli o la Lazio. Erano delle buone partite ma purtroppo non avevamo raccolto nessun punto. Oggi è venuta fuori una partita difficile, con una squadra forte anche se veniva da risultati non positivissimi. Siamo andati in svantaggio, abbiamo recuperato, siamo andati in vantaggio. Purtroppo abbiamo preso dei calci piazzati.
Abbiamo avuto, credo nella seconda parte del secondo tempo, delle azioni alquanto clamorose, una a tu per tu con il portiere e l’altra lo stesso. È andata così. Non voglio pensare a quello che abbiamo sbagliato, in questo momento, ma godiamoci se possibile questo punto cercando di capire che poi i risultati portano anche morale, portano entusiasmo. In attesa di domenica che credo che sia una delle partite più importanti dell’anno.
Credo che tutti i sistemi di gioco abbiano dei vantaggi e degli svantaggi, come è normale che sia. Abbiamo cambiato per delle esigenze tenendo comunque sia sempre lì il sistema che abbiamo avuto tutto l’anno. In questo momento avevamo un’esigenza, abbiamo adottato questo nuovo modulo. Oggi ci siamo trovati bene. Ci ha portato un risultato, ma non credo che poi alla fine sia il sistema in sé per sé, che faccia vincere o perdere le partite ma come  ci  si approccia alla gara e come ci si comporta. È normale che dobbiamo continuare a lavorare. Questo credo che sia l’unica strada da percorrere.
Per quanto riguarda le due ragazze nuove sono contento per loro. Hanno fatto una buona gara, sono andate a segno e quindi io faccio i complimenti alla squadra e a loro perché hanno segnato.”

Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.