Dopo la partita di domenica contro il Cittadella, l’ACF Arezzo ha raggiunto la salvezza matematica dalla retrocessione con tre giornate d’anticipo e il mister Emiliano Testini si è soffermato a afre un bilancio della stagione che si sta concludendo. Ha sottolineato come questa sia stata difficile per le amaranto immerse in una realtà che non conoscevano e per cui hanno avuto bisogno di prendere le misure. Una volta fatto, la compattezza tra le ragazze si è fatta più presente e anche i risultati sperati ed attesi sono arrivati. Per quanto riguarda la partita contro la squadra veneta, persa per 1 a 0 ha affermato l’importanza di aver dato filo da torcere alle avversarie e di essere rimaste in partita per tutta la durata del match.

Si, una stagione difficile che da un certo momento è diventata difficilissima, però avevamo un obiettivo, non abbiamo mai perso la bussola anche nei momenti più complicati. Siamo rimasti tutti sul pezzo: dalla squadra, allo staff, alla società, al Presidente vivendo un obiettivo unico e alla fine, poi, i sacrifici fatti durante la stagione sono venuti fuori. Le ragazze hanno espresso, nell’ultima parte del Campionato, un livello calcistico molto buono: sono cresciute, hanno cominciato ad assimilare certi concetti e meccanismi e da lì sono venuti fuori prestazioni e risultati.
Quando affronti un campionato nuovo, che non conosci, con una squadra che in gran parte era presente dalla scorsa stagione assieme ad alcune nuove, è necessario trovare un modo per metterle assieme e esprimere tutte lo stesso tipo di calcio. Ci abbiamo messo un po’ più del dovuto però poi durante le stagioni le ragazze hanno cominciato a trovarsi e hanno iniziato a raccogliere i frutti del loro impegno. Per un periodo giocavano bene ma non riuscivano a vincere, poi come ho sempre detto il calcio gira per tutti, non c’è un eterno risultato negativo. Dobbiamo solo pensare positivo e essere consapevoli di quello che stiamo facendo, la squadra fisicamente sta bene tutto l’anno, oggi l’ha dimostrato contro una squadra forte. Nonostante abbiamo perso, siamo rimaste in partita fino alla fine, abbiamo avuto un paio di situazioni difficili davanti al portiere, per cui le ragazze, la società, il presidente e credo anche lo staff si meritano questo risultato così importante”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.